Docenti e studenti delle Facoltà di Medicina, Scienze Biotecnologiche, Farmacia e Agraria si sono raccolti il 21 settembre nell’Aula Grande dell’Edificio 1 del Nuovo Policlinico per ascoltare la lezione magistrale del dott. Guido Barilla, Presidente della Barilla S.p.A., su “Il ruolo dell’industria alimentare nella promozione della salute”. Il massimo rappresentante della più grande azienda alimentare italiana è stato invitato dalla Federico II in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Corso di Laurea Magistrale in Nutrizione Umana, attivato presso la Facoltà di Medicina in collaborazione con quella di Scienze Biotecnologiche. “Sono stato subito favorevole all’organizzazione di questa giornata – afferma il Rettore Guido Trombetti – E’ un’iniziativa fortemente collegata al territorio perché richiama l’attenzione sul problema dell’inserimento professionale dei giovani sia nella realtà sanitaria, sia in quella industriale”. Il Presidente del Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita Luciano Mayol sottolinea come la nascita del Corso interfacoltà in Nutrizione Umana sia stata possibile grazie alla collaborazione tra ricercatori di discipline molto diverse tra di loro: “L’approccio multidisciplinare è indispensabile ma non ancora sufficiente per comprendere il rapporto tra la nutrizione e la salvaguardia della salute e del benessere. E’ estremamente importante ricevere apporti esterni, in particolare quelli dell’industria agro-alimentare”. “Assieme alla Facoltà di Scienze Biotecnologiche abbiamo investito molto su questo Corso di Laurea in termini di docenti e di risorse – afferma il Preside della Facoltà di Medicina Giovanni Persico – Speriamo che a breve a Scampia ci possa essere un polo non solo didattico ma anche sperimentale sulla nutrizione umana”.
L’aria, l’acqua ed il cibo sono le tre cose veramente importanti per la vita dell’uomo secondo il Rettore Trombetti: “Alla salvaguardia dell’aria e dell’acqua ci devono pensare le autorità. Per la qualità del cibo invece possiamo fare molto”. Il Preside della Facoltà di Agraria Paolo Masi ricorda allora ai presenti che l’assunzione di alimenti, oltre ad essere un’operazione fondamentale per la vita umana, deve essere anche fonte di piacere: “Non è detto che mangiare in maniera salubre significa assumere medicine; ci si può nutrire benissimo in maniera intelligente e al tempo stesso soddisfare il palato. Bisogna cercare di coniugare le tecnologie a disposizione con principi sani”. Un equilibrato apporto calorico, assieme all’esercizio fisico, permette di raggiungere una migliore qualità dell’invecchiamento. Lo evidenzia il prof. Franco Salvatore, che ha contribuito attivamente a fondare il Corso di Laurea: “Alla Federico II abbiamo una grande tradizione di ricerca nella nutrizione umana. La scuola del prof. Mancini è stata importante a livello internazionale. Oggi stiamo assistendo all’aumento della vita media a cui non si accompagna un parallelo allungamento della vita in buona salute. Tutte le ricerche che possono nascere dalla collaborazione tra pubblico e privato possono significare un passo avanti nella conoscenza”.
I docenti del Corso di Nutrizione Umana non sono molto numerosi ma sono entusiasti del loro lavoro: “Siamo consapevoli di fare una ricerca di frontiera. Il Corso è nato da poco ma comincia a dare i primi frutti in termini di crescita. Molto del merito va agli studenti”, afferma il Presidente del Corso Gabriele Riccardi, spiegando di aver deciso di invitare il dott. Barilla perché “è un uomo interessato personalmente alla nutrizione in termini culturali e non solo economici e produttivi”.
Barilla presenta il marchio della sua azienda come inscindibilmente legato alla dieta mediterranea, analizza le ragioni della recente crescita dei prezzi dei prodotti agricoli e illustra l’impatto ecologico dell’aumento del consumo di carne nei territori dove finora era limitato. “Sulle etichette ci sono le informazioni sulla provenienza e sui valori nutrizionali dei prodotti. La gente è sempre più interessata a indagare su quello che mangia – afferma – L’industria ha l’onere della comunicazione. La Barilla ha deciso di dare a tutti la possibilità di accedere ai risultati della ricerca sulla nutrizione. Questo è lo scopo del Barilla Center For Food Nutrition da me fondato”. Responsabili del settore Food for Health del Centro sono i professori Umberto Veronesi, Gabriele Riccardi e Camillo Ricordi che hanno collaborato allo studio su “Alimentazione e salute” presentato lo scorso 4 settembre a Roma.
Il prof. Enrico Di Salvo interviene per domandare se il prodotto degli studi del Centro finirà sul tavolo del Governo. “La politica impera e gli interessi politici spesso differiscono da quelli economico-finanziari del paese – risponde Barilla – Tuttavia se si comunicano i risultati della ricerca prima o poi qualcosa succede. Noi siamo testimoni di competenze, diamo loro modo di esprimersi. Sarà l’opinione pubblica a poter imporre modelli”.
“Abbiamo chiesto spesso di organizzare un confronto tra il pubblico e il privato. E’ la prima volta che l’industria alimentare parla ai futuri medici e nutrizionisti”, è soddisfatto dell’iniziativa il prof. Mario Mancini. In tanti dalla platea fanno un cenno per reclamare il microfono. Il prof. Riccardi si informa sulle reali prospettive lavorative dei laureati nell’industria alimentare. Barilla non ha dubbi: “C’è ampio spazio per le persone preparate. Oggi in tanti si definiscono nutrizionisti pur avendo competenze molto superficiali”.
Il dibattito è animato. Alcuni studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario si fanno avanti per avere chiarimenti su quali interessi possa avere la Facoltà nell’invitare la Barilla ad inaugurare un Corso di Laurea e per esprimere i propri timori che il risultato di una eventuale collaborazione tra una grande azienda e l’università possa essere una formazione vincolata da interessi economici. “Di commerciale l’operazione di oggi non ha nulla – afferma con decisione Barilla – La cooperazione dell’industria con il mondo del sapere è fondamentale per gestire il nostro futuro”.
A ribadire l’importanza di trovare un punto di incontro tra le esigenze dell’università e quelle dell’industria, al fine di potenziare la ricerca scientifica e dunque il benessere dell’uomo, è il prof. Salvatore, che coglie l’occasione per domandare: “Quanto ancora la Barilla progetta di fare per la ricerca? Si pensa di istituire borse di studio per giovani nel campo della nutrizione?”. Anche il Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica Nicola Scarpato, dopo aver sottolineato che l’eticità dei presupposti su cui si basa il Centro di Ricerca coordinato dalla Barilla sarà dimostrata dalla libertà che avranno gli scienziati di dire la loro, si informa sull’esistenza di prospettive offerte dall’azienda agli studenti del Corso di Laurea in Nutrizione Umana. “La grande industria alimentare investirà sempre più nella ricerca perché per realizzare prodotti sofisticati avrà bisogno di laureati qualificati – conclude Barilla – Tuttavia non abbiamo ad oggi nessun progetto specifico di collaborazione con questo Corso di Laurea. Da qui in avanti vedremo se ci sono delle opportunità”.
Manuela Pitterà
L’aria, l’acqua ed il cibo sono le tre cose veramente importanti per la vita dell’uomo secondo il Rettore Trombetti: “Alla salvaguardia dell’aria e dell’acqua ci devono pensare le autorità. Per la qualità del cibo invece possiamo fare molto”. Il Preside della Facoltà di Agraria Paolo Masi ricorda allora ai presenti che l’assunzione di alimenti, oltre ad essere un’operazione fondamentale per la vita umana, deve essere anche fonte di piacere: “Non è detto che mangiare in maniera salubre significa assumere medicine; ci si può nutrire benissimo in maniera intelligente e al tempo stesso soddisfare il palato. Bisogna cercare di coniugare le tecnologie a disposizione con principi sani”. Un equilibrato apporto calorico, assieme all’esercizio fisico, permette di raggiungere una migliore qualità dell’invecchiamento. Lo evidenzia il prof. Franco Salvatore, che ha contribuito attivamente a fondare il Corso di Laurea: “Alla Federico II abbiamo una grande tradizione di ricerca nella nutrizione umana. La scuola del prof. Mancini è stata importante a livello internazionale. Oggi stiamo assistendo all’aumento della vita media a cui non si accompagna un parallelo allungamento della vita in buona salute. Tutte le ricerche che possono nascere dalla collaborazione tra pubblico e privato possono significare un passo avanti nella conoscenza”.
I docenti del Corso di Nutrizione Umana non sono molto numerosi ma sono entusiasti del loro lavoro: “Siamo consapevoli di fare una ricerca di frontiera. Il Corso è nato da poco ma comincia a dare i primi frutti in termini di crescita. Molto del merito va agli studenti”, afferma il Presidente del Corso Gabriele Riccardi, spiegando di aver deciso di invitare il dott. Barilla perché “è un uomo interessato personalmente alla nutrizione in termini culturali e non solo economici e produttivi”.
Barilla presenta il marchio della sua azienda come inscindibilmente legato alla dieta mediterranea, analizza le ragioni della recente crescita dei prezzi dei prodotti agricoli e illustra l’impatto ecologico dell’aumento del consumo di carne nei territori dove finora era limitato. “Sulle etichette ci sono le informazioni sulla provenienza e sui valori nutrizionali dei prodotti. La gente è sempre più interessata a indagare su quello che mangia – afferma – L’industria ha l’onere della comunicazione. La Barilla ha deciso di dare a tutti la possibilità di accedere ai risultati della ricerca sulla nutrizione. Questo è lo scopo del Barilla Center For Food Nutrition da me fondato”. Responsabili del settore Food for Health del Centro sono i professori Umberto Veronesi, Gabriele Riccardi e Camillo Ricordi che hanno collaborato allo studio su “Alimentazione e salute” presentato lo scorso 4 settembre a Roma.
Il prof. Enrico Di Salvo interviene per domandare se il prodotto degli studi del Centro finirà sul tavolo del Governo. “La politica impera e gli interessi politici spesso differiscono da quelli economico-finanziari del paese – risponde Barilla – Tuttavia se si comunicano i risultati della ricerca prima o poi qualcosa succede. Noi siamo testimoni di competenze, diamo loro modo di esprimersi. Sarà l’opinione pubblica a poter imporre modelli”.
“Abbiamo chiesto spesso di organizzare un confronto tra il pubblico e il privato. E’ la prima volta che l’industria alimentare parla ai futuri medici e nutrizionisti”, è soddisfatto dell’iniziativa il prof. Mario Mancini. In tanti dalla platea fanno un cenno per reclamare il microfono. Il prof. Riccardi si informa sulle reali prospettive lavorative dei laureati nell’industria alimentare. Barilla non ha dubbi: “C’è ampio spazio per le persone preparate. Oggi in tanti si definiscono nutrizionisti pur avendo competenze molto superficiali”.
Il dibattito è animato. Alcuni studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario si fanno avanti per avere chiarimenti su quali interessi possa avere la Facoltà nell’invitare la Barilla ad inaugurare un Corso di Laurea e per esprimere i propri timori che il risultato di una eventuale collaborazione tra una grande azienda e l’università possa essere una formazione vincolata da interessi economici. “Di commerciale l’operazione di oggi non ha nulla – afferma con decisione Barilla – La cooperazione dell’industria con il mondo del sapere è fondamentale per gestire il nostro futuro”.
A ribadire l’importanza di trovare un punto di incontro tra le esigenze dell’università e quelle dell’industria, al fine di potenziare la ricerca scientifica e dunque il benessere dell’uomo, è il prof. Salvatore, che coglie l’occasione per domandare: “Quanto ancora la Barilla progetta di fare per la ricerca? Si pensa di istituire borse di studio per giovani nel campo della nutrizione?”. Anche il Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica Nicola Scarpato, dopo aver sottolineato che l’eticità dei presupposti su cui si basa il Centro di Ricerca coordinato dalla Barilla sarà dimostrata dalla libertà che avranno gli scienziati di dire la loro, si informa sull’esistenza di prospettive offerte dall’azienda agli studenti del Corso di Laurea in Nutrizione Umana. “La grande industria alimentare investirà sempre più nella ricerca perché per realizzare prodotti sofisticati avrà bisogno di laureati qualificati – conclude Barilla – Tuttavia non abbiamo ad oggi nessun progetto specifico di collaborazione con questo Corso di Laurea. Da qui in avanti vedremo se ci sono delle opportunità”.
Manuela Pitterà