Mazzucchi e Montuori nominati soci corrispondenti dell’Accademia della Crusca

I professori Andrea Mazzucchi e Francesco Montuori, docenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono stati nominati soci corrispondenti dell’Accademia della Crusca, uno dei più autorevoli enti a livello nazionale e internazionale per lo studio della lingua e della filologia italiana. Il prestigioso riconoscimento premia il contributo scientifico dei due studiosi, attivi da anni nel campo della ricerca linguistica e filologica.

Le nomine sono avvenute lo scorso 29 aprile durante una seduta del Collegio degli accademici, che ha accolto 15 nuovi membri: un’accademica ordinaria, undici corrispondenti italiani e tre corrispondenti estere. L’obiettivo è consolidare le aree di studio dell’Accademia e aprire nuove prospettive di ricerca.

Attualmente, il Collegio della Crusca conta 114 accademici, a cui si aggiunge il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accademico ad honorem. Fin dalla sua fondazione, avvenuta a Firenze tra il 1582 e il 1583, l’Accademia ha accolto figure illustri di vari ambiti, da Galileo Galilei a Manzoni, da Leopardi a Voltaire.

Andrea Mazzucchi è professore ordinario di Filologia italiana e dantesca e direttore del Dipartimento di Studi umanistici della Federico II. È membro del Senato accademico e ricopre ruoli di rilievo in istituzioni culturali come l’Accademia Pontaniana, la Società dei Filologi della Letteratura italiana (di cui è presidente) e il Centro Pio Rajna. Le sue ricerche, con oltre 300 pubblicazioni, si concentrano sulla letteratura medievale, in particolare su Dante e la sua fortuna. Tra i suoi lavori principali figurano la raccolta in sei volumi Lecturae Dantis e il Censimento dei Commenti danteschi. Attualmente sta curando, insieme a Vittorio Celotto, una nuova edizione commentata del Convivio.

Francesco Montuori, allievo di Francesco Bruni, è professore ordinario di Linguistica italiana e direttore del Centro Linguistico di Ateneo. I suoi studi si concentrano su testi del Quattrocento e Cinquecento, con particolare attenzione al volgarizzamento del De Vulgari Eloquentia di Trissino. Si è distinto per le sue ricerche nel campo della lessicografia, sia storica che dialettale, e ha dedicato saggi importanti alla lingua napoletana, tra cui uno studio sull’origine della parola camorra. Dirige, insieme a Nicola De Blasi, il Dizionario etimologico e storico del napoletano (DESN) e la rivista RiDESN, oltre a partecipare a diverse commissioni scientifiche e istituzionali dedicate alla valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano.

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