Lo scrittore De Giovanni ai seminari di Mit

Riflettere sulle potenzialità e le problematiche connesse con la valorizzazione in chiave turistica del patrimonio culturale e letterario, in occasione di una serie di incontri – delle vere e proprie intermittenze culturali e linguistiche – con gli studenti. È il senso di MIT the Culture/InterMITtence Culturelle, i cicli di seminari sull’Economia della Cultura e del Settore Turistico, dove MIT, l’acronimo del Corso di Laurea in Management delle Imprese Turistiche, ricorda per assonanza il verbo inglese to meet, che significa proprio incontrare. 
Il primo ciclo dell’anno – aperto ad un massimo di 150 studenti della Scuola Interdipartimentale di Economia e Giurisprudenza – si svolgerà a marzo. Tre gli appuntamenti: 11 marzo, “Napoli tra letteratura e turismo” con lo scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni; 18 marzo, “Parigi tra moda, arte e cultura” con Ernesto Esposito, designer, collezionista e artista; 25 marzo, questo tramite Microsoft Teams, “Les paroles du paysage, ressources incontournables de l’économie touristique” che avrà come relatrice la prof.ssa Emilia Surmonte, docente di Lingua e Letteratura presso l’Università della Basilicata ed esperta del lessico del turismo e dell’economia. “Abbiamo coinvolto tre relatori che provengono da contesti diversi, anche per offrire una panoramica del mercato del lavoro quanto più ampia possibile”, premette la prof.ssa Maria Giovanna Petrillo, nel Comitato Organizzatore insieme ai colleghi Maria Rosaria Carillo, Raffaella Antinucci, Rita De Siano, Claudio Grimaldi, Silvia Domenica Zollo. E, dunque: “Maurizio De Giovanni, con la sua attività letteraria, ha valorizzato Napoli e il suo patrimonio umano e culturale, contribuendo a far conoscere la città. Ernesto Esposito ed Emila Surmonte, il secondo e terzo relatore, conoscono bene il mondo francese e possono raccontarlo sotto il profilo artistico, letterario e linguistico”. A monte, “c’è il presupposto che arte, cultura e letteratura siano un luogo ideale per favorire il dialogo e l’interconnessione tra discipline e contesti differenti, ma affini. Conoscere e capire il patrimonio culturale di un territorio è alla base dell’Economia del Turismo”. Avendo i seminari una finalità formativa, “al termine, prevediamo anche la redazione di una relazione o un questionario”. Poi aggiunge: “Tengo ad un’ultima precisazione: questi lavori si realizzano anche grazie al costante rapporto con il Prorettore alla Didattica e agli Affari Istituzionali Antonio Garofalo che, in apertura ciclo, interverrà insieme al Rettore Alberto Carotenuto, al Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici Riccardo Marselli e alla Coordinatrice di MIT Maria Rosaria Carillo”. Il programma MIT the Culture/InterMITtence Culturelle è nato nel 2019, contestualmente all’attivazione di un percorso, all’interno della Triennale MIT, dedicato a turismo e cultura, “le cui tematiche non potevano essere pienamente risolvibili solo attraverso i vari insegnamenti – prosegue la prof.ssa Carillo – Lavoriamo da tempo affinché gli studenti, spesso un po’ troppo limitati alla considerazione del turismo per lo più in relazione all’hospitality management, ne capiscano invece le interconnessioni con il settore culturale degli eventi”. Il turista, oggi, “non è attirato più dalle sole bellezze artistiche e paesaggistiche del luogo che visita, ma desidera conoscerlo in tutti i suoi aspetti”. La cultura quindi veicola turismo: “Pensiamo alla letteratura e all’arte cinematografica, ad esempio a Gomorra, all’Amica Geniale, a Montalbano, che hanno sviluppato notevoli flussi turistici. Se un tempo si parlava di cultura in ottica conservativa, oggi è più viva che mai e contribuisce alla costruzione dell’identikit di un territorio”. Sono previsti altri seminari nel corso del secondo semestre: “Vorremmo organizzare un altro ciclo. Probabilmente a luglio, in modo da coinvolgere anche i responsabili del Cinema Festival di Ischia e dimostrare una volta ancora quante opportunità e quali creatività nascano dall’incontro tra turismo e cultura”. 

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it

- Advertisement -

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here





Articoli Correlati