Viaggio studio in Cina per 12 studenti

Lezioni, seminari, esperimenti in laboratorio e visite ad impianti nell’affascinante territorio cinese. Questa l’esperienza riservata a 12 studenti selezionati tra gli allievi dei Corsi di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, nonché quelli degli altri Corsi di Studio incardinati nel Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA) che abbiano conseguito almeno 15 crediti nelle discipline del settore scientifico disciplinare dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale.
“Questa iniziativa – spiega il prof. Francesco Pirozzi, Coordinatore del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio – nasce da una convenzione che il Dipartimento ha con l’Università di Sischuan, in particolare con il gruppo di Ingegneria sanitaria-ambientale, che prevede una serie di collaborazioni non solo di tipo scientifico ma che riguardano anche scambi di studenti. È un accordo recentissimo e, di fatto, questa ne è la prima applicazione. L’Università di Sishuan ha indetto questo bando per partecipare ad un programma di mobilità aperto a qualunque università del mondo. La Federico II ha deciso di prendervi parte ed è risultata tra gli assegnatari del finanziamento”. Per gli ammessi al UIP (University Immersion Programme) un soggiorno dal 5 al 18 luglio: “Il finanziamento prevede che 12 dei nostri studenti possano andare per due settimane in Cina, avendo tutto spesato, vitto, alloggio e trasferimenti interni. I selezionati parteciperanno ad una serie di attività che sono sostanzialmente di tre tipi: lezioni e seminari, esperimenti in laboratorio nell’ambito del trattamento delle acque e dei rifiuti, visite tecniche presso alcuni impianti. Come è noto, la Cina ha grandi problemi in campo ambientale e le attività da questo punto di vista servono moltissimo. Negli ultimissimi anni sono stati compiuti passi da gigante sia a livello normativo e di protezione ambientale sia attraverso la realizzazione di impianti”. I criteri di selezione sono gli stessi che l’Ateneo utilizza per il bando Erasmus: “Ovviamente sono stati previsti punteggi superiori per gli studenti più ‘anziani’, per quelli che hanno acquisito più esami e crediti e che hanno la media più alta. Si cerca di agevolare chi è più avanti negli anni e vicino alla laurea, cioè chi, uscendo dal sistema universitario, in futuro non potrà più accedere a possibilità di questo genere”.
Fa. Ca.
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