20.000 studenti ad “Orientarsi all’Università”

Un’area espositiva, dieci incontri di presentazione delle Facoltà, seminari sugli sbocchi occupazionali, simulazione dei test d’ammissione: gli ingredienti dell’iniziativa. Relatori, 70 tra docenti, Presidi, responsabili dei Centri Orientamento delle Università, esperti del mercato del lavoro e dell’Alta Formazione. Tantissimi i giovani partecipanti, in maggioranza iscritti alle ultime classi delle scuole superiori. Presi d’assalto gli stand dei cinque Atenei napoletani (Federico II, Seconda Università, L’Orientale, Parthenope, Suor Orsola Benincasa) che hanno distribuito migliaia di guide dello studente cartacee ed in formato elettronico, brochure, stampati. Pienone agli incontri, tant’è che si sono dovuti sdoppiare e replicare, sia in mattinata che nelle ore pomeridiane. L’alta affluenza in orario extra scolastico dimostra quanto sia impegnativa la scelta universitaria per i diciottenni – alcuni sono stati accompagnati dai genitori, in tempo di crisi la ‘formazione’ diventa un investimento per il futuro. Hanno inaugurato “Orientarsi” i Rettori Gennaro Ferrara (Parthenope) e Guido Trombetti (Federico II), l’Assessore all’Università e Ricerca Scientifica Nicola Mazzocca, il ProRettore Carmine Gambardella (Seconda Università), il dott. Gaspare Natale, Dirigente Politiche Giovanili Regione Campania. Da tutti i relatori un invito a ponderare bene la scelta universitaria.  “Entrare nel mondo del lavoro può portare grandi soddisfazioni ma anche grandi frustrazioni se si fanno le scelte sbagliate”, ha sottolineato il Rettore Ferrara. Che ha invitato i giovani ad avere un contatto anticipato con il mondo universitario: “seguite qualche corso, visitate le sedi. Non preoccupatevi di dare fastidio perché voi siete l’elemento più importante dell’Università che non è solo un istituto di ricerca ma anche di formazione. Non vi lasciate impressionare dagli studi che avete svolto fino ad oggi, perché sono solo orientativi e non danno l’idea di quello che si studia all’università. Ad esempio, se alle superiori andate male in matematica può essere dovuto al docente che non vi ha stimolato o ad altre cause, e non è detto che non potrete diventare degli ingegneri. Noi abbiamo il compito di scoprire quali sono le vostre potenzialità ancora nascoste. Quindi nella vostra scelta pensate a quello che vi piace, per cosa siete portati, e poi date pure uno sguardo alle occasioni offerte dal mondo del lavoro”.
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