Il tirocinio a bordo: “la prova del nove” per comprendere se si è portati per la vita da marittimo

“I 19 ragazzi sono tutti molto entusiasti e appassionati alla materia”, afferma il prof. Salvatore Troisi, Coordinatore del Corso di Studi professionalizzante attivato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie in Conduzione del Mezzo Navale. Poi sottolinea: “naturalmente, chi si avvicina ad un tipo di studi così specialistico deve avere un grande amore per il mare e per la vita a bordo. Molti hanno iniziato il percorso avendo come figura professionale di riferimento l’ufficiale di crociera, ma la realtà è che non tutti lavoreranno su questo tipo di navi, anzi la maggior parte andrà su navi mercantili. Durante questi primi mesi loro hanno iniziato ad imparare le differenze tra le diverse navi e stanno avendo una prima idea di quella che è la vita a bordo”.
I primi tre semestri sono dedicati alla formazione in aula, mentre solo dal secondo semestre del secondo anno inizieranno i 12 mesi di tirocinio a bordo nave. “Quella sarà la prova del nove per molti, perché durante il periodo in cui saranno imbarcati capiranno se sono realmente fatti per la vita da marittimo”. Oltre alle lezioni teoriche, si stanno svolgendo “anche degli incontri con gli armatori nostri partner, in particolare la Carnival e la Grimaldi, per ascoltare esperienze dirette e poter iniziare ad interagire con i loro possibili datori di lavoro”. 
Conferma Marco Bertorelle, diciannovenne, iscritto al Corso di Conduzione: “Sono stati molto interessanti gli incontri che abbiamo avuto fino ad ora con i rappresentanti della Capitaneria di Porto, che ci hanno spiegato nella pratica come si svolge la vita del marittimo e quale deve essere la sua formazione. Così come durante gli incontri con la Carnival è stato istruttivo…
 
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