Un’esperienza entusiasmante per i tre gruppi vincitori

Sono tutti sorridenti e stremati i ragazzi che al termine di una due giorni di presentazioni, votazioni e convegni si sono aggiudicati i primi posti nelle tre categorie del concorso ‘Imagine Cup’, superando il vaglio della Commissione Giudicatrice “composta da rappresentanti della Federico II, della Microsoft e della Avenade Softwarehouse. La valutazione si è basata su dieci parametri di giudizio, compresi nelle tre macro-categorie di Innovazione dell’idea, Piattaforma tecnologica e Qualità della presentazione – spiega il dott. Alessandro Buttà, membro della Commissione – Il gruppo vincitore della categoria Software Design, la prima categoria, rientra pienamente in tutti e tre i punti: i membri del team hanno unito innovazione tecnologica avanzata e una presentazione accattivante”.
“E’ stato entusiasmante partecipare a questa edizione di Imagine Cup nella nostra stessa Università – dichiara Raffaele Galiero, team leader di ‘Error 404’ – La competizione è stata molto dura, anche perché svolgere le presentazioni davanti ai nostri docenti ci ha messo un po’ d’ansia. Ma vincere in casa è davvero bello!”. Il gruppo di studenti di Ingegneria ha presentato il progetto ‘Lift4U’ che, spiegano, si può sintetizzare come “una piattaforma di mobility management in grado di fornire uno strumento automatizzato per ottimizzare gli spostamenti, in un’ottica di riduzione del traffico, dell’emissione di CO2 e dello stress che accompagna la caotica circolazione stradale del mondo moderno”. Insomma, l’idea è quella di fornire una piattaforma web per mettere in contatto chi deve spostarsi e vuole dividere i costi e i mezzi di trasporto. L’idea è applicabile sia come servizio rivolto ai singoli cittadini, attraverso un sistema di feedback, che alle aziende o enti che vogliono offrire un servizio di mobilità sostenibile potenziando la propria rete di trasporti. “Il progetto è stato studiato nei minimi dettagli, stilando anche un piano di attuazione e di spesa, affrontando quindi il piano economico, quello del marketing e quello organizzativo – aggiungono i ragazzi del team – Adesso siamo pronti per la finale di Varsavia, anche se sappiamo che sarà molto impegnativa”. Il prossimo passo sarà quello di trovare un finanziatore che trasformi la loro idea in una vera start up: “Trovare il supporto economico è il nostro obiettivo. Questa è stata sicuramente una giornata importante perché ci ha permesso di renderci visibili e di iniziare a prendere contatti con dei potenziali investitori”.
Poter gareggiare nella categoria Software Design è, invece, l’obiettivo dei vincitori della categoria Surface Interaction Design. ‘Fooding’, il nome del team composto da Laura Stefani, Gianvito Toscani, Luca Trinchero e Roberto Turla, tutti studenti del Politecnico di Milano. “E’ stata un’esperienza fantastica e molto costruttiva. Confrontarci con altri studenti, sia del nostro ambito di studio che di altri settori, sulle nostre e loro idee, sui progetti e sulle tecnologie, è un’opportunità unica”, il commento dei ragazzi. ‘Fooding’ – spiegano – “è un’applicazione Surface studiata per essere inserita nell’area di attesa di un ristorante, dove l’obiettivo primario legato all’educazione alimentare si affianca ad un sistema di gestione delle ordinazioni e dell’afflusso della clientela. Speriamo di poter partecipare di nuovo, il prossimo anno, nella categoria di Software Design in modo da presentare un progetto ancora più completo”.
Ci riproveranno alla prossima edizione anche i vincitori della categoria Game Design. ‘BacterioVirus’ è il game presentato dai componenti di NextSoft. Ovvero Claudio Musumesci, Stefano Musumesci, Dario Paraspola, Federico Fausto Santoro e Andrea Giunta, studenti universitari e di un liceo scientifico di Catania. I cinque ragazzi si sono proposti con un gioco di real time strategy ambientato all’interno del corpo umano, che combina il divertimento del videogioco con l’aspetto didattico. La partecipazione al concorso nasce “dalla passione per i videogiochi. Fino all’ultimo minuto non ci saremo mai aspettati di vincere, anche perché i progetti in gara erano tutti fantastici”. Intanto il team è stato invitato all’IVDC, Conferenza Internazionale del Videogioco 2010, per presentare il lavoro. “Siamo diretti su una buona strada per la commercializzazione del gioco”
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