“Mi sono laureata lo scorso 20 ottobre dopo tre anni e due settimane da quando ho messo piede a L’Orientale”, racconta Giovanna Severino, ventunenne di Avellino, neo laureata in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe con 108. Diplomata al liceo linguistico, con la conoscenza ad un livello avanzato di Inglese e Francese, ha scelto fin dal primo momento di studiare “Svedese perché sono innamorata della Svezia e il mio sogno nel cassetto è poter vivere, un giorno, a Stoccolma, e Spagnolo perché avevo la curiosità di esplorare in maniera approfondita lo studio di una lingua che conoscevo solo in parte”. È stata determinante per la studentessa nell’approccio al mondo universitario una forte passione per le lingue nordiche: “ho cominciato a studiare lo svedese da autodidatta già a 17 anni, in seguito a un viaggio in Scandinavia. È stato impegnativo poiché è una lingua germanica e presenta differenze sostanziali con l’italiano ed è diversa da qualsiasi lingua si possa immaginare, basti pensare che una delle maggiori difficoltà è rappresentata dagli articoli. Non tutti sanno poi che lo Svedese è una lingua jolly, che si intende alla perfezione con il Danese e il Norvegese, per cui io riesco a leggere in totale tre lingue molto vicine tra loro”. Così come ogni altro insegnamento linguistico, bisogna sapere che “quando ci si iscrive a L’Orientale si abbracciano non solo una lingua e la grammatica corrispondente ma tutto quello che comprende la cultura di un paese passando per la storia, la filologia, la geografia, la filosofia e l’arte. L’Università mi ha forgiato attraverso una preparazione impressionante. Quando mi confronto con amici e conoscenti che studiano in altri Atenei, mi rendo conto che i nostri programmi, per certe discipline, presentano un elevato grado di approfondimento”. La qualità avanzata dell’insegnamento è uno dei pilastri che emerge dalla testimonianza nostalgica della studentessa che ora è iscritta alla Magistrale in Storia dell’arte a Roma: “ho incontrato docenti eccellenti, tra i migliori in Italia. Al primo anno ricordo che seguivo il corso affollatissimo di Letteratura Italiana a costo di ascoltare la lezione seduta sul pavimento fuori la porta. Senza dubbio, devo ringraziare soprattutto i professori di Svedese, in particolare la prof.ssa Maria Cristina Lombardi”, docente di Letteratura nonché di Lingua Svedese al terzo anno, che ha contribuito “a plasmare metà della mia formazione attuale, equivalente a un livello di B1 avanzato . Le sue lezioni mi hanno fatto toccare la Svezia con mano ed entrare nella forma mentis con cui pensano e ragionano gli svedesi oltrepassando la letteratura ed esaminando nel dettaglio ciascun prodotto culturale originario di quel popolo. Difatti, il corso di Svedese è come una famiglia: eravamo circa in 15 a seguire”. Oltre all’interesse prettamente linguistico e traduttologico, Giovanna nutre una profonda passione per l’arte, approfondita attraverso due esami soprannumerari in Storia dell’arte moderna – “il cui corso con il prof. Riccardo Naldi mi ha dato la possibilità di tenere una lezione su Caravaggio. È stata una grande opportunità che…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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