Il restauro delle pitture murarie nella chiesa di Saint George in Croazia: è la principale attività in cui si sono cimentati i ragazzi del Corso di Laurea Magistrale interfacoltà in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali che hanno partecipato alla Summer School ‘Concetti di presentazione integrazione delle lacune e principi di base per la presentazione estetica’, tenuta dalla prof.ssa Monica Martelli Castaldi a Zagabria. Di questa esperienza e delle altre opportunità offerte agli studenti si è parlato al seminario didattico tenutosi l’8 marzo, durante il quale sono intervenuti anche il Presidente del Corso di Laurea prof. Pasquale Rossi e il responsabile del Laboratorio Affreschi e Lapidei Gian Giotto Borrelli. “Dalla nascita del Corso di Conservazione e Restauro, dopo l’accreditamento dal Miur per formare restauratori nel 2012, e l’apertura verso il settore delle superfici decorate in architettura, che comprende Pietra e materiali lapidei al primo anno, Lapidei artificiali e Pitture murarie al terzo e quarto anno e Mosaici al quinto, stiamo sempre più lavorando per aprire le nostre attività alla collaborazione con le università straniere”, spiega la prof.ssa Martelli Castaldi. Nel 2014 si era già partiti con un lavoro in collaborazione con la Sovrintendenza del Lazio, l’Istituto di Studi Germanici e l’Università di Colonia per uno studio sui problemi di conservazione dell’Anfiteatro di Albano: “Noi abbiamo portato un gruppo di cinque studenti, che hanno lavorato con i ragazzi di Colonia e con gli archeologi – racconta la docente – Abbiamo elaborato uno studio che poi è stato presentato al Comune di Albano. Si è trattato di un lavoro ben strutturato e ad ampio raggio”. Sono, invece, quattro i ragazzi che hanno partecipato al corso in Croazia, Giulia Allegretti De Lista, Marta Ebbreo, Elena Fondacaro e Valeria Pappalardo, possibile grazie ad un protocollo d’intesa con l’Università di Zagabria. Il corso si è svolto dal 19 al 29 settembre scorso nella chiesa di St. George, in Lovran (Istria), sulle pitture medioevali del presbiterio, grazie al supporto e la partecipazione del Croatian Conservation Institute che ha ospitato nelle sue strutture gli studenti italiani e croati selezionati per questa esperienza didattica, sotto il coordinamento congiunto della prof.ssa Kristina Krulic del Croatian Conservation Institute e della prof.ssa Neva Poloski dell’Università di Zagabria – Academy of Fine Arts. “L’aspetto più interessante di questa esperienza è stato per le mie ragazze il lavorare alla pari con i docenti e con gli esperti croati. Io non conoscevo la chiesa e, come loro, mi sono trovata a lavorare con i professori croati, che già avevano analizzato la situazione e con i quali abbiamo realizzato quattro esempi di integrazione che poi saranno presentati al loro Comitato Scientifico. Il primo e l’ultimo giorno di seminario, inoltre, abbiamo avuto l’incontro con i restauratori croati che hanno discusso con noi e verificato le nostre proposte. Quindi studenti italiani e croati hanno lavorato sullo stesso livello con docenti e restauratori professionisti per risolvere un caso molto complicato, sempre tenendo conto della tradizione nella presentazione estetica presente in Croazia, che è diversa dalla nostra: i ragazzi, portando le loro conoscenze teoriche fresche, e i restauratori con le loro esperienze sul campo . Per le studentesse credo sia stata una bella esperienza”. Sono adesso attese per il 3 aprile due docenti croate, che saranno ospiti dell’Ateneo in occasione del seminario del prof. Richard Wolbers, docente dell’Università del Delaware, USA, su ‘New methods of cleaning wall paintings’, organizzato sempre dalla prof.ssa Castaldi, la quale aggiunge: “Con le colleghe stiamo già lavorando per ripetere l’esperienza della Summer School, aprendoci anche ad altre università europee per far sì che si possa dialogare sempre con altre Scuole, altri sistemi, altri criteri di lavoro. Cerchiamo di offrire ai ragazzi cantieri importanti, di far conoscere
loro realtà esterne al Suor Orsola, attraverso accordi con Atenei stranieri che permettono, quindi, scambi tra studenti e possibilità di formazione su scavi stranieri”. Grazie anche al suo incarico come presidente dell’Associazione dei Restauratori Europei, non sono pochi i contatti che la prof.ssa Martelli Castaldi può mettere a disposizione dell’Ateneo, ma l’attenzione è rivolta anche alla realtà dei restauratori napoletani: “Abbiamo già svolto quattro corsi
di aggiornamento con professionisti italiani e stranieri che hanno raccontato le loro esperienze e i loro lavori, interamente in inglese, rivolti sia agli studenti che possono così conoscere situazioni di lavoro complesse, sia ai professionisti del settore. E proprio con questi ultimi stiamo discutendo per offrire, il prossimo anno, dei seminari di aggiornamento mirati a settori specifici dietro loro suggerimento”.
Valentina Orellana
loro realtà esterne al Suor Orsola, attraverso accordi con Atenei stranieri che permettono, quindi, scambi tra studenti e possibilità di formazione su scavi stranieri”. Grazie anche al suo incarico come presidente dell’Associazione dei Restauratori Europei, non sono pochi i contatti che la prof.ssa Martelli Castaldi può mettere a disposizione dell’Ateneo, ma l’attenzione è rivolta anche alla realtà dei restauratori napoletani: “Abbiamo già svolto quattro corsi
di aggiornamento con professionisti italiani e stranieri che hanno raccontato le loro esperienze e i loro lavori, interamente in inglese, rivolti sia agli studenti che possono così conoscere situazioni di lavoro complesse, sia ai professionisti del settore. E proprio con questi ultimi stiamo discutendo per offrire, il prossimo anno, dei seminari di aggiornamento mirati a settori specifici dietro loro suggerimento”.
Valentina Orellana