Opportunità per 8 studenti Magistrali di Ingegneria Elettronica

L’opportunità di migliorarsi, uscire dalla quotidianità e stringere nuove conoscenze. La possibilità di arricchire la propria formazione e potenziare le skills pratiche familiarizzando con sistemi educativi diversi dal nostro e più applicativi. Non in ultimo, anche il vantaggio di ottenere un doppio titolo di Laurea, valido in Italia e in un altro Paese. È quanto offre l’esperienza di Double Degree e che, occhio al bando di selezione in scadenza l’8 novembre, possono cogliere gli studenti della Magistrale di Ingegneria Elettronica con la Technical University of Lodz in Polonia. Otto sono gli allievi federiciani che potranno partecipare al programma conseguendo anche il titolo di Laurea in Electronics and Telecommunications e che dovranno trascorrere in Polonia un anno, per la precisione, “il secondo semestre di ciascuno dei due anni di Magistrale onde sviluppare lì anche la tesi – il periodo di studi all’estero sarà finanziato mediante borse di studio Erasmus – I ragazzi che arriveranno dalla Polonia, 8 è il numero massimo anche per loro, invece trascorreranno da noi tutto il loro secondo anno”, è la precisazione del prof. Antonio Strollo, responsabile, insieme al prof. Ettore Napoli, del Double Degree. L’accordo “è attivo da quattro anni ed è nato da una collaborazione di tipo scientifico con alcuni colleghi dell’Università di Lodz. Questo dovrebbe essere l’ultimo anno perché siamo al termine del periodo definito nell’accordo. Però, ci stiamo adoperando per un’estensione”. L’opportunità, nel corso del tempo, “è stata considerata di valore. Non ho il dato preciso, ma credo che, in totale, siano partiti per la Polonia una ventina dei nostri ragazzi. E, altrettanti, dovrebbero essere venuti qui a Napoli da Lodz”. La Technical University “è una Università Politecnica, tra le più grandi della Polonia, e di respiro internazionale, con studenti che vengono dagli altri Paesi dell’Europa sia occidentale che orientale”. La città universitaria “è bella e ben tenuta – il docente l’ha visitata prima della pandemia – In precedenza era un centro industriale di tipo tessile i cui edifici, poi, sono stati recuperati e riadattati. L’Ateneo è ben organizzato nell’accoglienza degli studenti, ha piscina e palestra e anche degli alloggi, a buoni prezzi”. Anzi, aggiunge, “in merito all’accoglienza, siamo noi ad avere più difficoltà. A Napoli, i posti negli studentati sono limitati, spesso assegnati con graduatorie regionali, e per i ragazzi polacchi è un po’ più difficile alloggiare”. Quanto al percorso di studi, “non ci sono sostanziali differenze se non per la parte pratica e applicativa che lì è più potenziata. Si studia in inglese e si è chiamati a produrre dei report settimanali o quindicinali. Dati i numeri, ci sono classi proprio dedicate agli studenti Double Degree. Anche il contatto con i docenti è maggiore”. Nel secondo semestre, intanto, “anche il Covid non dovrebbe più rappresentare un problema”. L’esperienza è, dunque, consigliatissima: “Il percorso è sicuramente impegnativo ma, al ritorno, in molti mi hanno detto di aver apprezzato l’ambiente cosmopolita e di averne tratto un vantaggio dal punto di vista umano e professionale”.
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