Napoli-Lione per laurearsi con il doppio titolo (Specialistica italiana e Master francese). E’ la storia di Claudio Margarita, 25 anni, di Marigliano, studente lavoratore -fa il cameriere-, primo laureato (nel mese di luglio) in Statistica ed Economia Quantitativa ad approfittare della convenzione tra il Corso dell’Ateneo federiciano e l’Università Lione II.
La voglia di applicare le attitudini sviluppate durante il liceo scientifico, alla base della scelta universitaria (il Corso triennale in Statistica per l’Economia): “mi sembrava un campo in cui servono grandi capacità di analisi razionale dei problemi reali. Ho deciso a naso, spesso va così. Nessuno nella mia famiglia è laureato e non potevo avere consigli”, dice. “Risultati ottimi” all’inizio della sua carriera “ma ero lento. Quando ho iniziato a lavorare con continuità, c’è stata l’esplosione, perchè ho dovuto ottimizzare i tempi ed ho capito quanta determinazione occorre per completare gli studi”.
E’ entusiasta dell’anno trascorso in Francia a studiare. “A Lione c’è gente di tutto il mondo. Così si aprono gli orizzonti. Un’esperienza che vale più del doppio titolo e del francese”. Dopo, la sua vita è cambiata. “Ho iniziato a viaggiare, Berlino, Praga, una scuola d’inglese a Londra, sempre da solo, per conoscere. Prima avevo trascorso all’estero solo mezza giornata con la scuola”. Molte le differenze fra i due sistemi universitari. “In Francia investono molto sugli studenti, anche stranieri. Ho ricevuto una borsa francese da 500 euro al mese, avevo bagno e ADSL gratis in camera, biblioteca interna aperta fino alle tre di notte, sconti dappertutto solo con la tessera universitaria”. Anche il metodo è diverso. “Gli esami si svolgono in una settimana, tutti scritti. Ne ho sostenuti fino a nove, anche due al giorno”. Nel suo futuro Claudio spera in un dottorato all’estero e di lavorare in una società di consulenza. “Si deve aspirare al massimo, conoscere almeno due lingue e sapersi relazionare con tutti. Una cosa che impari facendo il cameriere”. Un ringraziamento speciale “alla prof.ssa Morgan, che mi ha dato la possibilità di andare a studiare all’estero”.
La voglia di applicare le attitudini sviluppate durante il liceo scientifico, alla base della scelta universitaria (il Corso triennale in Statistica per l’Economia): “mi sembrava un campo in cui servono grandi capacità di analisi razionale dei problemi reali. Ho deciso a naso, spesso va così. Nessuno nella mia famiglia è laureato e non potevo avere consigli”, dice. “Risultati ottimi” all’inizio della sua carriera “ma ero lento. Quando ho iniziato a lavorare con continuità, c’è stata l’esplosione, perchè ho dovuto ottimizzare i tempi ed ho capito quanta determinazione occorre per completare gli studi”.
E’ entusiasta dell’anno trascorso in Francia a studiare. “A Lione c’è gente di tutto il mondo. Così si aprono gli orizzonti. Un’esperienza che vale più del doppio titolo e del francese”. Dopo, la sua vita è cambiata. “Ho iniziato a viaggiare, Berlino, Praga, una scuola d’inglese a Londra, sempre da solo, per conoscere. Prima avevo trascorso all’estero solo mezza giornata con la scuola”. Molte le differenze fra i due sistemi universitari. “In Francia investono molto sugli studenti, anche stranieri. Ho ricevuto una borsa francese da 500 euro al mese, avevo bagno e ADSL gratis in camera, biblioteca interna aperta fino alle tre di notte, sconti dappertutto solo con la tessera universitaria”. Anche il metodo è diverso. “Gli esami si svolgono in una settimana, tutti scritti. Ne ho sostenuti fino a nove, anche due al giorno”. Nel suo futuro Claudio spera in un dottorato all’estero e di lavorare in una società di consulenza. “Si deve aspirare al massimo, conoscere almeno due lingue e sapersi relazionare con tutti. Una cosa che impari facendo il cameriere”. Un ringraziamento speciale “alla prof.ssa Morgan, che mi ha dato la possibilità di andare a studiare all’estero”.