Una Lezione Magistrale dedicata alla dieta mediterranea

Pasta, pomodoro, olio di oliva e latticini sono solo alcuni dei prodotti Made in Sud che verranno ‘celebrati’ martedì 15 novembre (ore 10.30), durante la Lezione Magistrale Internazionale ‘Ancel and Margaret Keys Memorial Lecture’ dedicata agli scopritori della Dieta Mediterranea come stile di vita e modello culturale. “Il 16 novembre – racconta il prof. Marino Niola, promotore dell’iniziativa e Direttore MedEatResearch – è il quinto anniversario della proclamazione della dieta mediterranea come patrimonio dell’Unesco. La lezione non è altro che un modo per festeggiare questo traguardo, che per il Mediterraneo e soprattutto la Campania è molto importante”. I prodotti
in questione, infatti, vengono per lo più dalla culla del sapore partenopeo. “Dobbiamo portare a conoscenza di tutti la nostra cultura alimentare, a cui è particolarmente legato il mondo campano. Una volta l’anno, in occasione di ogni anniversario, svilupperemo un tema e inviteremo ospiti internazionali, proprio per ricordare l’origine dei prodotti in questione e il loro inserimento nella dieta quotidiana”. La prima Lectio Magistralis sarà tenuta dal prof. Pier Luigi Petrillo dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. “Il prof. Petrillo è Consigliere per l’UNESCO del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Inoltre, è capo della task force del Ministero che ha ottenuto
il riconoscimento UNESCO. È grazie a lui se nel 2011, a Nairobi, abbiamo battuto altre realtà”. La Lectio, dal tema “Alimentare i Diritti: cibo, culture, sostenibilità. Il futuro della Dieta Mediterranea patrimonio dell’umanità”, sarà seguita dalla proiezione di un’intervista a Caroline Keys D’Andrea, premio dell’Unione Europea per il Patrimonio
Culturale/Europa Nostra Awards 2016. “Questa intervista ci darà modo di comprendere come sia importante occuparsi oggigiorno della cultura alimentare. Fra i tanti settori economici, quello agro-alimentare è l’unico in espansione e registra una costante crescita. Abbiamo grandi prodotti, ma non una figura specifica di comunicatore legata a questo settore. Una figura che garantisca il decollo delle eccellenze mediterranee”. Per il prof. Niola è
perciò importante partecipare alle lezioni: “Soprattutto per gli studenti ed i dottorandi, appassionarsi a questo mondo vuol dire diventarne divulgatore e trovare lavoro in un ambiente attivo. Per decenni la gastronomia francese ha dominato il mondo. A partire dagli anni Cinquanta, i suoi prodotti sono stati osannati, merito dei grandi divulgatori che aveva alle spalle questo Paese”. Sul piano dei prodotti alimentari: “Non abbiamo nulla da invidiare ai francesi. Da questi ultimi dobbiamo solo imparare come formare gli studenti. Il Suor Orsola si propone da sempre questa strada. I ragazzi – conclude – devono studiare come raccontare il cibo, promuovendo la dieta mediterranea e il suo valore culturale nel mondo”.
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