“Sembrava che la questione si fosse risolta, che i problemi fossero superati. Purtroppo si sono ripresentati e anche intensificati. Il che sta creando un notevole disagio. Certamente ne riparleremo nel prossimo Consiglio, in programma a fine febbraio”. Simone Magelli, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione della Federico II, iscritto a Medicina, si fa portavoce di migliaia tra i suoi colleghi i quali continuano a penare ed a soffrire a causa dei disservizi informatici. Racconta: “Tutto è iniziato ad ottobre dell’anno scorso, più o meno in coincidenza con l’avvio delle lezioni o poche settimane più tardi. È stato in quel periodo che abbiamo riscontrato difficoltà di accesso alla piattaforma SegrePass: non riuscivamo a collegarci oppure il caricamento era lentissimo. Sempre in autunno sono iniziati i problemi con la mail di Ateneo e con le pagine web dei docenti, sulle quali i professori pubblicano avvisi ed informazioni utili a chi segue i corsi, spesso inaccessibili”. Se per la mail, tutto sommato, afferma Magelli, “i disagi sono gestibili, perché alla fine sono pochi gli avvisi che riceviamo in questo modo, i problemi di collegamento alle pagine web dei professori e soprattutto a SegrePass sono ben più seri. Utilizziamo la piattaforma, tra l’altro, per prenotare gli esami e per scaricare i documenti che ci riguardano, quelli relativi alla carriera studentesca. È uno strumento indispensabile, ideato per evitare che lo studente debba andare personalmente in segreteria ad adempiere a talune pratiche. Se non funziona, è un bel problema”. Dopo le segnalazioni delle rappresentanze studentesche, per qualche tempo pareva che i disservizi fossero stati superati. “Si sono però ripresentati – sottolinea – ed intensificati nelle ultime settimane. Tra l’altro, proprio in coincidenza con le sessioni di esami, quando abbiamo più necessità che in altri periodi dell’anno di SegrePass per prenotare gli esami. Chi ha avuto difficoltà di accesso, dopo aver ritentato più volte, ha contattato direttamente il docente sulla sua mail. A volte abbiamo risolto alla vecchia maniera, segnando su un foglio di carta i prenotati consegnandolo in segreteria. Sono, però, modalità non ufficiali di prenotazione, che abbiamo potuto portare avanti grazie alla disponibilità dei docenti, i quali non hanno posto obiezioni”. Magelli auspica, dunque, che l’Ateneo trovi il modo di risolvere in maniera celere e definitiva la questione: “In una Università che conta circa 80 mila iscritti, l’efficienza dei servizi informatici è fondamentale. Abbiamo un Centro Servizi Informatici di Ateneo che credo negli ultimi tempi sia anche cresciuto nel numero di dipendenti, perché è stato rinforzato l’organico. La speranza mia e di tutti gli studenti è che si possa voltare pagina rispetto a queste problematiche”. Conclude: “Va anche detto, per onore di verità, che in Consiglio di Amministrazione sono state stanziate risorse proprio per potenziare i servizi informatici e per migliorarli. C’è, insomma, la consapevolezza del problema e la volontà di risolverlo. In attesa di soluzioni strutturali e definitive, però, la richiesta degli studenti è che si trovi il modo di mettere a regime SegrePass e le altre pagine per renderle utilizzabili in maniera efficace e semplice”. La faccenda, come è inevitabile nell’era della perpetua connessione, è finita sui social, dove ha dato luogo ad una serie di commenti all’insegna dell’ironia o della rassegnazione. ‘Un ringraziamento speciale a SegrePass, che un giorno non funziona e l’altro pure’, scrive per esempio su facebook una studentessa federiciana, che usa lo pseudonimo QuentinQuarantena. Le fa eco Marco Galantino: ‘Inizia la sessione di esami, distruggiamo SegrePass per le prime due settimane di gennaio’. Kaya Aoki, un altro studente che ricorre ad uno pseudonimo, si rivolge all’Assi, l’associazione degli studenti di Ingegneria: ‘Buongiorno ragazzi – scrive il 17 gennaio – Ho problemi con SegrePass, non mi compare la dicitura per effettuare la prenotazione degli esami. Come posso risolvere?’. Il caso c’è e lo conferma il prof. Giuseppe Castaldo, anch’egli consigliere di amministrazione. Insegna a Medicina. “Mi arrivano ogni tanto mail da parte degli studenti – racconta – i quali mi informano di non essere riusciti a prenotare l’esame attraverso la piattaforma informatica. Naturalmente mi rendo disponibile a far sostenere l’esame anche a quelli che non sono riusciti a prenotarsi tramite SegrePass. Lo stesso immagino che facciano i miei colleghi. Non so a cosa sia dovuto il problema e quale sia il modo di risolverlo. È un tema che immagino sia all’attenzione del Centro Servizi Informatici”. L’ultimo Consiglio di Amministrazione, informa il prof. Castaldo, si è tenuto a dicembre. “All’ordine del giorno – dice – c’era l’approvazione del bilancio. Non conosciamo ancora la scaletta dei lavori della prossima seduta, quella che si svolgerà a fine febbraio”.
Fabrizio Geremicca