Prima le prove intercorso, poi le testimonianze aziendali

Economia e gestione delle imprese internazionali

Ci vogliono orecchie bene aperte alle lezioni di Economia e gestione delle imprese internazionali, terzo anno di Management delle Imprese Internazionali. Al termine di aprile sono attese delle testimonianze aziendali “di PMI nostrane che si sono internazionalizzate tramite l’export”, spiega la prof.ssa Ilaria Tutore (la parte più quantitativa delle lezioni, per un totale di 3 crediti formativi, sarà tenuta dal prof. Andrea Caporuscio). Il calendario, con i manager e/o imprenditori che interverranno e le date degli incontri, sarà definito a breve: “I relatori illustreranno il loro percorso di successo: si parlerà di scelta dei mercati di destinazione, attività promozionali e relazioni strette con enti e istituti per l’ingresso in quel mercato”. E soprattutto: “Ascolteremo esperienze di chi ha ripreso a viaggiare dopo il Covid per capire in che modo le piccole e medie imprese abbiano affrontano la crisi”. Ma, come si suol dire, prima il dovere e poi il piacere: “Gli incontri si terranno alla fine di aprile per dare spazio, prima, alle prove intercorso. L’Ateneo ha istituzionalizzato una settimana di sospensione delle attività didattiche, dall’11 al 22 aprile (escluse le festività pasquali) per consentire a tutti i docenti di calendarizzare le loro prove”. Agli allievi di Economia e gestione delle imprese internazionali verrà sottoposto un test scritto con domande a risposta aperta su quanto trattato finora. Le prove intercorso sono utili per alleggerire il programma in vista dell’esame finale e permettono ai ragazzi di comprendere se stanno studiando bene. Istituzionalizzare una settimana dedicata, poi, è utile anche a noi docenti in vista dell’organizzazione delle aule dal momento che la prova si svolgerà rigorosamente in presenza”, commenta. Parlare di attività in presenza la induce a qualche considerazione: “Mi sembra di notare una gran voglia di ritornare all’Università. Sui 250 studenti del mio corso c’è una parte ancora a casa. Ma per lo più i ragazzi sono in aula e anche il bar e la mensa sono di nuovo frequentatissimi”. Avere una classe compatta, del resto, favorisce anche la metodologia didattica impiegata dalla docente, fondata sull’incoraggiamento all’osservazione e sul brainstorming: Invito gli studenti a riflettere su un caso, prima della lezione, per poi poterne discutere insieme. Una storia che li ha appassionati è stata quella relativa allo sviluppo internazionale di Samsung. Non immaginavano che fosse nata come azienda agro-alimentare. In questi giorni, invece, “ci stiamo soffermando sulle differenze culturali parlando, ad esempio, della standardizzazione dei prodotti piuttosto che del loro adattamento al mercato nazionale nel caso McDonald’s. È un esempio utile, in particolare se hanno cognizione di McDonald’s in altri paesi”. L’intento di queste discussioni: “Far immergere gli studenti nei panni dei manager di queste realtà, educarli all’osservazione delle differenze nei processi di sviluppo e a capirne le motivazioni”.

Carol Simeoli

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