A Lione per acquisire competenze in ambito digitale quattro studenti di Lettere Classiche

Pronti a volare a Lione il 18 novembre, i quattro vincitori del progetto “Gli studi classici e la società dell’informazione”, promosso dalla prof.ssa Marisa Squillante nell’ambito di “Messaggeri della Conoscenza” e selezionato dal MIUR. I ragazzi lavoreranno quattro mesi (a spese della Federico II) all’Università Jean Moulin. Sono stati selezionati su venticinque, in base alle abilità riscontrate durante un corso intensivo tenuto dal prof. Christian Nicolas, che aveva ad oggetto l’applicazione delle nuove tecnologie informatiche ai testi greci e latini. “Ci danno l’opportunità di sognare restando con i piedi per terra”, commenta Michele Ambrosino, unico vincitore della Triennale in Lettere Classiche. “Il corso non sarà solo un’esperienza formativa a livello culturale, ma anche umano, perché starò a lungo lontano da casa, ed è un primo passo verso l’indipendenza”, continua. A chi crede che gli studi classici siano soltanto un vacuo esercizio intellettuale, Michele risponde: “l’interpretazione di un passo di Tucidide richiede applicazione al pari delle altre discipline scientifiche e non vedo perché debba essere messo in secondo piano”. Obiettivo del soggiorno sarà il progetto HyperDonat, volto alla realizzazione dell’edizione scientifica digitale del commento di Donato a Terenzio. “Quest’opportunità offertaci consente di sviluppare competenze nell’ambito digitale su una tematica spesso trascurata nel nostro percorso studiorum, ovvero i commenti ad opere letterarie antiche”. Bisogna liberarsi dall’idea che il classicista sia solo bravo a leggere e tradurre testi: “dobbiamo acquisire competenze operative. I gufi, ad ogni angolo, ci ripetono che non troveremo mai un’occupazione, allora ce la inventiamo, accumulando conoscenze da spendere al momento giusto”. La scelta del percorso di studi intrapreso non è facile, “ma coraggiosa. È necessaria una forte motivazione e uno spiccato senso del dovere, per andare avanti nonostante la strada diventi sempre più impervia. Il minimo che possiamo fare per ripagare i nostri genitori dei sacrifici per mantenerci agli studi è trovare una realizzazione personale”. Il ragazzo ha intenzione di proseguire con la Specialistica in Francia: “sto per laurearmi in Glottologia e Linguistica storica con la prof.ssa Francesca Dovetto e ho anticipato al prof. Nicolas, durante il colloquio motivazionale, che avevo intenzione di approfondire questi argomenti a Lione, può darsi abbia influito sulla valutazione”.
Le altre tre vincitici sono tutte laureande con la media del 30 alla Magistrale in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico: Sara Fascione e Gaia Castaldi con la prof.ssa Squillante, mentre Federica Nicolardi con il prof. Giovanni Indelli. Sara descrive le attività svolte durante il corso preparatorio alla partenza “per la parte teorica abbiamo studiato: etimologia, lessico e tipologia testuale del commentario, per la pratica ci siamo esercitati a computer sul linguaggio XML (eXtensible Markup Language), dove mi destreggio molto bene, e la codifica TEI (Text Encoding Initiative)”. La studentessa è emozionata all’idea di vivere una nuova esperienza all’estero: “è importante creare una rete di collegamento tra gli Atenei dell’Unione Europea, ci si può scambiare idee, informazioni, opinioni, modi di apprendere”. Non è la sua prima esperienza all’estero: “al primo anno di Magistrale ho vinto il bando Erasmus per Berlino. Per noi aspiranti filologi conoscere il tedesco è fondamentale”. Anche il futuro di Sara è altrove: “la Federico II è un’ottima Università, che ti fornisce una preparazione eccezionale, su questo partiamo avvantaggiati rispetto al resto dell’Europa, ma bisogna prendere atto che le strutture non sono adeguate e di possibilità occupazionali ne offre poche”.
Al pari della collega, Gaia è stata in Erasmus in Germania, precisamente ad Amburgo: “la lingua non sarà uno scoglio per me durante questi quattro mesi. Ho già comprato una grammatica francese e la sto studiando. Il tedesco l’ho imparato nel giro di pochi mesi”. La ragazza, nel Paese straniero, è riuscita a leggere i manoscritti: “il prof. Nicolas mi ha chiesto se fossi interessata alla collazione, gli ho risposto di sì. Nel gruppo svolgerò un lavoro più sul testo che su computer”. Il sogno di Gaia è trovare impiego nel campo della ricerca: “ma via dall’Italia e soprattutto non a Napoli. Restare qui è limitante. Non la sento più la mia città. È ingiusta nei confronti di chi lavora onestamente e non garantisce sbocchi per chi studia e s’impegna tanto”.
Federica è esperta in papirologia: “so ricostruire il significato di un papiro ridotto in frammenti inventariati, quasi fosse una sorta di puzzle”. È molto contenta dell’imminente partenza e del progetto: “il sito da noi utilizzato rende fruibile ad addetti ai lavori e non una materia molto specialistica. Questo non accade per le edizioni cartacee, dove è difficile consultare manoscritti solo per motivi di studio”. La ricerca nell’ambito digitale è la sua strada: “sono appassionata alle Lettere Classiche fin dalle medie, è diventato il mio mondo, e non ho studiato certo per diventare ricca. Al termine del progetto e conseguita la laurea, vorrei applicare le mie competenze nell’ambito della papirologia, con l’aiuto delle risorse digitali”.
Allegra Taglialatela
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