Nuovi Coordinatori dei Corsi di Laurea al Dipartimento di Lettere e Beni Culturali

Avvicendamenti ai vertici del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali. Si conclude a fine ottobre il mandato dei professori Claudio Buongiovanni e Luca Frassineti alla presidenza dei Corsi di Laurea in Lettere e Filologia classica e moderna, dopo un triennio denso di avvenimenti e caratterizzato specialmente dall’avvento della pandemia. Sono loro successori, eletti lo scorso 21 settembre, il prof. Giovanni Morrone per il Corso Triennale e il prof. Domenico Proietti per quello Magistrale, i quali resteranno in carica fino al 2024. 
“Credo che il mio predecessore, il prof. Buongiovanni, abbia dovuto affrontare molte difficoltà legate, nell’ultimo anno e mezzo, alla gestione della situazione in era Covid. Sotto questo punto di vista mi accoglie quindi una situazione più favorevole”, sostiene il prof. Morrone, che rimarca l’impegno profuso dal predecessore nel conseguire una situazione di stabilità: “il Dipartimento ha saputo rispondere molto bene alle restrizioni legate al Covid e i Coordinatori hanno lavorato sodo affinché agli studenti non venisse mai a mancare il sostegno. La didattica a distanza ha funzionato e anzi è stata indispensabile per far sì che il sistema non si fermasse”. Il numero degli iscritti non è variato durante la pandemia, rimanendo fisso sulle 250 unità, e questo anche grazie ai risultati conseguiti durante la visita dei Cev (Commissioni di Esperti della Valutazione) del dicembre 2019, che sono stati motivo di vanto per un Dipartimento già di Eccellenza. Le sfide cui si troverà di fronte il prof. Morrone: innanzitutto la ripresa della didattica in presenza “bisogna riprendere il discorso lasciato all’inizio della pandemia. Che cosa abbiamo guadagnato? Che cosa abbiamo smarrito? Alcune delle nuove acquisizioni, e mi riferisco alla nuova frontiera della didattica da remoto, meritano un posto in epoca post-Covid? Sicuramente questi strumenti forniscono uno spunto importante di riflessione e potranno ancora essere sfruttati, ad esempio, per i ricevimenti”. In programma il miglioramento del nuovo curriculum Europeo che ancora non raggiunge grandi numeri: “si tratta di un percorso che ha molte potenzialità ma, come tutti i nuovi percorsi, ha bisogno di essere modellato. Alcuni insegnamenti sono stati sostituiti a vantaggio di una maggiore formazione contemporaneistica, specialmente per quanto riguarda le lingue con l’inserimento del tedesco, e in futuro continueremo a migliorarlo”. Oltre al nuovo curriculum, spicca un’altra modifica dell’offerta formativa, e cioè lo spostamento dell’esame di Letteratura latina dal primo al secondo anno: “questa iniziativa si propone di semplificare ulteriormente il percorso accademico degli studenti, che hanno così più tempo a disposizione per assimilare le competenze necessarie al superamento dell’esame e si aggiunge al sostegno che già viene fornito con l’erogazione dei corsi propedeutici in Latino zero”, chiosa il prof. Morrone.
“Sono approdato al Corso Magistrale appena due anni fa e già mi ritrovo Presidente, ho fatto carriera!”, ironizza il prof. Proietti, che come il collega Morrone si insedierà il 1° novembre. Poi spiega: “essendo il più anziano in Dipartimento nell’elenco dei potenziali successori di Frassineti, ho accettato l’incarico (non mi piace definirla carica, per la connotazione politica) più per spirito di servizio che per desiderio, ma questo non significa certo che l’impegno sarà minore”. Per quanto riguarda la gestione precedente, nulla da obiettare: “il lavoro del collega Frassineti, in termini di efficienza burocratica e di organizzazione interna, è stato impeccabile; al vaglio della documentazione, infatti, non una carta risulta fuori posto e l’impiego del corpo docente è ottimale”. Il Corso di Laurea Magistrale ha sempre avuto un problema, per così dire, di raccordo, in quanto dopo la Triennale molti studenti decidono di spostarsi fuori per la prosecuzione degli studi. Con la pandemia, sostiene Proietti, “questo collo di bottiglia sembra essersi a poco a poco dissolto. L’impossibilità (e il timore) di spostarsi hanno fatto sì, infatti, che gli studenti decidessero di continuare con noi. Una delle sfide cui mi troverò di fronte personalmente, dunque, sarà il mantenimento di questo afflusso che è cresciuto per ragioni contingenti”. D’altra parte di motivi per restare alla Vanvitelli ce ne sono, fa notare il docente, come ad esempio “la possibilità di conseguire un doppio titolo con l’Università di Pyatigorsk, nel Caucaso, che è una grande occasione. Purtroppo facciamo un po’ fatica a trovare candidati, segno anche di un mondo in cambiamento: lo avessero proposto a me quando studiavo sarei partito immediatamente”. Ma importantissima è anche l’attività di Terza Missione, tanto più perché Proietti è anche referente di Dipartimento per i rapporti sul territorio, con le scuole e le istituzioni culturali: “il mio lavoro, a nome del Dipartimento, sarà dunque anche quello di promuovere il dialogo tra le scuole, permettendo agli studenti di avvicinarsi all’Università con minore sospetto e con le idee più chiare”. Dal punto di vista della didattica, invece, per quanto di cose da migliorare ce ne siano sempre, “sarà necessario dapprima rivedere l’esame di Letteratura latina per la Magistrale, specialmente per l’indirizzo di Filologia moderna: se infatti le lingue classiche costituiscono il fulcro del curriculum in Filologia classica, l’altro può dispensare conoscenze meno approfondite”. Beninteso, precisa Proietti, “la lingua latina è indispensabile per la conoscenza e la comprensione delle lingue romanze, e lo dico da docente di Linguistica, ma dato che rappresenta un ostacolo per molti studenti occorre trovare il giusto punto d’incontro”. 
 
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