Il 19 marzo inizia il Corso gratuito di formazione sul Business Plan che si terrà, tutti i pomeriggi, sino al 13 aprile, nella Sala Convegni del Palazzo degli Uffici in via Cesare Cortese. Il corso intende fornire le basi per realizzare un business plan da presentare alla Start Cup Federico II, il premio per le migliori idee imprenditoriali, giunto ormai alla sua quinta edizione. Durante le lezioni esperti, professionisti, consulenti e dirigenti d’azienda affronteranno temi quali la valutazione dei punti di forza e di debolezza del prodotto, i criteri per la definizione del prezzo, l’identificazione delle fonti e dei costi dell’approvvigionamento, l’analisi delle varie fasi del processo di produzione e le strategie di marketing. Gli incontri conclusivi saranno dedicati agli aspetti organizzativi ed a quelli finanziari ed, in particolare, al bilancio previsionale per il primo triennio. “Quando un gruppo ha già una sua solidità e dei fondi da investire non ha bisogno di seguire il corso, perché si dota di consulenti esterni e si presenta direttamente alla Commissione incaricata di concedere l’autorizzazione per iniziare uno spin-off – afferma il prof. Mario Raffa, organizzatore della Start Cup Campania – ma frequentare serve soprattutto ad imparare a ragionare per progetti, a conoscere le difficoltà della cultura imprenditoriale”.
Negli ultimi quattro anni 700 sono stati i partecipanti alla Start Cup, 200 le idee d’impresa, 65 i business plan presentati, 4 gli spin-off e 9 le imprese avviate sul mercato. “Stiamo facendo una grande operazione per avvicinare i giovani all’impresa che non emerge a sufficienza dai dati statistici – afferma orgogliosamente il prof. Raffa – Alcuni durante il corso si rendono conto di aver bisogno di un tempo maggiore e non presentano il progetto ma continuano a lavorarvici, sicché i loro frutti si vedranno in futuro. Anche alcuni di coloro che non hanno vinto sono diventati impresa, hanno venduto i brevetti”.
La principale novità di questa edizione è che possono iscriversi al Premio gruppi composti da almeno tre persone, di cui non più due ma solo uno si sia formato o lavori presso la Federico II. Il capogruppo, infatti, può essere docente, ricercatore, dipendente, dottorando, titolare di un assegno di ricerca presso la Federico II ma anche uno studente o un laureato che abbia terminato gli studi negli ultimi dieci anni. “Il 20% dei partecipanti alla scorsa edizione proveniva da altri Atenei campani, da Paesi stranieri o da diversi settori del mercato” afferma il professore ribadendo l’interesse che la Start Cup travalichi i confini dell’Ateneo federiciano. “Abbiamo modificato il regolamento perché ci siamo resi conto che la difficoltà principale non è il reperimento di idee valide, bensì di fondi – ci spiega il professor Raffa – Così abbiamo pensato di facilitare la nascita di imprese che abbiano già un collegamento con l’Università. L’Associazione Industriali Napoletani e l’API, l’Associazione Piccole e Medie Imprese ci sostengono in quest’intento”.
L’edizione 2007 si avvarrà anche del supporto di altri enti e strutture quali l’Ordine dei Commercialisti, il Centro di ricerche Fiat, Elasis e Sviluppo Italia che si occuperanno di coadiuvare le imprese nascenti dalla fase di progettazione a quella di incubazione.
5.000 euro verranno assegnati al primo gruppo classificato, 3.000 al secondo e 2.000 al terzo. I vincitori, accompagnati nella prima fase di costituzione dell’impresa, saranno accolti nell’Incubatore di Città della Scienza e potranno avvalersi dei servizi previsti dal Progetto IUnet (Ministero delle Attività Produttive) e dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competitions (PNICube).
Nel corso della manifestazione la “Notte degli Angeli” che avrà luogo nel mese di luglio, ai migliori dieci business plan provvisori verrà assegnato un tutor. Ma tutti i gruppi, sia quelli di ricerca interni all’Ateneo, sia quelli creati ad hoc per la partecipazione all’iniziativa, potranno avvalersi di un’attività di orientamento. Essi, inoltre, potranno scaricare dal sito Internet materiali formativi utili alla corretta stesura del piano.
Per iscriversi al Premio occorre registrarsi sul sito entro il 29 giugno. Nella stessa data dovranno essere anche consegnati i business plan provvisori; per quelli definitivi c’è, invece, tempo fino al 28 settembre. Chi è interessato ad iscriversi, pur non avendo un gruppo cui fare riferimento, potrà inserire un proprio annuncio sul sito per offrire la propria collaborazione. Allo stesso modo i gruppi incompleti potranno avanzare una richiesta di collaboratori che abbiano determinate competenze.
I vincitori saranno premiati il 22 ottobre nell’Aula Magna storica di Corso Umberto e avranno modo di accedere al Premio Nazionale per l’Innovazione a cui partecipano altre 26 Università italiane. “Il Rettore ed io siamo orgogliosi che la cerimonia di premiazione della finale nazionale del prossimo dicembre possa tenersi a Napoli”, dichiara il professor Raffa.
Tutti gli anni uno dei tre finalisti campani si è piazzato tra le prime dieci posizioni per le migliori idee imprenditoriali a livello nazionale, chissà che nell’edizione 2007 i napoletani non riescano a salire sul podio… Quali sono allora i campi di studio più favoriti? Chiediamo al professor Raffa.
“Un tema su cui in questo momento si concentra l’impegno della ricerca e delle imprese è il risparmio energetico con sistemi di produzione di energia di tipo alternativo.” risponde. L’anno scorso, infatti, sia il primo che il terzo gruppo classificato hanno presentato un Business Plan in questo settore. “I centri di ricerca e l’industria farmaceutica sono poi molto attenti alle applicazioni biotecnologiche per la cura di malattie una volta considerate incurabili – prosegue il professore – Le buone idee vengono, tuttavia, da tutti i campi.”
Il professor Raffa, inoltre, ritiene che una compagine imprenditoriale equilibrata sia costituita non solo da tecnici ma anche da esponenti delle Facoltà umanistiche, in particolare da quelle economiche e giuridiche. “L’Università sta facendo grandi passi avanti perché, accanto all’attività di ricerca e alla didattica, sta rivolgendo sempre più la propria attenzione al mercato, per far sì che i risultati della ricerca diano origine a delle imprese – afferma – Bisogna, però, continuare ad incoraggiare i ragazzi ad assumere un atteggiamento propositivo nei confronti del mercato.”
Manuela Pitterà
Negli ultimi quattro anni 700 sono stati i partecipanti alla Start Cup, 200 le idee d’impresa, 65 i business plan presentati, 4 gli spin-off e 9 le imprese avviate sul mercato. “Stiamo facendo una grande operazione per avvicinare i giovani all’impresa che non emerge a sufficienza dai dati statistici – afferma orgogliosamente il prof. Raffa – Alcuni durante il corso si rendono conto di aver bisogno di un tempo maggiore e non presentano il progetto ma continuano a lavorarvici, sicché i loro frutti si vedranno in futuro. Anche alcuni di coloro che non hanno vinto sono diventati impresa, hanno venduto i brevetti”.
La principale novità di questa edizione è che possono iscriversi al Premio gruppi composti da almeno tre persone, di cui non più due ma solo uno si sia formato o lavori presso la Federico II. Il capogruppo, infatti, può essere docente, ricercatore, dipendente, dottorando, titolare di un assegno di ricerca presso la Federico II ma anche uno studente o un laureato che abbia terminato gli studi negli ultimi dieci anni. “Il 20% dei partecipanti alla scorsa edizione proveniva da altri Atenei campani, da Paesi stranieri o da diversi settori del mercato” afferma il professore ribadendo l’interesse che la Start Cup travalichi i confini dell’Ateneo federiciano. “Abbiamo modificato il regolamento perché ci siamo resi conto che la difficoltà principale non è il reperimento di idee valide, bensì di fondi – ci spiega il professor Raffa – Così abbiamo pensato di facilitare la nascita di imprese che abbiano già un collegamento con l’Università. L’Associazione Industriali Napoletani e l’API, l’Associazione Piccole e Medie Imprese ci sostengono in quest’intento”.
L’edizione 2007 si avvarrà anche del supporto di altri enti e strutture quali l’Ordine dei Commercialisti, il Centro di ricerche Fiat, Elasis e Sviluppo Italia che si occuperanno di coadiuvare le imprese nascenti dalla fase di progettazione a quella di incubazione.
5.000 euro verranno assegnati al primo gruppo classificato, 3.000 al secondo e 2.000 al terzo. I vincitori, accompagnati nella prima fase di costituzione dell’impresa, saranno accolti nell’Incubatore di Città della Scienza e potranno avvalersi dei servizi previsti dal Progetto IUnet (Ministero delle Attività Produttive) e dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competitions (PNICube).
Nel corso della manifestazione la “Notte degli Angeli” che avrà luogo nel mese di luglio, ai migliori dieci business plan provvisori verrà assegnato un tutor. Ma tutti i gruppi, sia quelli di ricerca interni all’Ateneo, sia quelli creati ad hoc per la partecipazione all’iniziativa, potranno avvalersi di un’attività di orientamento. Essi, inoltre, potranno scaricare dal sito Internet materiali formativi utili alla corretta stesura del piano.
Per iscriversi al Premio occorre registrarsi sul sito entro il 29 giugno. Nella stessa data dovranno essere anche consegnati i business plan provvisori; per quelli definitivi c’è, invece, tempo fino al 28 settembre. Chi è interessato ad iscriversi, pur non avendo un gruppo cui fare riferimento, potrà inserire un proprio annuncio sul sito per offrire la propria collaborazione. Allo stesso modo i gruppi incompleti potranno avanzare una richiesta di collaboratori che abbiano determinate competenze.
I vincitori saranno premiati il 22 ottobre nell’Aula Magna storica di Corso Umberto e avranno modo di accedere al Premio Nazionale per l’Innovazione a cui partecipano altre 26 Università italiane. “Il Rettore ed io siamo orgogliosi che la cerimonia di premiazione della finale nazionale del prossimo dicembre possa tenersi a Napoli”, dichiara il professor Raffa.
Tutti gli anni uno dei tre finalisti campani si è piazzato tra le prime dieci posizioni per le migliori idee imprenditoriali a livello nazionale, chissà che nell’edizione 2007 i napoletani non riescano a salire sul podio… Quali sono allora i campi di studio più favoriti? Chiediamo al professor Raffa.
“Un tema su cui in questo momento si concentra l’impegno della ricerca e delle imprese è il risparmio energetico con sistemi di produzione di energia di tipo alternativo.” risponde. L’anno scorso, infatti, sia il primo che il terzo gruppo classificato hanno presentato un Business Plan in questo settore. “I centri di ricerca e l’industria farmaceutica sono poi molto attenti alle applicazioni biotecnologiche per la cura di malattie una volta considerate incurabili – prosegue il professore – Le buone idee vengono, tuttavia, da tutti i campi.”
Il professor Raffa, inoltre, ritiene che una compagine imprenditoriale equilibrata sia costituita non solo da tecnici ma anche da esponenti delle Facoltà umanistiche, in particolare da quelle economiche e giuridiche. “L’Università sta facendo grandi passi avanti perché, accanto all’attività di ricerca e alla didattica, sta rivolgendo sempre più la propria attenzione al mercato, per far sì che i risultati della ricerca diano origine a delle imprese – afferma – Bisogna, però, continuare ad incoraggiare i ragazzi ad assumere un atteggiamento propositivo nei confronti del mercato.”
Manuela Pitterà