Meno studenti di quanti ci si aspettasse – riferisce il prof. Claudio Claudi, Direttore del Dipartimento di Progettazione urbana ed ex Presidente del Consiglio di Corso di Laurea della Tabella XXX – hanno frequentato i Laboratori di Tecnica e di Restauro che sono stati attivati appositamente per chi, non avendoli frequentati a tempo debito, è rimasto senza firme – è richiesto il 75 per cento della frequenza – e non può dunque sostenere l’esame. La Tabella XXX è, infatti, ad esaurimento e si svolgono ormai solo i corsi del quinto anno. I due Laboratori afferiscono al quarto anno, ormai non più attivo.
“Credo dipenda dal fatto che, tra gli iscritti alla Tabella XXX, molti sono in debito anche di Scienza delle Costruzioni”, ipotizza Claudi. “Avranno dunque preferito concentrare la frequenza su Scienza, senza disperdere energie. In teoria, però, dal prossimo anno accademico non avranno più i Laboratori da frequentare e, senza firme, dovranno necessariamente cambiare Corso di Laurea. A meno che, non lo escluderei a priori, la Facoltà non decida di riproporre l’esperienza dei Laboratori per i fuori corso anche nel 2008. Chi invece è in debito di esami che non siano laboratori ma monodisciplinari, potrà sostenerli con commissioni ad hoc”.
Nella galassia Architettura, è un pianeta particolarissimo, quello degli studenti iscritti al vecchissimo ed al vecchio ordinamento. “erano 5500 nel 2002”, ricorda il prof.Claudi, “oggi sono 700, di questi, 350 o 400 sono fuori corso storici, persone ormai di 40 o 50 anni che lavorano già. Proseguono gli studi per onore di bandiera, per personale gratificazione o perché la laurea torna loro utile ai fini degli scatti di carriera. Ogni tanto provano a sostenere un esame. Il punto vero sono i 200/250 che si sono immatricolati nel 2000/2001 e sono stati davvero sfortunati, perché solo un anno più tardi è entrato in vigore il nuovo ordinamento. In fondo, sono persone che frequentano l’università da sette anni, perfettamente in media rispetto ai tempi di conseguimento della laurea per gli studenti della facoltà. Sono loro che stiamo cercando di tutelare, attivando i corsi ad hoc. Se così non avessimo fatto, avremmo consegnato questi studenti al mercato delle lezioni private”.
Prosegue “morbidamente”, intanto, l’adeguamento di Architettura al decreto legge 270. Prevede, per ogni corso triennale, almeno 4 docenti strutturati su anno del Corso. In totale, dunque, 12. Per i Corsi di Laurea quinquennale devono essere complessivamente 20. “In Facoltà questi numeri sono già rispettati -sostiene Claudi- non dovrebbero dunque verificarsi mutamenti sostanziali nell’offerta didattica della Facoltà”.
(Fa.Ge.)
“Credo dipenda dal fatto che, tra gli iscritti alla Tabella XXX, molti sono in debito anche di Scienza delle Costruzioni”, ipotizza Claudi. “Avranno dunque preferito concentrare la frequenza su Scienza, senza disperdere energie. In teoria, però, dal prossimo anno accademico non avranno più i Laboratori da frequentare e, senza firme, dovranno necessariamente cambiare Corso di Laurea. A meno che, non lo escluderei a priori, la Facoltà non decida di riproporre l’esperienza dei Laboratori per i fuori corso anche nel 2008. Chi invece è in debito di esami che non siano laboratori ma monodisciplinari, potrà sostenerli con commissioni ad hoc”.
Nella galassia Architettura, è un pianeta particolarissimo, quello degli studenti iscritti al vecchissimo ed al vecchio ordinamento. “erano 5500 nel 2002”, ricorda il prof.Claudi, “oggi sono 700, di questi, 350 o 400 sono fuori corso storici, persone ormai di 40 o 50 anni che lavorano già. Proseguono gli studi per onore di bandiera, per personale gratificazione o perché la laurea torna loro utile ai fini degli scatti di carriera. Ogni tanto provano a sostenere un esame. Il punto vero sono i 200/250 che si sono immatricolati nel 2000/2001 e sono stati davvero sfortunati, perché solo un anno più tardi è entrato in vigore il nuovo ordinamento. In fondo, sono persone che frequentano l’università da sette anni, perfettamente in media rispetto ai tempi di conseguimento della laurea per gli studenti della facoltà. Sono loro che stiamo cercando di tutelare, attivando i corsi ad hoc. Se così non avessimo fatto, avremmo consegnato questi studenti al mercato delle lezioni private”.
Prosegue “morbidamente”, intanto, l’adeguamento di Architettura al decreto legge 270. Prevede, per ogni corso triennale, almeno 4 docenti strutturati su anno del Corso. In totale, dunque, 12. Per i Corsi di Laurea quinquennale devono essere complessivamente 20. “In Facoltà questi numeri sono già rispettati -sostiene Claudi- non dovrebbero dunque verificarsi mutamenti sostanziali nell’offerta didattica della Facoltà”.
(Fa.Ge.)