“La nostra è una vita da pascià”, afferma coralmente un gruppo di ospiti della nuova residenza universitaria di via Brin. Certo, però, i servizi, che sono di qualità, costano. Se si sceglie una stanza doppia, la spesa è di 250 euro, per la singola la cifra lievita a 330 euro. A disposizione della cinquantina di studenti che al momento alloggia nella struttura (i posti letto sono in totale 144, ci si può candidare ad occupare quelli liberi, non beneficiando della tariffa agevolata – la quota è, dunque, di 400 euro -, sul sito dell’Adisu): internet point e wifi, sale tv, musica e riunioni, biblioteche, break room, solarium, area verde, palestra, lavanderia, stireria, servizio gratuito navetta dalle 7.30 alle 24, vigilanza h24, pulizie e cambio settimanale della biancheria. “La struttura è di una bellezza inimmaginabile, sembra un albergo, ma tutti questi servizi ci costano! – afferma Fabiana Perrone, studentessa di Potenza, iscritta a Mediazione Linguistica e Culturale – Alla retta mensile, poi, bisogna aggiungere le spese per i libri. Inoltre, per adesso non sappiamo ancora nulla circa l’attribuzione delle borse di studio Adisu, l’esito ci sarà comunicato a gennaio”. Federica Vitale, studentessa di Teano che avrebbe potuto scegliere di essere pendolare (“seguo dal lunedì al venerdì tutta la giornata, tra costi di biglietti e ritardi dei treni, tornare a casa era solo un dispendio di soldi ed energie”), iscritta a Lingue e Culture Orientali e Africane, però, fa notare: “Da una piccola indagine di mercato, ho riscontrato che altrove gli affitti delle stanze sono più o meno gli stessi, con la differenza che spesso si tratta di case un po' …
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 19/2014)
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