Alla guida di Medicina Sperimentale la prof.ssa Annalisa Capuano

Dibattito pre-elettorale. La docente, unica candidata, ha presentato il suo programma per il Dipartimento che si appresta a dirigere

Dibattito pre-elettorale. La docente, unica candidata, ha presentato
il suo programma per il Dipartimento che si appresta a dirigere
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Un incontro con la candidata alla direzione per la presentazione del programma e per rivolgerle domande e formulare osservazioni. Lo ha organizzato il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università Vanvitelli il 7 novembre, due giorni prima che le urne sancissero l’elezione della prof.ssa Annalisa Capuano, ordinario di Farmacologia, la quale correva come unico candidato. L’invito ad incontrarla era rivolto ai componenti del Consiglio del Dipartimento, al personale tecnico-amministrativo e agli studenti. Si sono riunite alle ore 14 del 7 novembre nell’aula SG di Pediatria, quella individuata per il dibattito, circa 50 persone. Nota stonata: nessuno studente.

L’intervento della prof.ssa Capuano, che si è protratto per circa venti minuti, è stato preceduto da una breve introduzione del prof. Italo Francesco Angelillo, il quale è decano del Dipartimento ed è anche Prorettore dell’Ateneo. Ha ricordato brevemente le modalità dell’elezione ed ha auspicato unanimità dei consensi per Capuano. La docente, aiutandosi con le slide, ha ripercorso le tappe del suo programma, articolato nei tradizionali capitoli relativi alla ricerca, alla didattica, alle strutture. Relativamente a queste ultime ha tra l’altro auspicato la realizzazione di uno spazio buvette nel Dipartimento e il miglioramento della strumentazione nelle aule. Relativamente alla didattica, ferma restando l’offerta attuale dei Corsi di Laurea, ha sottolineato la necessità di “potenziare le attività di orientamento e di incrementare la presenza degli studenti provenienti da altri Paesi”.

Si è impegnata, inoltre, alla istituzione di un gruppo di lavoro del quale faranno parte docenti e studenti. Capuano ha poi focalizzato l’attenzione della platea che l’ascoltava sui risultati della ricerca condotta nell’ambito del Dipartimento: “Sono stati soddisfatti gli indicatori per i vari settori, ma dobbiamo sforzarci di andare oltre e di superarli. In quest’ottica sarà mio compito stimolare la partecipazione di tutti a progetti nazionali ed internazionali e stimolare la collaborazione anche tra le differenti componenti del Dipartimento”. Circa i motivi per i quali si è fatta avanti ed ha esplicitato la sua candidatura, ha detto: “Negli ultimi anni ho ricoperto vari incarichi di responsabilità. Per questo ho deciso di mettere le competenze che ho maturato al servizio del Dipartimento”. Ha ringraziato il prof. Marcellino Monda, che l’ha preceduta alla direzione, “perché ha guidato la struttura con tenacia e destrezza in un momento estremamente difficile, quello della pandemia”.

“Lavoriamo in strutture a volte sporche”

Un altro farmacologo, il prof. Liberato Berrino, ha dato il via agli interventi dei docenti presenti all’incontro. “Esprimo il mio pieno sostegno – ha annunciato – alla prof.ssa Capuano. Ha tutte le carte in regola per portare in alto il Dipartimento. La ringrazio per avere messo il suo tempo a disposizione di un ruolo istituzionale così impegnativo”. Il prof. Sabatino Maione, un altro farmacologo, si è associato a Berrino: “Lavoro con Annalisa da molti anni. È la prima che arriva in Dipartimento e l’ultima che va via. Dobbiamo fidarci di lei e mi auguro che tutto il Dipartimento possa esprimere all’unanimità il suo voto per lei”. Anche il terzo intervento è stato di un farmacologo, il prof. Michele D’Amico: “Annalisa ha la virtù della concretezza. Negli anni ha saputo portare avanti la ricerca. Quanto al programma, l’ho apprezzato molto in alcune parti. In altre meno, ma non dico quali”.

La prof.ssa Maria Consiglia Trotta, altra docente di Farmacologia: “Ottima la concretezza del programma, sono convinta che Annalisa farà bene per il Dipartimento”. Un appello alla collegialità e alla collaborazione di tutto il Dipartimento nei confronti del nuovo Direttore è stato espresso dal prof. Umberto Galderisi, biologo molecolare: “Tutti noi dobbiamo essere più propositivi e dialettici e dare una mano perché le cose non si fanno da soli. Non dobbiamo essere passivi, ma propositivi”. Si è poi rivolto al prof. D’Amico: “Non è un problema discutere dei punti del programma di Annalisa che lo hanno convinto meno degli altri. Non è lesa maestà”.
La prof.ssa Chiara Schiraldi, che insegna Chimica e Biochimica, ha sollevato alcune questioni relative in particolare al decoro degli spazi, alla farraginosità delle procedure amministrative e alle opportunità per i ricercatori. Ha detto: “Lavoriamo in strutture a volte sporche, nelle quali talora si ha difficoltà ed un po’ di imbarazzo ad accogliere persone che vengono da fuori. Capita di dover togliere personalmente le ragnatele e di avere problemi di carta igienica e sapone nei bagni. Scusate la bassezza, ma va detto. Le apparecchiature, poi, sono vecchie”.

Quanto all’amministrazione, ha proseguito: “Non può accadere che un finanziamento per un’attività di ricerca che magari va avanti da anni sia messo in discussione dalle procedure. L’architettura amministrativa deve funzionare come un orologio, deve essere quasi infallibile. Ha infine sottolineato che l’Ateneo non ha ancora varato il regolamento per i ricercatori a tempo determinato in Tenure Track (RTT), una particolare categoria.
Ha chiuso il dibattito il Prorettore Angelillo. “Dobbiamo anche essere realistici – ha sostenuto – perché il Dipartimento non ha i poteri per mettere mano alle aule, la gestione delle quali è di competenza della Scuola. Possiamo farci sentire, avanzare richieste, ma non decidiamo. Sulla buvette, questione della quale da anni si dibatte, il punto è che è difficile capire quali spazi dovrebbero essere sacrificati per ospitarla. Possiamo certamente aumentare il numero delle macchinette automatiche che erogano snack e bevande”. Ha infine ricordato che nel 2026 è prevista la valutazione per il Corso di Laurea in Medicina con sede a Napoli che afferisce al Dipartimento.
Fabrizio Geremicca

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