Ritorna il cineforum in lingua alla Federico II. L’iniziativa nasce nel Centro Linguistico d’Ateneo (CLA) diretto dalla prof.ssa Annamaria Lamarra, con l’intento di creare momenti di dibattito e di socializzazione. Il cineforum avrà, allora, una doppia valenza perché se da un lato sarà di stimolo al confronto, dall’altro servirà ad approfondire la conoscenza delle lingue. In collaborazione con il Coinor, il CLA ha selezionato otto film in lingua originale dedicati al tema ‘Il linguaggio femminile del cinema’; alle proiezioni, che si terranno al Cinema Astra in Via Mezzocannone due martedì al mese alle ore 19.00, seguirà sempre un dibattito aperto a tutti. “La prima serie di proiezioni- spiega la prof.ssa Lamarra- sarà dedicata al tema delle donne registe, coniugandolo con quello del ‘68, e cercando di individuare le specificità femminili all’interno di questo movimento”. A quarant’anni dall’ormai mitico ’68, si propone, allora, un momento di riflessione per capire oggi cosa è rimasto di quegli anni e come i giovani del 2008 interpretano quell’esperienza giovanile. “In questo periodo, in occasione dei 40 anni del movimento sessantottino si sente dire di tutto, nel bene e nel male più profondo,- evidenzia la docente- per cui è interessante capire, a questo punto, cosa ne pensano i giovani. Quanto i ragazzi di oggi sono interessati a quest’esperienza? Che idea se ne sono fatti, anche in relazione all’incontro con persone che l’hanno vissuto come docenti o genitori? Cosa è rimasto del ’68? Questo cineforum vuole essere quindi un momento di svago intelligente, di dibattito soft durante il quale gli studenti possano rilassarsi guardando cinema d’autore, confrontarsi e approfondire le lingue”.
Il primo appuntamento è previsto per il 4 marzo con la visione del film di Julie Tymor ‘Across the Universe’, al quale seguirà un incontro sul tema con la partecipazione di Valentino Parlato, fondatore nel 1969 de ‘Il Manifesto’.
I film saranno in ognuna delle lingue del CLA – inglese, francese, tedesco e spagnolo- e, ad eccezione del primo, saranno tutti accompagnati da sottotitoli in italiano in modo da consentire la visione anche a chi non ha una conoscenza avanzata della lingua originale.
Il programma di questo primo filone, dopo il primo appuntamento, continua allora l’11 marzo con ‘Fauteuils d’Orchestre’ di Daniele Thompson, il primo aprile con ‘Rosenstrasse’ di Margarethe von Trotta, il 15 aprile con ‘I could never be your woman’ di Amy Heckerling; ancora, il 6 maggio con il film di Vera Belmont ‘Survivrer avec le loups’; il 20 maggio è, invece, il turno di Camila Guzman Urzua e ‘El telon de azucar’, seguono il 3 giugno ‘The Holiday’ di Nancy Meyers e il 10 giugno ‘The secrete life of words’ di Isabel Coixet.
In programma per il prossimo anno altri due cicli di cineforum, che, probabilmente, affronteranno i temi de ‘La letteratura e il Cinema’ e ‘L’immagine dell’Italia all’estero’.
Il primo appuntamento è previsto per il 4 marzo con la visione del film di Julie Tymor ‘Across the Universe’, al quale seguirà un incontro sul tema con la partecipazione di Valentino Parlato, fondatore nel 1969 de ‘Il Manifesto’.
I film saranno in ognuna delle lingue del CLA – inglese, francese, tedesco e spagnolo- e, ad eccezione del primo, saranno tutti accompagnati da sottotitoli in italiano in modo da consentire la visione anche a chi non ha una conoscenza avanzata della lingua originale.
Il programma di questo primo filone, dopo il primo appuntamento, continua allora l’11 marzo con ‘Fauteuils d’Orchestre’ di Daniele Thompson, il primo aprile con ‘Rosenstrasse’ di Margarethe von Trotta, il 15 aprile con ‘I could never be your woman’ di Amy Heckerling; ancora, il 6 maggio con il film di Vera Belmont ‘Survivrer avec le loups’; il 20 maggio è, invece, il turno di Camila Guzman Urzua e ‘El telon de azucar’, seguono il 3 giugno ‘The Holiday’ di Nancy Meyers e il 10 giugno ‘The secrete life of words’ di Isabel Coixet.
In programma per il prossimo anno altri due cicli di cineforum, che, probabilmente, affronteranno i temi de ‘La letteratura e il Cinema’ e ‘L’immagine dell’Italia all’estero’.