Lascia Lapegna, nuovi Coordinatori per il Corso di Laurea

Grandi novità al Corso di Laurea di Matematica. A fine mese, il prof. Marco Lapegna lascerà definitivamente, dopo nove anni, l’incarico di Coordinatore della Didattica. Al suo posto, subentreranno i professori Rocco Trombetti per la Laurea Triennale e Florinda Capone per quella Magistrale. “I due percorsi hanno vocazioni diverse, nel primo c’è da costruire rapporti sempre più forti con le scuole, il secondo è già proiettato verso il futuro, richiede di stringere nuovi legami con il mondo del lavoro, ma può anche diventare un punto di approdo per tanti che, provenendo da altri settori, vogliano esplorare nuovi orientamenti”, dice il prof. Lapegna, introducendo i cambiamenti del prossimo anno accademico che vedrà l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti. Alla Triennale verrà istituito un curriculum specifico per chi, in seguito, intenda specializzarsi in Ingegneria Matematica, nel quale compaiono discipline come Metodi Matematici per l’Ingegneria, volto alla modellizzazione di problemi di tipo ingegneristico, attraverso equazioni matematiche. L’altra modifica rilevante è l’attribuzione di ulteriori crediti al corso di Analisi Matematica II, che passa da nove a dodici crediti, e  diventa, di fatto, annuale. Un’operazione attuata sottraendo tre crediti all’insegnamento del terzo anno di Fondamenti di Matematica. “Già identificata nel Rapporto di Riesame, è una correzione richiesta dagli studenti che soffrivano il passaggio dal primo al secondo livello universitario perché alcuni argomenti venivano troppo compressi”. Gli interventi più significativi riguardano, però, la Magistrale dove, ai curricula Generale e Applicativo, se ne aggiungerà uno Didattico: “in seguito ai provvedimenti legislativi sulle classi concorsuali, abbiamo previsto ventiquattro crediti formativi afferenti agli ambiti richiesti dai bandi per la messa in ruolo. Metà sono a scelta libera, con la possibilità di inserire anche Psicologia o Pedagogia, l’altra metà riguarderà i settori delle tecnologie e metodologie didattiche in cui si prevede anche un corso sul software didattico”. Azioni di ‘manutenzione’, come li definisce il prof. Lapegna, al quale chiediamo di tracciare un bilancio del suo lungo incarico istituzionale: “di solito si resta in carica per un solo mandato di tre anni, rinnovabile una volta sola, ma le modifiche di statuto e di ordinamento di questi anni, azzerando i precedenti organismi, hanno consentito una permanenza maggiore. È difficile tracciare un bilancio. È difficile dire se è più quello che ho dato, o quello che ho preso in termini di rapporti e di collaborazioni con studenti e colleghi. È stata un’esperienza interessante, che ho svolto con piacere”. Quanto è cambiata l’università in questi anni? “La burocrazia è diventata sempre più pesante e abbiamo visto affermarsi un processo di aziendalizzazione che ha degli aspetti difficili ma che ci ha costretti a riflettere sui servizi e le richieste”. Come vede il futuro dell’Accademia? “Gli ultimi Governi non hanno prestato alcuna attenzione né alla cultura, né alla formazione. Il settore dell’Istruzione è quello che ha subito i tagli maggiori, fino al venti per cento del Finanziamento Ordinario, i risultati sono stati organici ridotti e meno iscritti. Siamo il fanalino di coda d’Europa per numero di laureati. Voglio però essere ottimista e sperare in un investimento sulle prossime generazioni”.
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