“Aumentano le richieste di trasferimento dalle sedi extracomunitarie”

“In questi anni sono aumentate moltissimo le richieste via mail di informazioni da parte di cittadini, in particolare stranieri, che richiedono il trasferimento da sedi extracomunitarie. Trasferimenti che, purtroppo, per l’esiguo numero di posti disponibili, non possiamo accogliere”. Occhi puntati sul Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese della Federico II. A quattro anni dall’attivazione, l’interesse da oltre confine diventa sempre più insistente. Lo rileva la prof.ssa Paola Izzo, Presidente del Corso di Laurea, che sottolinea alcuni dei progressi raggiunti dal percorso per anglofoni fino a oggi: “sicuramente è migliorata l’organizzazione logistica delle aule dove si svolgono le lezioni, ora tutte concentrate in un solo edificio (il 6 del Policlinico). È stata una scelta che ha consentito una migliore integrazione tra gli studenti dei vari anni di corso”. Studenti più grandi fanno da chioccia ai più giovani: “ovviamente sono soprattutto i ragazzi italiani a favorire l’ambientamento dei loro colleghi stranieri nella nostra città. A parte ciò, gli studenti ricevono supporto pure da personale dedicato dell’Ateneo, come il dott. Chianese della segreteria didattica del Corso di Laurea, e dall’Ufficio Internazionalizzazione dell’Ateneo. Spesso interagiscono direttamente con me, con il prof. Pasquale Abete, che mi supporta moltissimo in tutta la gestione del Corso, o con altri docenti”.
Pollice alzato per il sito web del corso (www.medicina.unina.it/meding) “che viene periodicamente aggiornato con informazioni utili per tutte le attività didattiche e per il soggiorno nella nostra città”. Indicazioni preziose per chi proviene da altri paesi. La geografia degli iscritti definitasi in questi anni: “i posti disponibili sono ogni anno venticinque, di cui quindici per cittadini UE e dieci per cittadini extra-comunitari. Tra i primi, oltre agli italiani, sono iscritti cittadini provenienti da Francia, Gran Bretagna, Spagna e Grecia. Tra i non UE molti provengono da Israele e dall’Iran, alcuni dal Brasile e da Paesi del Nord Africa e Africa centrale”. Non mancano studenti che incrementano le esperienze all’estero con il progetto Erasmus: “è preso fortemente in considerazione. Per il nostro Corso sono previste quattro destinazioni, due in Francia, nella zona sud di Parigi e due in Germania, a Monaco e Heidelberg”. 
Il 6 marzo il rientro in aula con le lezioni del secondo semestre. Prosegue naturalmente la convivenza all’Edificio 6 per gli iscritti di tutti gli anni (aule H, D, G ed E). Dalle 13 alle 16 l’impegno per le matricole. Incremento di un’ora, con conclusione alle 17, per tutti gli altri. Al secondo anno le attività pratiche entrano nel vivo. Il venerdì è interamente dedicato alle Clinical clerkship. Cosa aspetta i frequentanti? Lo spiega la prof.ssa Brunella Franco, coordinatrice del secondo semestre e docente di Human and Medical Genetics: “tratteremo argomenti che maggiormente mettono gli studenti a contatto con i pazienti, come la consulenza genetica, la valutazione del rischio, con esempi pratici di casi visti in laboratorio, e l’interpretazione di alberi genealogici. Con la Genetica medica sicuramente cominciano a vedere la parte più clinica perché durante il corso trattiamo molte malattie”. Il consiglio: “seguire sempre i corsi. In Genetica medica ci sono docenti con peculiarità e specializzazioni particolari, ragion per cui a lezione emergono aspetti che non sempre ci sono nei libri”. 
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