Tasse/ Il ProRettore Mustilli: “chi ha un reddito maggiore paga di più”

Tasse, modifica delle fasce di contribuzione ed aumenti: ulteriori delucidazioni dopo le agitazioni studentesche. La decisione, presa già durante lo scorso anno accademico, ha provocato le prime polemiche all’arrivo dei bollettini di pagamento della seconda rata. Ricapitoliamo la situazione: dalla prima alla nona fascia non cambia nulla, i problemi iniziano dopo, in special modo per coloro che, dopo i cambiamenti, si sono ritrovati in dodicesima fascia e che si sono visti recapitare un bollettino in più di ben 464 euro. La questione, sollevata dal GUA (Gruppo Universitario Autonomo), studenti della Facoltà di Lettere, era, in poche parole, la seguente: “in dodicesima fascia, ci dovrebbero essere le persone che dichiarano un reddito molto elevato, ma non è così. Non vi rientrano solo studenti provenienti da famiglie abbienti, ma anche figli di impiegati statali che guadagnano poco più di mille euro al mese!”, come apprendevamo dagli studenti, nel febbraio scorso. A qualche settimana dal termine ultimo per il pagamento della seconda rata (30 aprile), siamo andati a vedere se è cambiato qualcosa.  “Si parla di una proroga, ma ufficialmente non si sa ancora nulla”, è quanto afferma Giovanni Valerio De Cristofano, del GUA. Una spiegazione più dettagliata da Francesco Sorbo, rappresentante di Facoltà. “Una prima rata è stata pagata entro il 28 febbraio,  – dice Sorbo – la seconda dovrebbe essere pagata entro il 30 aprile. In ogni caso, abbiamo chiesto alcune agevolazioni: prima di tutto, una proroga del pagamento al mese di giugno e, poi, l’annullamento della mora (che ammonta a 104 euro) per coloro che hanno pagato in ritardo la prima rata. In ogni caso, per adesso non è stato comunicato nulla”. Chi, giustamente, sa qualcosa in più è il prof. Mario Mustilli, ProRettore per l’Economia, al quale chiediamo se queste modifiche nelle fasce di contribuzione erano proprio necessarie. “Dopo i tagli del governo – afferma Mustilli – siamo stati costretti ad apportare queste modifiche. Prima di tutto è un fatto di giustizia, nel senso che chi ha un reddito maggiore paga di più, e poi abbiamo dovuto far fronte alla legge Bersani”. In ogni caso, il professore ci tiene a sottolineare: “non è aumentato nulla, se non il numero degli scaglioni. Facciamo pagare chi ha un reddito più alto”. La Sun accresce, in questo modo, il suo budget senza scalfire borse di studio, borse di eccellenza, contributi Erasmus, “anzi, – conclude Mustilli – in questo senso, siamo uno degli Atenei più dinamici”.
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