Si terrà a Napoli dal 9 al 21 luglio (in modalità ibrida, in presenza e on-line) la prima edizione di EULab, Summer School on Labour Migration in the European Union. “Questo progetto nasce dalla collaborazione fra il Dipartimento di Giurisprudenza e l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRISS) – spiega il prof. Fulvio Maria Palombino, docente di Diritto Internazionale e promotore della manifestazione – Insieme abbiamo partecipato ad un bando europeo che poi successivamente abbiamo vinto. In realtà, la Scuola sarebbe dovuta iniziare nel 2020, poi è saltato tutto a causa della pandemia. La prossima estate, con un canale doppio fra presenza e remoto, daremo finalmente vita agli incontri fra docenti e studenti”.
50 laureati in Giurisprudenza, Relazioni Internazionali e Scienze Sociali potranno concorrere al bando di ammissione. Termine ultimo per presentare la domanda il 1° aprile. “Ci sono già pervenute diverse richieste”. Il tema che si affronterà durante le sessioni di lavoro “riguarda i flussi migratori per motivi di lavoro verso l’Europa dal punto di vista specifico del diritto internazionale e dell’Unione Europea. La tematica che tocca diversi aspetti – i diritti sociali, i diritti socioeconomici, i diritti sull’agricoltura e i diritti domestici dei migranti – attrae ragazzi provenienti da diverse parti del mondo. Se poi includiamo la città di Napoli come fulcro dell’insegnamento, anche da un punto di vista logistico c’è tanta attrattiva”.
Le lezioni saranno tenute da accademici, studiosi, diplomatici italiani e stranieri – “stiamo rimodulando il calendario per verificare se è possibile confermare i relatori già previsti lo scorso anno” – in inglese e francese. “Ospiteremo studenti di diverse nazionalità, ma ciò non vuol dire che gli italiani o gli studenti napoletani non troveranno spazio. L’importante è presentare domanda in tempo”.
La Scuola, finanziata completamente con fondi europei, è “un progetto forte con un tema del genere che proviene da un’Università del sud. Questo aspetto ha avuto un peso specifico sulla decisione di finanziare il programma di studi”. Durerà tre anni: “Poi si dovrà verificare nell’ambito dei progetti Jean Monnet cosa accadrà. Ora abbiamo avuto accesso ad una prima forma di finanziamento, alla prossima esperienza potremmo chiedere una cattedra Jean Monnet. Se poi vogliamo sognare in grande, con finanziamenti più consistenti potremmo mirare alla nascita di un centro di eccellenza alla Federico II su determinate materie”.
Per ulteriori informazioni e per inviare la domanda di partecipazione occorre visitare il sito web della Summer School: www.eulab.unina.it.
50 laureati in Giurisprudenza, Relazioni Internazionali e Scienze Sociali potranno concorrere al bando di ammissione. Termine ultimo per presentare la domanda il 1° aprile. “Ci sono già pervenute diverse richieste”. Il tema che si affronterà durante le sessioni di lavoro “riguarda i flussi migratori per motivi di lavoro verso l’Europa dal punto di vista specifico del diritto internazionale e dell’Unione Europea. La tematica che tocca diversi aspetti – i diritti sociali, i diritti socioeconomici, i diritti sull’agricoltura e i diritti domestici dei migranti – attrae ragazzi provenienti da diverse parti del mondo. Se poi includiamo la città di Napoli come fulcro dell’insegnamento, anche da un punto di vista logistico c’è tanta attrattiva”.
Le lezioni saranno tenute da accademici, studiosi, diplomatici italiani e stranieri – “stiamo rimodulando il calendario per verificare se è possibile confermare i relatori già previsti lo scorso anno” – in inglese e francese. “Ospiteremo studenti di diverse nazionalità, ma ciò non vuol dire che gli italiani o gli studenti napoletani non troveranno spazio. L’importante è presentare domanda in tempo”.
La Scuola, finanziata completamente con fondi europei, è “un progetto forte con un tema del genere che proviene da un’Università del sud. Questo aspetto ha avuto un peso specifico sulla decisione di finanziare il programma di studi”. Durerà tre anni: “Poi si dovrà verificare nell’ambito dei progetti Jean Monnet cosa accadrà. Ora abbiamo avuto accesso ad una prima forma di finanziamento, alla prossima esperienza potremmo chiedere una cattedra Jean Monnet. Se poi vogliamo sognare in grande, con finanziamenti più consistenti potremmo mirare alla nascita di un centro di eccellenza alla Federico II su determinate materie”.
Per ulteriori informazioni e per inviare la domanda di partecipazione occorre visitare il sito web della Summer School: www.eulab.unina.it.
Su.Lu.
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it