‘Porte Aperte’ inaugura con 5 mila presenze

L’Università Federico II dà il benvenuto agli studenti delle scuole superiori, accorsi al complesso universitario di Monte S. Angelo per la sesta edizione di ‘Porte Aperte’, la cinque giorni di orientamento – che si è svolta dal 25 al 29 febbraio – organizzata dall’Ateneo Federiciano e da SOF-Tel, il centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione, la Teledidattica. Percorsi, eventi e visite guidate per aiutare i ragazzi a scegliere, far comprendere le loro predisposizioni, spiegare loro l’importanza di una giusta scelta. “Il 21% degli studenti abbandona l’Università dopo il primo anno”, questo il dato preoccupante dal quale parte il prof. Guido Trombetti, Rettore del Federico II, per illustrare ai diplomandi l’importanza di una scelta giusta. “Molti ragazzi – prosegue – abbandonano gli studi a causa di una scelta sbagliata e, se scelgono male, è perché non hanno informazioni… Da qui nasce l’esigenza di dedicare un’intera settimana all’orientamento”. E, al termine, un consiglio che Trombetti ripete negli anni. “Fate quello che vi piace! Non esistono scorciatoie per il successo e i guadagni, ciò che risulta fondamentale è fare bene l’Università e, per fare ciò, vi deve piacere. Il mondo si evolve così velocemente che non si possono fare previsioni sul mercato del lavoro da qui a cinque o sei anni… Dunque, il punto è capire cosa vi piace”. Ospite d’eccezione per la giornata – che ha registrato la presenza di 5mila giovani- l’attore comico Gino Rivieccio, dottore in Giurisprudenza dal 1984. “Iscritto nel 1977, ci ho impiegato un po’ più del dovuto – scherza Rivieccio – ma perché facevo già teatro e cabaret, cercando di guadagnarmi anche l’indipendenza economica…”. Laureatosi con 110  e lode al Federico II, il dott. Rivieccio è da esempio per chi è combattuto tra le proprie passioni e gli sbocchi occupazionali. “Volevo fare teatro – dice – e spesso, pensavo che non sarebbe servito laurearmi. Invece, mi sono reso conto del contrario e anche dell’importanza di assecondare le proprie passioni…”. Alessandro Bergonzoni, classe 1958, è un altro dottore in Giurisprudenza che, com’egli stesso dice in una video intervista rilasciata al prof. Luciano De Menna, direttore del SOF-Tel, ha scelto il percorso di studi influenzato dalla famiglia. “Ho conseguito la laurea in modo forzato, soprattutto per volere di mio padre…. Ma mi ha aperto tanto la mente, anche se non ho amato tantissimo la Giurisprudenza, avrei preferito altre materie di studio, ad esempio la Filosofia…”. Il consiglio del prof. De Menna alle future matricole si racchiude in quattro parole chiave: libertà, capacità, impegno, progetto. “Prima di tutto, siate liberi nella scelta, non vi fate condizionare – dice De Menna –  e poi valutate le vostre capacità per perseguire il vostro obiettivo. Sappiate che ci vuole impegno, come in ogni cosa che si inizia e che tutto ciò deve rientrare in un progetto che vi siete prefissati”. 
Spazio alle domande del pubblico. “La frequenza ai corsi di laurea è obbligatoria?”, chiedono gli studenti. E’ il Rettore Trombetti a rispondere. “All’Università, nulla è obbligatorio, ma non ha alcun senso immaginare un percorso di studi restandosene a casa”. E poi, “quali sono le Facoltà a numero chiuso?” (i test d’ingresso suscitano sempre timori), e ancora “quali sono gli sbocchi lavorativi di un laureato in Giurisprudenza?”. 
Incetta di materiale
agli stand
Gli studenti girano da uno stand all’altro, cercano di reperire quanto più materiale possibile. Tra guide, opuscoli, volantini, allo stand di Giurisprudenza è finito tutto. Vista la calca, sembra essere una delle Facoltà più gettonate, anche se spesso viene scelta da coloro che non hanno le idee precise su ciò che vogliono fare. “Giurisprudenza è un po’ vista come una Facoltà parcheggio – dice Elisabetta Piscopo, studentessa part-time, intenta a fornire più informazioni possibili ai diplomandi – io ho visto dei ragazzi molto disorientati, i siti internet non bastano, occorrono giornate come questa… In ogni caso, i ragazzi, prima di compiere qualsiasi scelta, devono capire quello che vogliono. Non possono iscriversi a Giurisprudenza o in qualsiasi altra Facoltà se non hanno obiettivi…”. Anche allo stand di Scienze Politiche si avvicinano tanti ragazzi, i quali, secondo la prof.ssa Franca Meloni, responsabile dell’Orientamento di Facoltà, “non hanno un’idea precisa sui contenuti dei Corsi di Laurea che offre la Facoltà ed è a loro che spiego i tre blocchi su cui è strutturato il percorso di studi in Scienze Politiche, che sono fondamentalmente tre: storico-politico, giuridico ed economico. Nei depliant che stiamo distribuendo, indichiamo oltre agli esami anche i crediti assegnati ad ognuno, proprio per dare un’idea di cosa si studia e del peso che assegniamo alle prove. Sono del parere che, se fatta seriamente, l’Università è un punto di vantaggio”. Novità dal prossimo anno: il Corso di Laurea in Statistica sarà interfacoltà con Scienze Politiche e le lezioni si terranno al complesso di Monte S. Angelo. Per Medicina Veterinaria, parliamo con il prof. Silvestro Damiano. “Mi piacciono gli animali e quindi mi iscrivo a Medicina Veterinaria: è un ragionamento sbagliato, in quanto questa è una Facoltà che offre un gran ventaglio di attività e sbocchi occupazionali, dal controllo degli alimenti di origine vegetale, a quello degli animali sul piano della salute…”. Cosa si studia a Veterinaria? “Durante i primi due anni, si affrontano le materie di base come Chimica, Fisica, dal terzo anno si comincia con le materie professionalizzanti come Anatomia patologica e Alimentazione. Al quinto anno, poi, ha inizio il tirocinio presso strutture esterne convenzionate con l’Università, come l’Istituto Zooprofilattico…”. Agraria è un percorso orientato  all’applicazione industriale. Ce lo spiega il prof. Paolo Masi, Preside della Facoltà. “E’ una delle poche Facoltà – dice Masi – dove si fondono le competenze biologiche ed ingegneristiche, con docenti di provenienza più disparata…”. Il dott. Domenico Carputo, invece, responsabile dell’Orientamento, illustra del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia, attivato già dallo scorso anno presso l’Istituto tecnico agrario de Sanctis ad Avellino. “Il corso, a numero chiuso, accoglie 35 studenti ed è molto gettonato in quanto abbiamo creato un forte legame col territorio avellinese, produttore di buoni vini…”. Allo stand di Medicina e Chirurgia, gran parte delle domande sono relative ai test d’ingresso, ma molti entrano già nello specifico chiedendo delle professioni sanitarie alle quali sono più interessati. “I ragazzi che si avvicinano al nostro stand – dice la dott.ssa Angela Nappi, responsabile dell’Orientamento insieme alla dott.ssa Monica Gelzo – sono consapevoli che si tratta di un percorso impegnativo, sanno che occorre frequentare i corsi quotidianamente… Nelle scorse edizioni, mi era capitato di parlare con ragazzi molto più disorientati. Quest’anno, invece, sembra che abbiano già le idee chiare, ciò ci fa capire l’importanza di manifestazioni come questa..”. D’accordo la Gelzo: “Porte Aperte è un evento che funziona e si vede… Io consiglio sempre ai ragazzi più timorosi di non lasciarsi abbattere, di non spaventarsi alle prime difficoltà…”.  A Scienze la prof.ssa Rosanna Del Gaudio, del Dipartimento di Scienze Biologiche, ci spiega le finalità generali del PrOF. “Le attività del PrOF cercano di far riflettere gli allievi sull’importanza del metodo scientifico e  dell’approccio attraverso la realizzazione di semplici esperienze di laboratorio e di comunicazione scientifica”. Il progetto, messo a punto dai docenti del Polo delle Scienze e delle Tecnologie, prevede un percorso didattico per il quarto e quinto anno delle superiori. Durante il quarto anno, gli studenti che partecipano al PrOF intraprendono un percorso formativo su una o più discipline (Biologia, Chimica, Fisica e Matematica) che si conclude con dei test per ogni disciplina. Gli allievi di quinto anno, invece, intraprendono un percorso formativo interdisciplinare seguendo un ciclo di lezioni-conferenze con feedback legate tra loro con un  tema generale che varia da anno ad anno. “Il tema di quest’anno è ‘Il mondo in cui viviamo’. Le conferenze sono tenute da docenti del Federico II su specifici argomenti di natura interdisciplinare che coprono cinque aree tematiche: Biologia, Chimica, Fisica, Matematica, e Comprensione e Rappresentazione”. 
Maddalena Esposito
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