L’effetto cinema nell’immaginario novecentesco e le colonne sonore

“La musica, ritmo del cuore dell’immagine filmica, nato per coprire il ticchettio del proiettore, finisce per diventare ritmo del battito interno, la sua profondità naturale”, esordisce la prof.ssa Silvia Acocella, nel presentare il terzo ciclo di ‘Scritture in Transito tra Letteratura e cinema’, seminario-laboratorio organizzato da lei e patrocinato dal Dipartimento di Studi Umanistici. “È un’avventura iniziata tre anni fa, ed andata molto bene. Doveva essere aperto ad ottanta iscritti, per quattro crediti formativi, ma, arrivata a 79, smetto di contare, per cui siamo già a 120”. Aperto a Triennali e Magistrali di tutti i Corsi di Laurea del Dipartimento, analizzerà la gamma sonora della registrazione: dalla musica, ai rumori, al silenzio. “Grazie a Mauro Calevi, della casa produttrice Oh!PEN, i ragazzi produrranno storie, recuperando sacche di silenzio, zone cinematografiche rimaste inascoltate, per renderle su pagina”. Si propone di ricostruire le tappe fondamentali…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 1/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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