“Allenarsi tanto con i quiz” e approfondire i programmi scolastici per superare il test di ammissione

“Allenarsi tanto con i quiz” e approfondire i programmi scolastici per superare il test di ammissione

Medicina: i consigli di chi ha sostenuto la prova ad aprile

Solida preparazione teorica, con un buon grado di approfondimento degli argomenti. Attenzione al dettaglio. Attitudine alla risoluzione degli esercizi, in tempi rapidi, grazie all’abilità di calcolo. Capacità di gestire l’emozione. Chiusasi la prima finestra utile in cui tentare il nuovo test per l’accesso a Medicina, è già tempo di pensare alla prossima sessione di luglio: per gli aspiranti camici bianchi il TOLC-MED è una partita ancora aperta.

Il TOLC di aprile mi ha aiutato a capire come studiare in vista del prossimo tentativo. Dovrò fare un bel ripasso generale, cercando di memorizzare tutta la terminologia specifica, ed esercitarmi di più con i quiz, lavorando sulla rapidità di esecuzione dei calcoli”, precisa Antonio Becchelli, Liceo Scientifico ‘V. Imbriani’ di Napoli. La prova sostenuta, racconta, “era abbastanza in linea con le simulazioni che ho svolto online e sul sito del CISIA. Fattibile la comprensione del testo, con brani non troppo lunghi, abbastanza semplici anche Matematica, Logica e Biologia, mentre ho trovato decisamente complesse le sezioni di Chimica e Fisica”.

Nel dettaglio: in Biologia “molte domande di anatomia, di cui una piuttosto specifica con la richiesta di identificare il punto preciso dell’occhio in cui si trova un determinato fotorecettore, poi citologia, cellule, DNA in vitro. In Matematica un po’ di grafici da analizzare e quesiti su probabilità e insiemistica. In Chimica e Fisica, invece, per lo più esercizi con formule da applicare. I calcoli erano semplici, ma molto lunghi, e questo rischia di far perdere tempo, soprattutto perché non è consentito l’uso della calcolatrice”. Il suo punteggio equalizzato: “55. Nella media”.

Per Benedetta Senese, Liceo Scientifico ‘G. Galilei’ di Napoli, il problema del TOLC “è riuscire a passare agevolmente dalle domande di teoria agli esercizi, senza confondersi”. Spiega, con riferimento alla sua prova: “La sezione di Biologia è la più teorica. Tra i miei quesiti ricordo le leggi di Mendel, la fotosintesi, i processi di meiosi e mitosi; quindi molte definizioni. Le sezioni di Chimica e Fisica sono le più pratiche. Io ho dovuto risolvere esercizi sulla formazione dei composti o di completamento di formule, non complessi, ma nei quali bisognava ragionare velocemente conoscendo solo pochi dati di partenza”. Attenzione alla comprensione del testo perché, pur trovando brani semplici, le risposte sono veramente molto simili tra loro ed è facile confondersi”.
La sua impressione (con un punteggio equalizzato di 41,66): “Mi aspettavo di peggio, invece è alla portata di uno studente del quarto anno di scuola, come me. A patto, però, di approfondire il programma scolastico e soprattutto di allenarsi tanto con i quiz in modo da avere a disposizione un’ampia casistica di esempi”.

La collega Lavinia Scamardella è della stessa opinione: “Il solo programma di scuola non basta anche perché molti quesiti si attaccano al dettaglio o invitano ad un ragionamento complesso a partire da una semplice definizione”. La studentessa, ai classici corsi di preparazione, sta affiancando una modalità di studio decisamente innovativa e al passo con i tempi: Video su Instagram e TikTok postati da ragazzi che hanno sostenuto il TOLC e raccontano la loro esperienza o da studenti universitari bravi nelle materie scientifiche che condividono un po’ di consigli di studio o qualche tecnica di memorizzazione”.

Le si prova tutte, insomma. Anatomia, logica e chimica organica sono le materie su cui concentrarsi, pena la perdita di punti preziosi, secondo Sabrina Floro, Liceo ‘P. Calamandrei’ di Napoli, indirizzo scienze applicate: “A scuola non si studiano, ma nel test le si incontra abbondantemente”. Di Logica, ad esempio, “io ho trovato molte domande su deduzioni, ragionamento consequenziale, connettivi, successioni numeriche e alfa-numeriche”.

“Ogni sezione ha un tempo prestabilito”

Sara Donadio, Liceo Scientifico ‘L. B. Alberti’ di Napoli, invita a non perdere di vista il tempo, “in particolare quando si affrontano le sezioni di Chimica e Fisica, dove spesso si incorre in esercizi in cui bisogna applicare più di una formula e quindi i calcoli diventano lunghi. Ogni sezione ha un tempo prestabilito e, una volta esaurito, è la fine”.

A parer di Luca Vaccarella, Liceo Scientifico ‘B. Telesio’ di Benevento, servono tre o quattro mesi di studio intenso per avere almeno una chance di successo al TOLC-MED”. Si spiega meglio: “Le domande di Biologia sono molto specifiche, bisogna conoscere bene ogni singolo organo, apparato, funzione e saper creare dei collegamenti. Nella mia prova, ad esempio, mi si chiedeva di effettuare una riflessione sul restringimento e la dilatazione dei tessuti in vari organi a seconda della pressione del sangue”. Negli esercizi, invece, “serve ragionare, non conoscere le formule a memoria”. I suoi suggerimenti di studio: “consiglio di partire dalla risoluzione di un quesito, capire il ragionamento alla base e poi andare a ripetere la teoria correlata”.

Lorenzo Calderino, Liceo Scientifico ‘Cuoco-Campanella’ di Napoli, è soddisfatto del suo risultato equalizzato di 44.9, “anche se ho sentito dire che per essere sicuri di entrare in graduatoria servirebbero almeno un’ottantina di punti”. In vista di luglio si sente tranquillo: “Il TOLC di aprile era fedele al programma ministeriale. Anzi, ho trovato più difficoltà nella comprensione del testo perché alcune domande erano veramente criptiche con una risposta difficilmente deducibile dal testo”. Il programma ministeriale, non lo dimentichiamo, quest’anno ha introdotto per la prima volta alcuni argomenti: “in particolare ottica ed ecologia, un salto nel buio per tutti. Nel mio compito, rispettivamente per l’una e per l’altra, c’era un esercizio sulla diffrazione e una domanda su uno degli otto principi dell’ecologia.

Sono rimasta un po’ perplessa”, spiega Francesca Lopardi, Liceo Classico ‘M. Galdi’ di Salerno. La studentessa è stata anche un po’ sfortunata perché “nella sezione di Chimica e Fisica ho beccato quasi tutte domande di chimica, materia in cui sono ancora carente”.

“Ci si può lanciare quando l’indecisione è tra due risposte. Non di più”

Attenzione alla terminologia specifica. Una raccomandazione condivisa un po’ da tutti gli studenti, tra cui Diana Perepuzhniak, Liceo Scientifico ‘Pitagora’ di Pozzuoli. Precisa: “In Biologia spesso capita di dover identificare un termine specifico nelle risposte, a partire da una definizione teorica. In Chimica si tratta della nomenclatura dei composti o degli elementi della tavola periodica, in Fisica e Matematica delle sigle delle formule. Sono tante cose da ricordare distintamente e non è semplice. Io cerco di aiutarmi con gli schemi e le mappe concettuali”.

Da non sottovalutare, spiega Chiara Mistone, Liceo Scientifico ‘R. Caccioppoli’ di Napoli, “la parte dedicata alle cosiddette conoscenze acquisite durante gli studi che, per la maggiore, fanno riferimento alla storia. Un esempio: in quale periodo storico è avvenuta la riforma luterana”. Altri argomenti della sua prova: “Meiosi e mitosi, differenza tra DNA ed RNA, geometria euclidea, i moti del piano, calcolo di moli; quindi molta biologia, fisica e matematica di base. Conoscere bene le basi è l’unico modo per rispondere anche alle domande più ‘strane’: nel mio caso, tra le varie, identificare il nome di un esame di laboratorio che serve per misurare i livelli di glucosio nel sangue”.
Per il prossimo tentativo: Mi concentrerò su Biologia, la parte di programma ministeriale più ampia. E poi sfrutterò le simulazioni sul sito CISIA. Graficamente sono uguali a quelle ufficiali, così l’occhio si abitua”.

Per essere la prima volta, “non avevo studiato tanto – ammette Adalgisa Perreca, al quarto anno – eppure sono riuscita a totalizzare un punteggio equalizzato di 59. Sono andata meglio in Matematica, con qualche logaritmo da risolvere e un po’ di geometria analitica, e in Biologia, dove però mi è uscita parecchia genetica; un po’ più incerta su Chimica e Fisica. L’entalpia, per dirne una, non sapevo proprio cosa fosse. Ho una preparazione da liceo classico, meno focalizzata sulle materie scientifiche”.

Alma Guida, diplomata lo scorso anno, ristudierà Chimica: “I quesiti richiedono una scioltezza di ragionamento perché bisogna applicare le nozioni teoriche alla risoluzione di problemi veri”. Gessica Auriemma si definisce un’esperta dei test di Medicina in quanto ne ha già tentati diversi “essendo al terzo anno di Farmacia”. Non si sofferma sul contenuto dei quesiti, del resto avvantaggiata dallo studio universitario, ma “sull’opportunità di rispondere se non si è certi. Io direi che ci si può lanciare quando l’indecisione è tra due risposte. Non di più”.
Carol Simeoli

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