Fabricatore: “Vado in pensione, ma non appendo gli attrezzi al chiodo”

“Dovevo andare in pensione 6 anni fa, ma sono troppo affezionato ai ragazzi. Anche se tra poco entrerò nei 72 anni, finisco per avere la loro stessa età”. Così il prof. Giulio Fabricatore, docente di Elettrotecnica, dà inizio al racconto di una vita trascorsa tra le mura universitarie e non solo. Seduto dietro la scrivania del suo studio, meravigliato per l’attenzione nei suoi confronti, afferma: “In tutti questi anni di vita da docente, che sono tantissimi, ho conservato un’abitudine fondamentale. Questo è un servizio pubblico, non diversamente dai trasporti o dalla spazzatura, e come tale ci sono due compiti da rispettare: garantire il servizio ed essere trasparenti verso gli utenti. Nella mia lunga carriera universitaria non ho mai spostato una seduta di esame e sono arrivato tardi a lezione soltanto due volte”. Poi, spunta un sorriso: “Potrei essere addirittura considerato un caso di brillante insuccesso, visto che non sono neanche professore ordinario, ma sono rimasto professore associato”.
Il docente sarà in pensione dal 1° novembre, ma, in realtà, non cambierà molto: “Terrò un corso a contratto. All’inizio mi ero posto il problema che attraverso questa scelta avrei tolto lavoro ai giovani, ma, poi, ho dovuto scoprire banalmente che i giovani non vengono assunti ed i ‘vecchi’ servono come supporto. Si ripetono le stesse dinamiche della famiglia, in cui il paracadute…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2014)
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