Visita al Parlamento europeo

Bella esperienza per quindici studenti di Scienze Politiche al Parlamento Europeo. La visita, che si è tenuta dal 15 al 17 ottobre, per i fortunati selezionati è stata completamente gratuita. “Ogni parlamentare ha a disposizione un numero di persone da poter portare in visita a Bruxelles. Abbiamo approfittato di questa clausola, preso contatto con Barbara Matera del Partito Popolare Europeo, e poi abbiamo indetto il bando per poter offrire ai nostri colleghi il viaggio”, spiega Massimo Iaquinangelo, presidente dell’associazione New Politik che ha organizzato l’iniziativa. Dieci dei ragazzi partecipanti sono stati scelti tra tutti i laureati alla Triennale in Scienze Politiche che hanno presentato un saggio sull’argomento “I diritti delle donne in area Euro-Mediterranea”. I restanti cinque posti sono stati riservati ai membri dell’associazione. La commissione che ha valutato i lavori dei vincitori era composta, oltre che da Iaquinangelo, dal professor Gianluca Luise, docente di Storia delle Istituzioni Politiche Europee, e dal Direttore di Dipartimento Marco Musella. “Questo progetto è in linea con le altre iniziative della New Politik – continua Iaquinangelo – negli anni scorsi abbiamo portato gli studenti sia alla Camera (nel 2011) che al Senato (nel 2012). Il nostro obiettivo è far conoscere le istituzioni che studiamo ai nostri colleghi attraverso l’esperienza diretta”. È stato intenso il programma della tre giorni. Appena arrivati, i 15 ragazzi hanno visitato la città belga; durante il secondo giorno l’associazione ha organizzato una serie di lezioni frontali. “Abbiamo visitato il parlamentarium – dice Iaquinangelo – Poi siamo stati ricevuti dall’Onorevole Crescenzo Rivellini e da un altro funzionario del Parlamento che hanno risposto alle nostre domande”. Entusiasta del tema del saggio, i diritti delle donne, così come del viaggio, che è stato prezioso per la tesi di laurea, Antonia Punzio. “L’argomento della mia tesi era sulle lobby all’interno del Parlamento Europeo – dice – Ho avuto modo di intervistare l’On. Rivellini ed inserire il suo contributo nel mio lavoro”. Nicola Antonio Daboval, laureato in Relazioni Internazionali, ha partecipato al tour per caso (un posto rimasto libero) ed ha colto l’occasione per rendersi conto “di quale sia l’atteggiamento delle istituzioni europee di fronte a tematiche delicate come i diritti delle donne”. Nicola Antonio aveva prodotto un saggio incentrato “sul vuoto legislativo che c’è in merito alla questione femminile. L’Unione Europea dovrebbe fare in modo che tutti i paesi abbiamo delle leggi precise che tutelino la donna in caso di violenze o persecuzioni. In Italia, ad esempio, mancano delle leggi che tutelino le vittime dopo la denuncia”. 
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