Ad Ingegneria ha preso il via la sessione esami del primo semestre. Questo vuol dire che ogni studente, di qualsiasi anno e Corso di Laurea, si troverà a misurarsi con una prova, scritta o orale che sia, con la quale dimostrare le proprie capacità in una specifica materia. Un periodo non proprio facile per tutti, ma complicato soprattutto per le nuove matricole che, diversamente dagli studenti degli anni successivi, si ritrovano ad approcciarsi con dinamiche sconosciute.
Ecco perché, in questi giorni, nonostante i corsi da seguire siano terminati, nei corridoi delle varie sedi di Ingegneria è facile incontrare ragazzi del primo anno: c’è chi studia in compagnia per confrontarsi e darsi sostegno reciproco e chi, invece, si affaccia nell’aula dove è in corso l’esame che dovrà sostenere la data successiva per carpire le domande più frequenti e sperare che non sia peggio di quello che crede.
Marco, al I anno di Ingegneria dell’Automazione, per questo semestre spera di riuscire a dare almeno due esami: “Credo di dare Fondamenti di Informatica a fine gennaio e Analisi matematica I a fine febbraio”. Per ora lo studente non ha sostenuto alcuna prova. Ed è un po’ pessimista: “Lo scoglio più grande sarà Analisi matematica. Mi hanno detto che è una tragedia perché la professoressa, in quanto a preparazione, è molto difficile da stupire”. Nonostante le dicerie, comunque, Marco non ha né ansia né paura, almeno per ora. “Più che altro sono curioso e poi accetto tutto. Diciotto saltami addosso!”, conclude lo studente in modo spiritoso.
Se Marco non ha ancora sostenuto esami, molti altri suoi coetanei ne hanno già avuto un primo assaggio. Vincenzo, al I anno di Ingegneria Aerospaziale, spera di aver eliminato quello di Fisica I: “Credo sia andata discretamente, ma, essendo una prova scritta, non ho avuto ancora il risultato”. Confessa: “Sono i miei primi esami e mi sento un po’ spaesato. Lo stress si fa sentire ma il liceo scientifico mi ha temprato quanto basta da non farmi perdere d’animo. In ogni caso, la paura più grande è quella di non riuscire ad organizzare bene il mio tempo”. Un timore che, però, il ragazzo sembra gestire facilmente, visto che, poi, rivela di essere riuscito a ripetere tutto il programma di Fisica più di una volta. Lui punta in alto: “Mi impegno per un punteggio elevato, ma rifiutare un esame non mi sembra la via giusta, perché gli esami sono tanti e non voglio perdere tempo. Farò in modo, con lo studio a casa, di non dovermi pentire di un esame”, afferma.
Non sono pochi gli studenti che come primo esame hanno deciso di togliersi lo “scoglio” di Analisi Matematica. Antonio, anche lui di Ingegneria Aerospaziale, lo ha sostenuto lo scorso 8 gennaio: “I risultati della prova scritta non sono stati ancora pubblicati. L’esame non era molto facile, né c’era molto tempo per prepararlo, meno di 20 giorni. È proprio a causa dello scarso tempo a disposizione che sono consapevole di non essermi preparato sufficientemente”. Questa non è l’unica consapevolezza: “So bene che sono i primi esami ed è per questo che non punto particolarmente in alto. Accetto dal 21 in su”, conclude. La stessa prova è già stata affrontata, il 10 gennaio, anche da Andrea, al I anno di Ingegneria Informatica: “Credo sia andata bene. Io mi sono preparato quanto bastava. La paura di essere bocciato c’è sempre. Accetto dal 25 in su”, afferma il ragazzo. Per lui nel programma degli esami da sostenere per questa sessione ci sono ancora Fisica generale I e Fondamenti di Informatica.
Se alcuni sono in attesa dell’esito delle prove sostenute, c’è chi già ne conosce il risultato. Evelina, al I anno di Ingegneria Edile, lo ha superato: “In realtà mi aspettavo di fare meglio. Per Analisi mi sono preparata abbastanza bene e avrei potuto e dovuto fare di più”. Evelina, nonostante la delusione, è ben decisa ad accettare qualsiasi voto: “Va bene tutto, con la speranza che un voto basso possa incentivarmi a studiare meglio e di più per l’esame successivo”, sostiene. Per lei il prossimo esame è Storia dell’Architettura.
Ancora più deluso è Paolo, di Ingegneria Aerospaziale, che l’esame di Analisi non l’ha proprio superato: “Non l’ho passato per una sciocchezza giusta, ma pur sempre una sciocchezza. Il mio studio è stato adeguato, ma devo ringraziare solo i miei appunti, perché il libro non è per niente comprensibile”. Paolo sembra intenzionato a dare entro febbraio anche gli altri tre dei quattro esami previsti per questo semestre: “Non sono un pazzo. Accetterò qualsiasi voto, basta che passo”, conclude lo studente.
Non manca chi, a pochi giorni dall’inizio degli esami, è riuscito a sostenerne più di uno. Pasquale, al I anno di Ingegneria dell’Automazione, ne è l’esempio: “Ho sostenuto una prova scritta di Analisi ed è andata bene. Inoltre, ho preso 30 all’esame di Fondamenti d’informatica. Ora manca solo Fisica I”, afferma. Poi continua: “Punto in alto ma ammetto i miei limiti. In ogni caso, sono molto stressato, la mia ragazza me lo ripete in continuazione”.
Alessandro, matricola dello stesso Corso di Laurea, per ora ha sostenuto due prove intercorso di Informatica: la prima superata, l’altra no. Si lamenta dell’incomprensibilità dei testi e ammette di essere pronto ad accettare qualsiasi voto. Una testimonianza molto simile alle precedenti. Eppure la storia di questo ragazzo è molto diversa dalle altre: “La mia è una seconda laurea, quindi per me ora va bene tutto”. Alessandro ha 27 anni e alle spalle una laurea in Economia con una votazione di 110 e lode. Il perché del suo riscriversi all’Università viene chiarito immediatamente: “Una volta laureato in Economia, ho provato a lavorare, ad inviare curricula. Ho anche ottenuto una posizione lavorativa, ma per 500 euro al mese e con i primi tre mesi gratis. So che di ingegneri ne cercano in Europa, soprattutto In Francia e Germania, dove ho già vissuto. Allora sto provando questa nuova strada”, rivela. Consapevole che a 27 anni è un po’ tardi per rimettersi sui libri, Alessandro ritiene che la forza di volontà possa superare ogni barriera. Il suo racconto si conclude così: “meglio provarci o restare con il dubbio tutta la vita?”.
Fabiana Carcatella
Ecco perché, in questi giorni, nonostante i corsi da seguire siano terminati, nei corridoi delle varie sedi di Ingegneria è facile incontrare ragazzi del primo anno: c’è chi studia in compagnia per confrontarsi e darsi sostegno reciproco e chi, invece, si affaccia nell’aula dove è in corso l’esame che dovrà sostenere la data successiva per carpire le domande più frequenti e sperare che non sia peggio di quello che crede.
Marco, al I anno di Ingegneria dell’Automazione, per questo semestre spera di riuscire a dare almeno due esami: “Credo di dare Fondamenti di Informatica a fine gennaio e Analisi matematica I a fine febbraio”. Per ora lo studente non ha sostenuto alcuna prova. Ed è un po’ pessimista: “Lo scoglio più grande sarà Analisi matematica. Mi hanno detto che è una tragedia perché la professoressa, in quanto a preparazione, è molto difficile da stupire”. Nonostante le dicerie, comunque, Marco non ha né ansia né paura, almeno per ora. “Più che altro sono curioso e poi accetto tutto. Diciotto saltami addosso!”, conclude lo studente in modo spiritoso.
Se Marco non ha ancora sostenuto esami, molti altri suoi coetanei ne hanno già avuto un primo assaggio. Vincenzo, al I anno di Ingegneria Aerospaziale, spera di aver eliminato quello di Fisica I: “Credo sia andata discretamente, ma, essendo una prova scritta, non ho avuto ancora il risultato”. Confessa: “Sono i miei primi esami e mi sento un po’ spaesato. Lo stress si fa sentire ma il liceo scientifico mi ha temprato quanto basta da non farmi perdere d’animo. In ogni caso, la paura più grande è quella di non riuscire ad organizzare bene il mio tempo”. Un timore che, però, il ragazzo sembra gestire facilmente, visto che, poi, rivela di essere riuscito a ripetere tutto il programma di Fisica più di una volta. Lui punta in alto: “Mi impegno per un punteggio elevato, ma rifiutare un esame non mi sembra la via giusta, perché gli esami sono tanti e non voglio perdere tempo. Farò in modo, con lo studio a casa, di non dovermi pentire di un esame”, afferma.
Non sono pochi gli studenti che come primo esame hanno deciso di togliersi lo “scoglio” di Analisi Matematica. Antonio, anche lui di Ingegneria Aerospaziale, lo ha sostenuto lo scorso 8 gennaio: “I risultati della prova scritta non sono stati ancora pubblicati. L’esame non era molto facile, né c’era molto tempo per prepararlo, meno di 20 giorni. È proprio a causa dello scarso tempo a disposizione che sono consapevole di non essermi preparato sufficientemente”. Questa non è l’unica consapevolezza: “So bene che sono i primi esami ed è per questo che non punto particolarmente in alto. Accetto dal 21 in su”, conclude. La stessa prova è già stata affrontata, il 10 gennaio, anche da Andrea, al I anno di Ingegneria Informatica: “Credo sia andata bene. Io mi sono preparato quanto bastava. La paura di essere bocciato c’è sempre. Accetto dal 25 in su”, afferma il ragazzo. Per lui nel programma degli esami da sostenere per questa sessione ci sono ancora Fisica generale I e Fondamenti di Informatica.
Se alcuni sono in attesa dell’esito delle prove sostenute, c’è chi già ne conosce il risultato. Evelina, al I anno di Ingegneria Edile, lo ha superato: “In realtà mi aspettavo di fare meglio. Per Analisi mi sono preparata abbastanza bene e avrei potuto e dovuto fare di più”. Evelina, nonostante la delusione, è ben decisa ad accettare qualsiasi voto: “Va bene tutto, con la speranza che un voto basso possa incentivarmi a studiare meglio e di più per l’esame successivo”, sostiene. Per lei il prossimo esame è Storia dell’Architettura.
Ancora più deluso è Paolo, di Ingegneria Aerospaziale, che l’esame di Analisi non l’ha proprio superato: “Non l’ho passato per una sciocchezza giusta, ma pur sempre una sciocchezza. Il mio studio è stato adeguato, ma devo ringraziare solo i miei appunti, perché il libro non è per niente comprensibile”. Paolo sembra intenzionato a dare entro febbraio anche gli altri tre dei quattro esami previsti per questo semestre: “Non sono un pazzo. Accetterò qualsiasi voto, basta che passo”, conclude lo studente.
Non manca chi, a pochi giorni dall’inizio degli esami, è riuscito a sostenerne più di uno. Pasquale, al I anno di Ingegneria dell’Automazione, ne è l’esempio: “Ho sostenuto una prova scritta di Analisi ed è andata bene. Inoltre, ho preso 30 all’esame di Fondamenti d’informatica. Ora manca solo Fisica I”, afferma. Poi continua: “Punto in alto ma ammetto i miei limiti. In ogni caso, sono molto stressato, la mia ragazza me lo ripete in continuazione”.
Alessandro, matricola dello stesso Corso di Laurea, per ora ha sostenuto due prove intercorso di Informatica: la prima superata, l’altra no. Si lamenta dell’incomprensibilità dei testi e ammette di essere pronto ad accettare qualsiasi voto. Una testimonianza molto simile alle precedenti. Eppure la storia di questo ragazzo è molto diversa dalle altre: “La mia è una seconda laurea, quindi per me ora va bene tutto”. Alessandro ha 27 anni e alle spalle una laurea in Economia con una votazione di 110 e lode. Il perché del suo riscriversi all’Università viene chiarito immediatamente: “Una volta laureato in Economia, ho provato a lavorare, ad inviare curricula. Ho anche ottenuto una posizione lavorativa, ma per 500 euro al mese e con i primi tre mesi gratis. So che di ingegneri ne cercano in Europa, soprattutto In Francia e Germania, dove ho già vissuto. Allora sto provando questa nuova strada”, rivela. Consapevole che a 27 anni è un po’ tardi per rimettersi sui libri, Alessandro ritiene che la forza di volontà possa superare ogni barriera. Il suo racconto si conclude così: “meglio provarci o restare con il dubbio tutta la vita?”.
Fabiana Carcatella