Antonio e Vittorio pronti per affrontare un’altra avvincente sfida!

Quest’anno sono undici su cinque posti i candidati cui l’Università Parthenope ha riconosciuto lo status di Studente Atleta per il percorso dual career. Un’opportunità nata sulla base di linee guida europee e ministeriali, rivolta ai ragazzi che praticano sport a livello agonistico e vogliono intraprendere il Corso di Laurea in Scienze Motorie e del Benessere. Diverse sono le storie degli undici atleti e le discipline praticate, però tutte legate da un fattore comune: la profonda passione per lo sport.
Racconta la sua esperienza il diciannovenne, campione italiano di nuoto,    Antonio Riemma: “Ho scelto di intraprendere questo percorso di studi perché mi appassiona capire cosa succede al mio corpo durante gli allenamenti. Inoltre, acquisire conoscenze teoriche mi potrà dare la possibilità di insegnare questo sport che è la mia più grande passione. Non sarà semplice conciliare sport e studio ma nulla è impossibile!”. Già durante gli anni del liceo, non potendo contare sul sostegno di tutti i docenti, Antonio ha affrontato con grinta numerose sfide: “Non è stato per niente facile portare avanti entrambi gli impegni, ho dovuto rinunciare alle feste e alle uscite con gli amici, ma tutto ciò non è stato un sacrificio piuttosto la definirei una scelta! Alcuni professori non condividevano l’idea che io praticassi questo meraviglioso sport perché sottraevo ore allo studio, altri, invece, sono stati orgogliosi di avere uno studente atleta!”. La dual career ha proprio come obiettivo quello di tutelare il diritto allo studio dei giovani che praticano attività agonistica. Al riconoscimento dello status di ‘studente-atleta’ da parte dell’Università Parthenope, infatti, conseguono alcuni benefici: la possibilità di iscrizione in regime di tempo parziale; il riconoscimento di crediti universitari formativi sulla base dell’attività agonistica svolta; la giustifica dell’assenza dalle attività didattiche per cui è prevista la frequenza obbligatoria; la possibilità di concordare con il docente del corso date d’esame ad hoc e l’assegnazione di un tutor didattico. Un modo per andare incontro alle giovani promesse dello sport. “Sono necessarie molte ore di allenamento al giorno per ottenere dei successi. Dopo tanto impegno – continua Antonio – quando inizia una gara, dal primo all’ultimo metro, è un susseguirsi di emozioni perché ti accorgi che tutti i sacrifici fatti si stanno realizzando”. Le vittorie che porterà sempre nel cuore sono due: “la gara con la quale mi sono qualificato per la prima volta al Campionato italiano assoluto accedendo alla finale junior e quella dei 100 metri stile libero dedicata al trofeo Mario Riccio (Mario era un mio amico, ma anche un atleta che è morto due anni fa mentre ci allenavamo e la gara l’ho vinta per lui)”. L’ultima sfida, invece, “l’ho affrontata durante il periodo del lockdown; è stato difficile stare lontano dall’acqua, elemento essenziale per noi nuotatori. Ho dovuto adibire una stanza della mia casa a palestra per sostenere gli allenamenti ed ho seguito delle videoconferenze con il mio allenatore. Come dice sempre lui, vince chi si adatta prima!”.
Vittorio Cantile, giovane promessa di Judo, è stato anche lui riconosciuto con lo Status di Studente Atleta. Con lo spirito di migliorarsi, ha scelto Scienze Motorie: “penso che nella vita non bisogna mai smettere di crescere. L’istruzione, come lo sport, è fondamentale per la formazione mentale dell’individuo. Certo, conciliare lo sport con lo studio non è semplice, ma basta una buona organizzazione!”. Diversa, rispetto ad Antonio, è stata l’esperienza di Vittorio durante gli anni della scuola superiore, dove ha incontrato docenti comprensivi della sua carriera da atleta: “Se oggi continuo questo percorso lo devo anche ai miei docenti. Sono stati sempre molto disponibili ed umani, dei veri Prof! Nutro una profonda stima nei loro confronti, per gli insegnamenti e per il supporto che mi hanno dato in questi anni”. Vincitore della medaglia d’argento ai Campionati italiani nel 2018, spiega la tenacia che bisogna avere per raggiungere i propri obiettivi: “Il 2018 è stato un anno molto particolare dove diverse situazioni hanno complicato il mio percorso sportivo. Ho dovuto lavorare tanto per continuare a sognare un futuro prospero e senza ostacoli. Durante la gara avevo un solo obiettivo, quello di vincere per dimostrare che amavo questo sport e potevo dare tanto. Gli ostacoli che si presentano lungo il percorso sono tanti ma non bisogna mai arrendersi!”.
 
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