Miglioramenti decisivi nella pratica dell’inglese con i corsi di recupero

Entusiasti dei progressi, gli studenti del primo anno che hanno seguito il corso di recupero di Lingua Inglese nell’arco del primo semestre: “siamo stati fortunati con la chance della riserva, avendo ottenuto al test d’accesso solo un punteggio intermedio. Tutti potranno continuare a studiare inglese, perché lo scopo non è quello di sfoltire il numero degli studenti, ma quello di conformare le classi allo stesso livello di preparazione B1”, dice uno studente iscritto a Mediazione linguistica e culturale. “60 ore di lezione possono servire a molto per un ripasso accurato e soprattutto oculato della grammatica straniera. Più che colmare le lacune, il corso ci ha aiutato a sviluppare maggiore confidenza con la pratica della lingua”, riporta una studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe del gruppo seguito dalla prof.ssa Lori Ann Cohen. “Ora mi sento più sicura rispetto a prima per frequentare il corso di Lingua Inglese vero e proprio che si terrà nel secondo semestre, perché ho potuto rendermi conto delle mie difficoltà concrete e superarle in buona parte”, racconta una studentessa di Lingue e Culture comparate del corso supervisionato dal prof. Colin Methven; e continua: “ai nostri occhi il recupero ha rappresentato un lettorato ideale. Basti pensare che sono state svolte delle prove intercorso senza che i risultati influissero sul nostro rendimento così che i docenti potessero riscontrare le difficoltà più diffuse e, in questo modo, ricevere segnali tempestivi sugli argomenti da trattare di volta in volta”. Ugualmente agevolati coloro che hanno perso qualche…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 1/2015)
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