Parte la ZTL (Zona a Traffico Limitato) nel centro antico di Napoli, monta la protesta alla Seconda Università. I 400 docenti, i 3.500 studenti e specializzandi, le 900 unità di personale tecnico amministrativo che operano presso le strutture del Policlinico nel centro storico napoletano, senza contare i 1000 pazienti che ruotano intorno alla struttura sanitaria, lamentano disagi. Negato l’ingresso principale alle auto in Piazza Miraglia, un solo varco in Via del Sole: il punto cruciale della problematica. Alla vibrata protesta da parte dell’Ateneo con minaccia di blocco della didattica, in prima fila il Rettore Francesco Rossi che ha sollecitato l’intervento del Prefetto, ha risposto il Comune di Napoli concedendo l’apertura di un ulteriore varco in via del Sole. Ma la soluzione presenta problemi e non trova d’accordo la Facoltà. “Dopo aver sperimentato sul campo i limiti della soluzione prospettata dal Comune, che ha creato problemi di transito sia per le ambulanze, che per i mezzi addetti al trasporto di farmaci e dei pasti per i degenti, la nostra richiesta prevede di riaprire il varco principale ai veicoli”, afferma il Preside di Medicina Giuseppe Paolisso. Spiega con chiarezza le difficoltà incontrate. “Avevamo un’ipotesi di accordo con il Comune, che prevedeva due varchi in via del Sole: un varco sud, da cui i veicoli potevano entrare, e un varco nord previsto per l’uscita, con il Policlinico fuori dalla ZTL”. Si è partiti, così, con la sperimentazione. Ed è sorto un nuovo problema: “il varco nord presenta un dosso che crea uno scollinamento della strada. Ciò causa danni alle auto (con rottura della coppa dell’olio). È già accaduto per un’autoambulanza ed alcune macchine”. L’Assessorato comunale alla Mobilità ha pertanto deciso di avviare i lavori di ristrutturazione ed il varco nord è stato chiuso al traffico. Intanto il varco sud, sottolinea Paolisso, “non è sufficiente al transito delle autoambulanze”. Quindi si insiste sulla necessità di consentire l’ingresso “da Piazza Miraglia”. L’ipotesi è sul tavolo delle trattative.
La questione è molto sentita in Facoltà. “Il problema della ZTL coinvolge tutte le attività del centro storico, in particolare quelle che si svolgono al Vecchio Policlinico. Questa struttura è utilizzata quotidianamente da docenti, medici, paramedici, pazienti e loro familiari, quindi se l’entrata e l’uscita dei veicoli non è agevole, si creano non pochi disagi”, dice il prof. Luigi D’Angelo, docente di Otorinolaringoiatria. D’Angelo si dice d’accordo con le osservazioni avanzate dal Rettore Rossi e dal Preside Paolisso “che erano già state esplicitate all’assessore Donati, prima ancora che si verificassero le criticità legate alla questione dei varchi”. Il problema maggiore per il docente riguarda i pazienti e le loro famiglie “che non possono ottenere il permesso di circolazione in tempi brevi e sono costretti a fare a meno dei veicoli”. Anche il professore di Logopedia Umberto Barillari afferma: “dal punto di vista dei pazienti il problema esiste, così come esiste il problema del traffico. Bisognerebbe bilanciare – con un confronto tra Preside, Rettore e istituzioni – le necessità della ZTL con le esigenze dei medici, dei paramedici e dei pazienti, senza necessariamente arrivare ad un blocco della didattica”. Barillari però confessa di aver avuto libero accesso con l’auto nella ZTL semplicemente mostrando il tesserino dell’Ordine professionale. Più diretta la prof.ssa Michela D’Istria, del Dipartimento di Medicina Sperimentale: “Come si può fare assistenza medica, quando i pazienti non possono arrivare? Come fanno a passare e ad esibire un permesso per tempo? Come possono gli specializzandi continuare la pratica? Se si crea disagio ad una struttura, tutti ne risentono, dai docenti ai pazienti”.
Allegra Taglialatela
La questione è molto sentita in Facoltà. “Il problema della ZTL coinvolge tutte le attività del centro storico, in particolare quelle che si svolgono al Vecchio Policlinico. Questa struttura è utilizzata quotidianamente da docenti, medici, paramedici, pazienti e loro familiari, quindi se l’entrata e l’uscita dei veicoli non è agevole, si creano non pochi disagi”, dice il prof. Luigi D’Angelo, docente di Otorinolaringoiatria. D’Angelo si dice d’accordo con le osservazioni avanzate dal Rettore Rossi e dal Preside Paolisso “che erano già state esplicitate all’assessore Donati, prima ancora che si verificassero le criticità legate alla questione dei varchi”. Il problema maggiore per il docente riguarda i pazienti e le loro famiglie “che non possono ottenere il permesso di circolazione in tempi brevi e sono costretti a fare a meno dei veicoli”. Anche il professore di Logopedia Umberto Barillari afferma: “dal punto di vista dei pazienti il problema esiste, così come esiste il problema del traffico. Bisognerebbe bilanciare – con un confronto tra Preside, Rettore e istituzioni – le necessità della ZTL con le esigenze dei medici, dei paramedici e dei pazienti, senza necessariamente arrivare ad un blocco della didattica”. Barillari però confessa di aver avuto libero accesso con l’auto nella ZTL semplicemente mostrando il tesserino dell’Ordine professionale. Più diretta la prof.ssa Michela D’Istria, del Dipartimento di Medicina Sperimentale: “Come si può fare assistenza medica, quando i pazienti non possono arrivare? Come fanno a passare e ad esibire un permesso per tempo? Come possono gli specializzandi continuare la pratica? Se si crea disagio ad una struttura, tutti ne risentono, dai docenti ai pazienti”.
Allegra Taglialatela