“Da quando ho iniziato la funzione di Direttore, ho cercato di far sì che la notevole diversità presente nel Dipartimento potesse concretamente trasformarsi, per docenti e studenti, in un fattore propositivo di novità e arricchimento, sia in ambito di offerta formativa in senso stretto, sia per quel che concerne le iniziative culturali che affiancano la didattica e la integrano variamente”. Sono le parole del prof. Giampiero Moretti, docente di Letterature Comparate il quale, a oltre tre anni dall’inizio del mandato (prossimo alla scadenza, si dovrebbe votare prima dell’estate), fa il punto dello stato delle attività e delle prospettive a cui si affaccia nell’immediato futuro Scienze Umane e Sociali. Un Dipartimento (articolato in quattro Corsi di Laurea di cui uno Triennale, Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, coordinato dal prof. Giuseppe Moricola) che riunisce “settori scientifici e disciplinari precedentemente diversificati, come ad esempio quelli economico-statistici o giuridici, che ora si trovano a convivere e confrontarsi con settori quali geografia, storia, filosofia ed altri ancora”. Rispetto agli altri due Dipartimenti (Studi Letterari, Linguistici e Comparati; Asia, Africa e Mediterraneo), il DISUS infatti presenta una maggiore varietà disciplinare: “fattore questo che appare talvolta foriero di vantaggi. Basta guardare i programmi delle iniziative che vengono svolte a Palazzo Giusso (sede principale) e nell’Ateneo per rendersi conto di una notevole ricchezza”. Con ricadute importanti sul piano dell’organizzazione, perché al tentativo di interdisciplinarietà “è connessa l’intenzione di…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 marzo (n. 5/2019)
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