I finalisti, “tutti vincitori”

La prof.ssa Roberta Di Monte, il prof. Jan Kaspar, i dottori Faustino Ferrazzi e Giorgio Macor sono i componenti di Nanoxer, il gruppo che ha conquistato il più alto gradino del podio del PNI 2007, sviluppando una tecnologia di sintesi e di nanostrutturazione di materiali a base di allumina. L’idea è quella di creare e commercializzare prodotti termicamente isolanti che abbiano uno spessore inferiore agli isolanti tradizionali e consentano un maggior risparmio energetico. Ruota intorno ai nuovi materiali anche Dynanotex, nome del progetto  e della società costituita lo scorso luglio dall’ingegnere meccanico Carlo Della Bona e dai dottori Mario Angeloni e Claudio Rossi. Il gruppo veneto si è aggiudicato il secondo premio grazie ad un innovativo sistema per produrre tessuti in fibra di carbonio per gli usi più diversi, tra cui quello aeronautico. La Dynanotex ha già avviato la progettazione di una linea di produzione, realizzato una linea prototipo e iniziato le prove meccaniche sui primi prodotti.  Medaglia di bronzo a InGenia dei piemontesi Federico Bari, Michele Fronterre, entrambi ingegneri, con i professori Cosimo Greco e Marco Masoero e i dottori Alessio Aresta e dottor Giorgio Vandoni. EcoTherm è il nome del progetto presentato che si riferisce ad un sistema integrato per il risparmio energetico. L’idea è quella di convertire i vecchi impianti di riscaldamento centralizzati in impianti indipendenti in ciascuna unità immobiliare senza sostituire l’impianto. 
“Oltre che per il tasso di innovazione tecnologica o scientifica, i progetti sono stati selezionati anche in base ad un’altra caratteristica: rispondere ad una logica di impresa – chiarisce il dott. Pietro Guindani spiegando che coloro che hanno presentato questi progetti hanno dimostrato di aver imparato a tener conto del prodotto, del servizio ma soprattutto dei possibili benefici per il cliente – E’ importante saper guardare alla propria iniziativa non solo con il piacere estetico dell’innovazione ma anche nei termini di una proiezione di impresa: di investimenti, di ricavi, di costi”. Se l’Ambasciatore degli Stati Uniti Ronald Spogli  dichiara “di esser  rimasto molto impressionato dall’altissimo livello di tutti i progetti” e di considerare, pertanto, tutti e dieci i finalisti dei vincitori, anche il Ministro Mussi si rallegra per l’ottimo livello dei progetti esaminati. “A me sembrano tutti mirabolanti”, confessa.
Soddisfatto il prof.Raffa del successo dei tre progetti dell’Ateneo federiciano, tutti classificati fra i primi dieci: Arianna, progetto ideato dai professori Adele Bolognese, Antonio Calignano, Luigi Califano, Gilberto Sammartino, Vittoria Vittoria e dai dottori Gaetano Marenzi, Anna Esposito, Loredana Tammaro, Pina Russo e dall’ing. Andrea Sorrentino; BiorNA, gruppo costituito dai professori Gerolama Condorelli e Marco Mascini e dal dott. Vittorio De Franciscis; e Prius, il team dei professori Vittorio Enrico Avvedimento, Roberto Paternò, dei dottori Marcello Iorio, Cecilia Mari, Agnese Savina e dell’ing. Gianpaolo Leonetti. “Dobbiamo festeggiare  i risultati campani. Il progetto Arianna, in particolare, si è classificato al quarto posto –commenta il prof.Raffa, sottolineando  il miglioramento della qualità delle idee in gara quest’anno – il 30% dei progetti finalisti è di livello internazionale!”. “E poi coloro che sono arrivati all’ottavo posto in una delle Start Cup locali sono già sul mercato – conclude il professore – Quindi è davvero il caso di festeggiare tutti gli esclusi”.
- Advertisement -




Articoli Correlati