“Ci aspettiamo qualcosa di più dal nuovo Rettore” dice Germana Barbato, Presidente del Consiglio degli Studenti de L’Orientale. “Anche se al Rettore Ciriello non si può negare di essere stato sempre pronto al dialogo con tutti, bisogna dire, però, che non ha attribuito importanza alle rappresentanze studentesche nelle dinamiche d’Ateneo”, aggiunge Alfredo Barillari, rappresentante in Consiglio di Amministrazione. Chiunque sia il candidato, “l’unica cosa che ci preme è che sia più vicino alle esigenze degli studenti”, afferma Barbato e ricorda il suo impegno in Senato Accademico perché, nell’ambito delle modifiche al Regolamento elettorale, fosse rivista anche la procedura per la designazione dei dieci Grandi Elettori scelti dagli studenti tra i trenta membri del loro parlamentino. “Eleggeremo i Grandi Elettori scegliendo tra i rappresentanti delle quattro Facoltà – spiega – Siamo riusciti ad ottenere che nel caso in cui uno di questi dovesse ritirarsi, ad esempio perché nel frattempo si è laureato, potrà essere sostituito dal secondo eletto”. La questione della rappresentatività nelle elezioni del Rettore è una problematica che sta molto a cuore agli studenti che in questo si sentono vicini alle istanze del personale tecnico-amministrativo. “Per i docenti e ricercatori il rapporto tra rappresentanti ed elettori è di uno ad uno, mentre i nostri dieci elettori si trovano ad esprimere la volontà di più di 10mila studenti” sottolinea Barbato. Aggiunge Barillari – Gli studenti e il personale tecnico-amministrativo si trovano entrambi in una situazione di scarsa rappresentatività. Per questa consultazione penso che non si possa fare più niente, ma spero che il prossimo Rettore tenga conto di queste istanze”.
Le richieste che il nuovo numero uno de L’Orientale dovrebbe segnare in rosso nella sua agenda: informatizzazione, riapertura della mensa e rilancio dell’identità dell’Ateneo. “Abbiamo bisogno di un Rettore che ascolti di più e che dia seguito alle richieste degli studenti: non vogliamo cose stratosferiche, ma soltanto quello che è la normalità in altri Atenei”, dicono. “Siamo riusciti ad ottenere un internet point a Palazzo Giusso e presto ne verranno allestiti altri due a Palazzo Corigliano e nella sede di via Duomo. Ma il nostro obiettivo è la rete wifi: il vecchio progetto, che prevedeva i totem e per il quale erano necessari 350 mila euro, ormai è diventato obsoleto. Il wifi è un sistema nuovo, più pratico e anche più economico. Ho proposto in CdA di iniziare ad installare qualche antenna con i fondi previsti dalla legge regionale n.13”, sottolinea Barillari che auspica un tavolo di discussione Regione-Adisu-Ateneo sulla vecchia questione della mensa. “Potremmo disporre di un servizio pubblico e invece dobbiamo rivolgerci ai privati – denuncia anche Barbato – Ma che almeno questo servizio non sia scadente!”. Gli studenti denunciano, infatti, scarsi controlli sulla qualità del servizio ristorazione offerto dai locali convenzionati che, spiega Barillari, “sono molto andanti e mancano di qualità e pulizia. Se proprio non si può riaprire la mensa, almeno si operassero controlli seri sulle convenzioni”.
In chiusura, questioni più generali: “il prossimo Rettore si dovrebbe mantenere equidistante dalle lotte e dalle questioni interne, per garantire il prestigio dell’Ateneo. Abbiamo punte d’eccellenza che vanno valorizzate per mantenere alta la nostra specificità”, sostiene Barbato. “Il Rettore si deve fare portavoce dell’identità de L’Orientale – le fa eco Barillari – offrendo agli studenti una formazione che vada a differenziarsi rispetto a quella degli altri atenei”.
Valentina Orellana
Le richieste che il nuovo numero uno de L’Orientale dovrebbe segnare in rosso nella sua agenda: informatizzazione, riapertura della mensa e rilancio dell’identità dell’Ateneo. “Abbiamo bisogno di un Rettore che ascolti di più e che dia seguito alle richieste degli studenti: non vogliamo cose stratosferiche, ma soltanto quello che è la normalità in altri Atenei”, dicono. “Siamo riusciti ad ottenere un internet point a Palazzo Giusso e presto ne verranno allestiti altri due a Palazzo Corigliano e nella sede di via Duomo. Ma il nostro obiettivo è la rete wifi: il vecchio progetto, che prevedeva i totem e per il quale erano necessari 350 mila euro, ormai è diventato obsoleto. Il wifi è un sistema nuovo, più pratico e anche più economico. Ho proposto in CdA di iniziare ad installare qualche antenna con i fondi previsti dalla legge regionale n.13”, sottolinea Barillari che auspica un tavolo di discussione Regione-Adisu-Ateneo sulla vecchia questione della mensa. “Potremmo disporre di un servizio pubblico e invece dobbiamo rivolgerci ai privati – denuncia anche Barbato – Ma che almeno questo servizio non sia scadente!”. Gli studenti denunciano, infatti, scarsi controlli sulla qualità del servizio ristorazione offerto dai locali convenzionati che, spiega Barillari, “sono molto andanti e mancano di qualità e pulizia. Se proprio non si può riaprire la mensa, almeno si operassero controlli seri sulle convenzioni”.
In chiusura, questioni più generali: “il prossimo Rettore si dovrebbe mantenere equidistante dalle lotte e dalle questioni interne, per garantire il prestigio dell’Ateneo. Abbiamo punte d’eccellenza che vanno valorizzate per mantenere alta la nostra specificità”, sostiene Barbato. “Il Rettore si deve fare portavoce dell’identità de L’Orientale – le fa eco Barillari – offrendo agli studenti una formazione che vada a differenziarsi rispetto a quella degli altri atenei”.
Valentina Orellana