Una rassegna jazz al Ceinge in ricordo del prof. Bruno Rotoli

Una rassegna musicale per ricordare il prof. Bruno Rotoli, docente di Ematologia alla Facoltà di Medicina, brillante sassofonista e fondatore dell’Orchestra Jazz della Federico II, scomparso poco più di un anno fa. L’ha inaugurata l’artista Marco Zurzolo con il suo gruppo Ceinge Rotoli Research Ensemble il 27 maggio presso lo Spazio Audiovisivo del CEINGE. “Bruno Rotoli era un eclettico, un uomo profondo in tutti gli aspetti della sua vita umana, professionale e culturale. E’ questo che vogliamo celebrare con un ciclo di manifestazioni periodiche che portano il suo nome – afferma il Direttore Scientifico del Ceinge prof. Franco Salvatore – Nessuno meglio di Zurzolo poteva tenerne viva la memoria in veste di amico e di artista. Il fatto che stasera abbia suonato con il sassofono di Rotoli è un segno di quanto erano amici e del lavoro artistico svolto in comune”. “Salvatore e Rotoli avevano pensato insieme di avviare un progetto sul jazz e la ricerca – racconta il prof. Luigi Del Vecchio – Grazie alla figlia Valeria, abbiamo seguito gli appunti di Bruno per ricostruire le sue idee al riguardo, a partire, per esempio, da come insonorizzare la sala. In cima alla lista dei musicisti che dovevano prendervi parte c’era Marco Zurzolo. Perciò era naturale affidargli la direzione artistica della Rassegna”.
Rotoli, con i suoi 300 lavori di rilievo internazionale, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura ematologica internazionale. Altrettanto indelebile è il suo ricordo per i colleghi, gli studenti e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Era noto per il suo impegno nelle iniziative di solidarietà nella raccolta di fondi contro le leucemie dei bambini, per la disponibilità, la serietà e la sua bravura di didatta.  Fu uno dei primi ad accogliere con entusiasmo, nei primi anni ‘90, l’iniziativa di Ateneapoli i “Concerti per l’Università”, appuntamenti musicali nelle aule universitarie dove ad esibirsi erano band di professori, studenti e autorità accademiche. “Oggi sono molto emozionato – rivela Zurzolo – Bruno era un grande amico, una persona eccezionale. Sono veramente contento di portare  avanti un progetto iniziato da lui”. Sul palco il musicista si esibisce con Alessandro Tedesco al trombone, Giovanni Francesca alla chitarra, Davide Costagliola al basso, Gianluca Brugnano alla batteria e Vincenzo Danese al piano.
La rassegna prevede sei appuntamenti bimestrali in cui jazzisti di fama internazionale verranno affiancati da musicisti napoletani. Il prossimo concerto è fissato per il 9 luglio. Zurzolo, che ha festeggiato da poco 30 anni di carriera, si rammarica che i talenti musicali del sud Italia abbiano difficoltà a farsi conoscere nel resto del mondo: “Devo ringraziare Salvatore per il fatto che oggi abbiamo una sede per fare ricerca musicale. Trovo eccezionale che il Ceinge sia un Centro di Ricerca sia di giorno, sia di sera”.
Ricerca scientifica e ricerca artistica: è un’associazione forse inusuale al Ceinge?, chiediamo al prof. Salvatore. “No. Arte e musica tradizionalmente vengono considerati un po’ lontani dalla scienza, invece noi crediamo nella multidisciplinarità del sapere. La musica non è fuori tema in un Centro di Ricerca perché fantasia e impegno intellettivo devono essere alla base di ogni avanzamento artistico ed intellettuale. Il jazz è motivo di estrosità, di continua ricerca del nuovo, così come lo è la scienza”.
Manuela Pitterà
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