Una sfida imprenditoriale per i Clabbers

Una sfida imprenditoriale per i Clabbers

Identificare un problema, studiare una soluzione e stilare un modello di business sostenibile. Per i Clabbers è arrivato il momento della Reversed Incubation, la challenge che li chiama a rispondere ad una sfida imprenditoriale vera e propria, lavorando a stretto contatto con mentor e aziende partner. È la fase operativa del Contamination Lab, il laboratorio di didattica innovativa dell’Università Parthenope che insegna agli studenti come ‘fare impresa’, con l’obiettivo di stimolare il cambiamento e l’innovazione.

La Reversed Incubation 2023 è stata lanciata ufficialmente il 12 maggio a Palazzo Pacanowski. Ad aprire l’incontro, i saluti istituzionali di Antonio Cennamo, Project Manager del Clab UniParthenope, Antonio Amato, Vicepresidente del gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Napoli, e Giovanni De Caro, CEO Volano S.r.l. Sottolineano “il bisogno di accendere il sacro fuoco dell’imprenditorialità”. La Campania “è la terza regione per numero di start-up innovative eppure, parlando di fondi, ha appena il 2% del totale nazionale. È necessario partire dal basso per trasferire le regole di execution ai nostri ragazzi e contribuire alla formazione degli imprenditori e dei manager del domani”.

Preambolo questo che trova compimento nell’intervento del Rettore Antonio Garofalo, nonché Responsabile scientifico del progetto. Il CLab, dice agli aspiranti imprenditori e startupper presenti, per la maggiore targati proprio Parthenope, “è un’eccellenza ormai giunta alla quinta edizione. Alcuni anni fa, fummo l’unica Università campana a vincere un bando ministeriale. Ne abbiamo fatta di strada grazie alle vostre idee”. La parola passa, quindi, ai partner aziendali, sei dei quali presenti in aula o su Teams, per lanciare la loro sfida imprenditoriale.

Il primo ad intervenire è Antonio Sorrentino, responsabile dell’Ufficio Tecnico di R.D.R Spa, specializzata nella progettazione, costruzione, gestione, manutenzione e messa in servizio di opere acquedottistiche e impianti di trattamento delle acque. Le proposte progettuali su cui lavorare: “Trovare nuove soluzioni non impattanti per il riutilizzo dei fanghi di lavorazione e per la riparazione delle perdite, sviluppare un nuovo sistema di raccolta delle acque al fine di recuperarle e lanciare un sistema di monitoraggio basato sulla sensoristica”. Paul Renda di Spartan Capital Srl, società a supporto dell’accelerazione delle start-up, presenta una piattaforma tecnologica dedicata alla stabilizzazione di determinati tipi di contratti lavorativi che “oggi conta circa 22mila candidati che la impiegano per fare applicazione e ricevere feedback utili sulle proprie skills. Abbiamo bisogno di identificare le aree di crescita per questa piattaforma ed implementarle”, la sua richiesta.

La parola passa a Marco Pagano, con Ristoplay, l’app mobile che nasce per digitalizzare gli ordini di materie prime nel mercato Ho.Re.Ca. e per il quale, grazie ad alcune partnership strategiche, è anche fornitore di prodotto. I prossimi obiettivi da perseguire: “Ridurre gli sprechi delle materie prime e valorizzare gli scarti alimentari”. Dal food al beverage, interviene Armando Aruta, partner dell’Azienda Agricola Celentano, casa vinicola biologica con sede a Capri. Anche questa challenge è a tema sostenibilità: “Trovare una soluzione green e innovativa per rivoluzionare la filiera del packaging, dal cartone all’etichetta, alla capsula”.
Fabio Giuditta, Zeta Holding Srl, illustra brevemente l’evoluzione dal commercio tradizionale al commercio elettronico e invita “a considerare una nuova fase di sviluppo, ovvero l’e-commerce di prossimità che si avvale del retail tradizionale. Un esempio, per intenderci, l’e-commerce il cui polo logistico è il piccolo imprenditore locale. È un’idea sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale, perché riduce costi e consumi e dà nuovo valore alla piccola bottega sotto casa”.

Chiude Federica Crauso, Nexus Tlc Srl, azienda produttrice di sensoristica elettronica, piattaforme e app: “Vi chiediamo di realizzare un modello di business per un’attività che opera nell’ambito dell’IoT e vuole entrare nell’economia circolare”. A valle dell’incontro i CLabbers riflettono sul da farsi. Carmen Iovene, studentessa Magistrale in Metodi Quantitativi per le Valutazioni Economiche e Finanziarie, commenta: “Mi piace la proposta di Zeta Holding per ridare vita ai piccoli negozietti. Anche Ristoplay è interessante, per quanto mi sembri che la loro idea sia già molto strutturata. E, infine, darei un’occhiata all’Azienda Agricola Celentano e alla questione del packaging. Prima di decidere su cosa lavorare dovremo studiare bene queste realtà e il loro mercato di riferimento”.

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