127 idee progettuali in corsa a Start Cup Campania

Cerimonia di inaugurazione della quarta edizione di Start Cup Campania, l’8 aprile presso la Sala Conferenze della Scuola di Medicina della Seconda Università. Quest’anno la competizione tra le idee imprenditoriali, basate sulla ricerca e l’innovazione presentate da giovani ricercatori, docenti, studenti e personale tecnico di tutti e sette gli Atenei campani, vede in gara 127 idee progettuali (29 della Federico II, 27 della Seconda Università, 27 dell’Università di Salerno, 22 dell’Università del Sannio, 12 del Parthenope, 9 del Suor Orsola Benincasa e 1 de L’Orientale). “È un piacere che i sette Atenei siano riuniti nel centro storico di Napoli. In un momento di crisi come quello attuale, è importante lavorare insieme – ha detto, in apertura dell’incontro, il Rettore della Sun prof. Francesco Rossi – Le 127 proposte presentate, per ora, sono solo idee, ma ci auguriamo che sia una competizione importante e che da Napoli possa uscire almeno un progetto con dignità nazionale, anche se nella nostra regione il sistema produttivo è in sofferenza. Io stesso vengo dalla ricerca di base e devo ammettere che nel tempo le cose sono cambiate: oggi, oltre alle idee, bisogna avere la capacità di attrarre risorse. Di certo non è un momento facile, ma non possiamo continuare a piangerci addosso, l’Università deve puntare sui giovani che hanno voglia di fare ricerca”. 
Quest’anno la direzione del Premio è toccata all’Università del Sannio, dove si svolgerà l’evento finale, mentre il coordinamento operativo è rimasto al Centro di Servizio di Ateneo per il Coordinamento di Progetti speciali e l’Innovazione organizzativa (COINOR) della Federico II. “In questi giorni i mass media stanno mettendo in evidenza la grande perdita dei posti di lavoro negli ultimi sei anni (circa 4 milioni) – ha detto il Rettore dell’Università del Sannio prof. Filippo Bencardino – La speranza è che i giovani riescano a creare innovazione attraverso le loro idee e posti di lavoro per loro e per gli altri. La difficoltà, forse, sta nell’accompagnarli durante il percorso affinché i loro progetti possano arrivare sul mercato, a tal fine dovremmo coinvolgere le industrie”. La competizione è aperta a gruppi di almeno tre persone che dovranno presentare un business plain entro l’8 settembre; il comitato scientifico, poi, concluderà i lavori e procederà alla proposta di attribuzione dei riconoscimenti entro il 30 settembre. Ai primi cinque classificati sarà attribuito un premio del valore, rispettivamente, di 5mila, 3mila, 2mila e due di mille euro ciascuno. “Ci stupiamo di quello che riusciamo a fare con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione ma con tanta volontà – ha detto il prof. Luigi Glielmo, dell’Università del Sannio, responsabile, per quest’anno, del Premio – Invito i Rettori di tutti gli Atenei a infondere la stessa energia anche in altre iniziative che, magari, riescano ad attirare i cervelli che sono fuori dal nostro Paese”. 
Al termine dell’incontro, il prof. Mario Sorrentino, docente di Business Planning e Creazione d’Impresa alla Sun, ha stimolato gli studenti ad andare oltre la vittoria del Premio: “Mi auguro che da questa competizione, al di là di quelli che saranno i vincitori, nascano aziende vere e proprie formate da docenti, ricercatori, ecc. che passino sotto l’egida dell’Università di appartenenza, perché ciò crea tante opportunità in più”. Creare impresa e fare tecnologia, però, non è facile, soprattutto in questo momento. “L’Università ha grande volontà di fare impresa”, ha detto il prof. Sorrentino e, rivolto ai ragazzi presenti in aula, “il contesto nel quale cominciate a muovervi è molto favorevole alla creazione di spin-off, quindi lavorate”.
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