“Credeteci, non vi arrendete” e “specializzatevi”

“Organizziamo seminari con imprese ed enti. In questo modo i ragazzi comprendono l’importanza delle discipline che stanno studiando, danno un senso al loro percorso e sanno cosa vogliono le aziende”, spiega la prof.ssa Marina Isidori, referente della Commissione Didattica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif) che ha promosso nell’ultima decade di maggio un ciclo di quattro incontri (con l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario di Roma, Capua Bioservices, Parmalat e Barilla) presso la sede del Polo Scientifico di Caserta. L’iniziativa ha consentito agli studenti partecipanti di maturare un credito nell’ambito delle attività formative per l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’ultimo appuntamento si è tenuto il 31 maggio, protagonista lo stabilimento di Marcianise della Barilla che ha da poco festeggiato il mezzo secolo di vita. “I ragazzi così imparano a conoscere le attività presenti sul territorio. È una sorta di scambio”, aggiunge la prof.ssa Margherita Lavorgna. Relatori  della giornata Francesca Colicigno, Quality & Technology Manager dello stabilimento di Caserta, e Gaetano Melluso, ingegnere meccanico e responsabile sicurezza. Inizia la manager che mostra un video introduttivo sull’azienda che nasce come una bottega di pane per poi diventare una multinazionale. Presente in tutti i paesi del mondo e con una produzione concentrata in particolar modo in Europa. “Lo scorso anno abbiamo festeggiato i nostri 50 anni nello stabilimento di Marcianise, dove ad oggi siamo arrivati ad avere l’esclusività per l’integrale Barilla”. Fiore all’occhiello il marchio Voiello, dalla storia antichissima e prodotta con solo grano duro aureo 100% italiano. Barilla ha uno slogan – ‘Buono per te, buono per il pianeta’ – con il quale promuove uno stile di vita sano con alimenti adatti e sostenibili. “Sono stati ridotti i grassi, è stata prestata grande attenzione a quelli che sono gli alimenti e le farine da utilizzare. E, parallelamente, questo impegno si riversa sull’ambiente. Per esempio, nei confronti dei consumi idrici e produzione di rifiuti”, spiega l’ingegnere. Il vero impatto lo da la produzione delle materie prime: “dal 2004 abbiamo iniziato a focalizzare la nostra attenzione sugli…
 
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