Una giovane laureata napoletana all’ONU

Fiorella Spizzuoco, 25 anni, laureatasi col massimo dei voti in Studi Internazionali presso L’Orientale, è la nuova delegata giovanile alle Nazioni Unite (UN Youth Delegate) per il 2018-2019. Il Programma alla sua seconda edizione, organizzato su iniziativa della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e il World Federation of the United Nations Associations (WFUNA), è attivo in 38 Paesi (su 193 Stati Membri). E per l’Italia, selezionata su scala nazionale, già dallo scorso luglio, per rappresentare direttamente i propri coetanei nelle sedi istituzionali, Fiorella (insieme al suo collega Pietro Fochi dell’Alma Mater Studiorum di Bologna) insegue una missione: “farsi portavoce delle nuove generazioni, intervenendo nei processi decisionali di livello internazionale e sostenendo lo sviluppo di politiche inclusive a loro favore”. Napoletana, cresciuta a Pozzuoli, Fiorella si laurea in Lingue alla Triennale per sviluppare subito dopo un solido interesse per il mondo delle Relazioni Internazionali. Una passione che, perseguita con ambizione e caparbietà, l’ha portata un mese fa nel nuovo Continente per la prima azione del suo mandato: partecipare alla Terza Commissione della 73esima Assemblea Generale ONU a New York. In una prima fase operativa, “abbiamo raccolto le proposte di studenti di scuole superiori e Università – proprio a L’Orientale si è tenuto un incontro a settembre per presentare lo UNYD Programme – con l’obiettivo di promuovere reciprocamente il dialogo tra i giovani e le istituzioni, diffondendo sì i valori delle Nazioni Unite e viceversa portando all’attenzione di queste ultime azioni mirate alla tutela e al supporto delle fasce giovanili”. Significativo è stato il discorso che l’ex studentessa ha tenuto a nome di 15 milioni di giovani italiani in occasione dell’Assemblea ONU lo scorso 3 ottobre sul tema dello sviluppo sociale. “Nel mio speech ho sottolineato la centralità dell’intervento dei giovani nella comunità globale in un’ottica presente e futura, facendo perno sull’educazione come mezzo volto a costruire le basi di una società più inclusiva, sostenibile ed egualitaria, basata sul rispetto dei diritti contro ogni sorta di discriminazione culturale, sociale, religiosa, di genere. Da quest’anno, inoltre, l’Italia è stata anche eletta al Consiglio dei Diritti Umani 2019-2021”. 
Di seguito, un botta e risposta per chiarire meglio il percorso della neolaureata e fornire un esempio pratico a tutti coloro che sognano la carriera diplomatica, alcuni – come Fiorella – proprio nelle Nazioni Unite. 
Come sei venuta in contatto con il Programma?
“Lo conoscevo già poiché in passato avevo preso per mia curiosità contatti informali con il Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale (MSOI), che rappresenta la sezione universitaria della SIOI e ha in tutto 5 sedi in Italia, tra cui una a Napoli. E ogni anno organizzano incontri e workshop per presentare progetti e fornire informazioni riguardanti la possibilità di intraprendere un periodo di formazione all’estero. Dal 2018 faccio parte del Comitato direttivo”. 
Avevi già avuto precedenti esperienze nel settore?
“Durante la Magistrale ho svolto un tirocinio di 6 mesi presso il Consolato Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, nella sezione politico-economica, e ho anche partecipato all’edizione 2017 dell’evento ‘Change the World Model United Nations’, sempre a New York, rappresentando il Venezuela nel Security Council per studenti universitari”.
E dal punto di vista degli studi, come ti sei preparata?
“La conoscenza delle lingue straniere è imprescindibile per operare in contesti internazionali. Ho conseguito una Laurea Triennale in Lingue, che mi ha dato la spinta per prendere parte a molti scambi all’estero. Ho poi approfondito il mio interesse per la politica internazionale nella tesi di laurea Magistrale in Storia delle Relazioni Internazionali (con relatore il prof. Paolo Wulzer e correlatore la prof.ssa Anna Liguori), dove mi sono occupata del processo di adesione della Turchia all’UE”.
Qual è il messaggio che vuoi lanciare agli studenti?
“Noto una generale sfiducia da parte dei miei coetanei, poiché si ritiene in genere che le istituzioni siano distanti da noi e che non ci si possa avvicinare attraverso percorsi diretti. Invece, esistono molti modi per interfacciarsi già durante gli studi con strutture per le quali è importantissimo accogliere giovani e ricevere feedback. Basta mettersi in contatto per attività di tirocinio”.
Qual è stata finora l’emozione più grande?
“Conoscere il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guteress, e parlare a nome del proprio Paese, partecipando ai lavori di plenaria della delegazione italiana e incontrando le nostre controparti internazionali. In più, è sempre bello poter viaggiare. A novembre, per esempio, saremo negli Emirati per il Future Diplomats Peace Game – Abu Dhabi”.
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