Il Dises premia il merito e racconta l’apertura agli altri saperi degli studi economici

Perché studio Economia? La domanda cruciale che ha dato il titolo alla manifestazione organizzata dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises) il 7 giugno nell’Aula Azzurra di Monte Sant’Angelo in occasione della settimana di celebrazioni per i 792 anni dell’Università Federico II. “Un’iniziativa che sta diventando una tradizione, il compleanno dell’Ateneo che ogni struttura didattica festeggia declinandolo alla propria maniera. Una manifestazione aperta al pubblico, nel corso della quale divulghiamo il nostro lavoro e le sue ricadute”, commenta la prof.ssa Maria Gabriella Graziano che ha presieduto la giornata nel corso della quale sono stati premiati i migliori studenti iscritti a tutti i Corsi di Laurea incardinati presso il Dipartimento e le studentesse vincitrici del Premio Lilli Basile. “È un’occasione di incontro per riconoscere il merito in primo luogo dei ragazzi, veri protagonisti, ma anche dei docenti. Infatti, cerchiamo di dare spazio a ricercatori che abbiano ricevuto delle promozioni a cui affidiamo il compito di rendere accessibili delle applicazioni della ricerca talvolta non immediatamente percepibili”, sottolinea il prof. Tullio Jappelli, Direttore del Dipartimento. 
E gli studi economici risultano essere estremamente pervasivi e aperti al confronto continuo con altri saperi, per esempio con il Diritto, come ha mostrato nella presentazione il prof. Giovanni Immordino, docente di Economia Politica, che ha analizzato, con la platea, l’efficacia della legge sui pentiti di Mafia. Come si fa a valutarne i risultati? Rispondendo a due domande. A partire dalla sua introduzione, sono diminuiti i crimini? E i processi sono aumentati? Ma le domande presentano un’ambiguità intrinseca: se la procedura introdotta permette di scoprire più crimini, allora funziona, ma si può dire che si commettono meno reati quando se ne registrano di più? Pertanto si adopera come parametro di riferimento il numero degli omicidi il cui dato è, in genere, allineato all’evento effettivo. Se una persona viene uccisa, infatti, si viene a sapere. “Abbiamo assunto i dati relativi alle quattro principali…
 
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