“Ha ripreso le lezioni l’Academy con Autostrade ed il dieci ed undici gennaio abbiamo avuto un appuntamento molto importante. Sono venuti nella sede di San Giovanni a Teduccio, che ospita i corsi ed i laboratori, alcuni rappresentanti del gruppo. Hanno incontrato i ventiquattro selezionati per l’edizione partita quest’anno. Si è discusso dei diversi profili ed opportunità professionali. In questa fase Autostrade deve reclutare centinaia di ingegneri e mi hanno riferito che a febbraio alcuni o tutti gli allievi dell’Academy potrebbero ricevere proposte di lavoro interessanti”. Il prof. Andrea Prota, Direttore del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura della Federico II, docente di Tecnica delle costruzioni, fa il punto sulle novità della ripresa post vacanze. “I rappresentanti di Autostrade – va avanti – hanno tenuto una presentazione su quello che cercano ed hanno consultato gli studenti per ascoltare cosa vogliano fare e se ci sia una preferenza territoriale relativamente ad eventuali opportunità d’impiego”. Quella in corso è la prima edizione di Academy promossa dal Dipartimento insieme ad Autostrade. “Proseguirà – informa il prof. Prota – fino alla fine di marzo. Direi che sta andando molto bene. C’era molta richiesta, come dimostra la circostanza che al momento delle selezioni ricevemmo circa trecento domande, e l’iniziativa si sta svolgendo nel migliore dei modi. Stiamo valutando una seconda edizione”. Aggiunge: “Una componente essenziale di questi progetti è naturalmente rappresentata dalla formazione pratica, dalle attività di laboratorio e di cantiere. Indispensabili per mettere gli allievi in condizioni, terminato il corso, di inserirsi subito nel lavoro. Ebbene, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, la componente pratica non è stata sacrificata. Gli studenti, per esempio, hanno svolto una visita tecnica su un cantiere a Bologna e si stanno mettendo a frutto i laboratori che abbiamo nel Polo di Ateneo a San Giovanni a Teduccio. Lì, per esempio, il prof. Accardo ha svolto alcune esercitazioni con i droni, ha mostrato come si pilotano, quali potenzialità hanno, come sfruttarli al meglio”.
Ha riaperto, intanto, dopo la breve chiusura di fine anno, l’Aula studio Greco. “La temporanea chiusura – ricorda il prof. Prota – era stata determinata dalla circostanza che era stata rilevata una scarsa attenzione da parte di alcuni all’uso delle mascherine. Si decise di chiudere per predisporre una vigilanza più attenta e per sensibilizzare ancora di più i ragazzi sulla necessità di tutelare se stessi e gli altri. Ora l’aula è di nuovo aperta e ne sono felice perché avevo ricevuto un buon numero di messaggi e lettere di studenti i quali auspicavano di poter tornare a frequentare quegli spazi. Mi era giunta anche una richiesta tramite i rappresentanti. Ho ordinato nuovi tavoli per migliorare le condizioni di fruizione”. Conclude: “Dal mio punto di vista è un messaggio estremamente positivo questo attaccamento da parte degli studenti alla vita universitaria in presenza. Costruiscono piccoli gruppi di lavoro, magari con il professore che fa correzioni, è un momento di crescita, per relazionarsi e stemperare i lati caratteriali”.
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