Parlare finlandese? In tre anni si può!

Il prossimo 4 ottobre alle ore 11 si terrà nella stanza 1.10 di Palazzo Santa Maria Porta Coeli in via Duomo un incontro con la prof.ssa Pirjo Tuulikki Nummenaho e la lettrice Riikka Lindholm rivolto a tutti coloro che vorrebbero cimentarsi nello studio del finlandese, una lingua davvero unica nel suo genere. È europea dal punto di vista geografico, ma non è assolutamente – come in molti erroneamente suppongono – una lingua scandinava, né tanto meno appartenente al ramo indoeuropeo, poiché è imparentata con gli idiomi del ceppo ugro-finnico. Altrettanto rara la possibilità di approfondirla in un contesto universitario. Da questo punto di vista, L’Orientale vanta il merito di una cattedra pluriennale, una delle poche in Italia (e nel mondo) per tradizione d’insegnamento del finnico, insegnato qui già negli anni Settanta. Ciononostante, è una Lingua a rischio, perché aggrega rispetto ad altri corsi un numero inferiore di iscritti. Una problematica molto sentita dagli studenti più affezionati, i quali temono la situazione per il futuro. Tra questi, a raccontare la sua esperienza Marco Liazza, 24 anni, laureatosi lo scorso aprile in Mediazione Linguistica e Culturale e che proseguirà presso l’Ateneo lo studio del finlandese, per il quale al momento è l’unico iscritto ai corsi della Magistrale. A breve – anticipa lo studente – subentreranno nella didattica alcune novità: dopo circa 40 anni di carriera…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 21 settembre (n. 12-13/2018)
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