“I nostri studenti sono penta atleti: non sono specializzati nella velocità, nella resistenza, nel salto in lungo ma conoscono bene un po’ di tutto”, l’efficace immagine che utilizza il prof. Michele Gallo, docente di Statistica, nel delineare il variegato profilo dei laureati del Corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, di cui è Coordinatore. Gli iscritti “studiano saperi diversi: le scienze della politica, il diritto, l’economia, la storia e le scienze umane” perché l’obiettivo è “offrire una formazione di base ampia che con il suo prosieguo alla Magistrale aiuti gli studenti ad adattarsi meglio nel mondo del lavoro”. Le relazioni internazionali e il lavoro nella pubblica amministrazione, i principali sbocchi lavorativi. Ma, avverte il docente, “puntare solo sulla Pubblica Amministrazione non mi sembra una scelta vincente. Bisogna rivolgersi anche al privato, ad esempio proporsi come consulenti in aziende che puntano ad internazionalizzarsi”. Ben “il 35% dei nostri studenti ambisce al lavoro di giornalista. Così, per rispondere a questa esigenza, da quest’anno abbiamo un laboratorio di giornalismo e di attività teatrali”. Altra anticipazione delle attività extra didattiche previste al terzo anno: “due corsi più professionalizzanti in lingua inglese sui temi della cooperazione e dei fondi europei”. Attenzione alla scelta della lingue: “In un’economia globalizzata, come quella odierna, non bisogna conoscere solo l’inglese. Con ventotto insegnamenti linguistici attivi, la scelta è molto ampia”. Tra gli insegnamenti più temuti: “gli studenti non si aspettano lo studio della Statistica, che però è indispensabile per fornire gli strumenti necessari ad una lettura ed analisi quantitativa dei fenomeni affrontati. C’è bisogno di numeri, di dati certi per fare confronti”.
Le domande che dovrebbe porsi un’aspirante matricola: “Leggo i giornali? Sono informato dei principali problemi sociali e politici? Sono curioso del mondo che mi circonda?”.
Prima di formalizzare l’immatricolazione, tutti gli studenti dovranno partecipare ad una prova di autovalutazione: “Il test non è di sbarramento ma intende verificare le competenze iniziali degli studenti”. Eventuali lacune dovranno essere colmate da autodidatta: “non sono previsti corsi di potenziamento”. La prova, articolata in quesiti a risposta multipla su diverse discipline (italiano, inglese, matematica, logica, cultura generale), si svolgerà il 10 settembre. Ulteriori informazioni saranno disponibili sul portale di Ateneo. Qualche raccomandazione ai futuri iscritti: “respirate l’aria universitaria, confrontatevi con gli studenti (molti dei quali provengono da contesti territoriali differenti), guardatevi intorno e osservate le differenze. Abbiate perseveranza nel seguire i corsi, marcate stretto il docente per chiedere informazioni più dettagliate delle cose non comprese, sfruttate le ore di ricevimento”.
Le domande che dovrebbe porsi un’aspirante matricola: “Leggo i giornali? Sono informato dei principali problemi sociali e politici? Sono curioso del mondo che mi circonda?”.
Prima di formalizzare l’immatricolazione, tutti gli studenti dovranno partecipare ad una prova di autovalutazione: “Il test non è di sbarramento ma intende verificare le competenze iniziali degli studenti”. Eventuali lacune dovranno essere colmate da autodidatta: “non sono previsti corsi di potenziamento”. La prova, articolata in quesiti a risposta multipla su diverse discipline (italiano, inglese, matematica, logica, cultura generale), si svolgerà il 10 settembre. Ulteriori informazioni saranno disponibili sul portale di Ateneo. Qualche raccomandazione ai futuri iscritti: “respirate l’aria universitaria, confrontatevi con gli studenti (molti dei quali provengono da contesti territoriali differenti), guardatevi intorno e osservate le differenze. Abbiate perseveranza nel seguire i corsi, marcate stretto il docente per chiedere informazioni più dettagliate delle cose non comprese, sfruttate le ore di ricevimento”.