“L’ingegnere è colui che cura le applicazioni pratiche della conoscenza scientifica. Deve avere, quindi, buone basi scientifiche e deve saperle applicare”, dice il prof. Antonio Strollo, Coordinatore della didattica per la laurea in Ingegneria Elettronica. Una disciplina trasversale che trova molteplici applicazioni in settori diversi allo scopo di ideare e realizzare dispositivi, circuiti e sistemi elettronici, i ‘mattoncini’ che hanno costruito il mondo così come lo conosciamo. Le applicazioni sono, infatti, così radicate nella nostra vita che ce ne dimentichiamo: “è difficile immaginare un campo in cui l’Elettronica non trovi spazio”. Oltre i dispositivi di largo consumo è, infatti, impossibile non menzionare automobili, pannelli fotovoltaici, apparecchiature biomedicali e la prima e più rilevante ricaduta della disciplina: i sistemi informatici.
Cosa si studia? “La base è trasversale e cerca di coprire quante più discipline possibili, proprio in virtù delle tante applicazioni”, prosegue il prof. Strollo. Utilizza come esempio uno smartphone: “Riceve informazioni tramite segnali radio, li elabora grazie ai suoi microprocessori che hanno una struttura che va progettata e programmata. Si tratta di livelli e di conoscenze diverse, una multidisciplinarietà che abbraccia Matematica, Fisica, Informatica, Campi Elettromagnetici, da cui sono scaturiti tutti i diversi ambiti dell’Informazione”. Aspetti a cui guardare con interesse in un momento in cui gli scenari occupazionali variano continuamente, sebbene le prospettive siano buone in tutto il ramo. “È una disciplina che si sviluppa con estrema rapidità e come sarà fra dieci anni non ve lo saprà dire nessuno”.
Per affrontare questi studi bisogna impegnarsi e, sebbene il valore in termini di crediti di un esame ne quantifichi anche il valore in termini di ore di studio necessarie per superarlo, non bisogna mai: “studiare con l’orologio. Tenete presente le propedeuticità e non trascurate la lingua inglese”.
Infine, è importante avere sempre ben presente che: “il tipo di scuola superiore ed il voto di diploma non sono indicativi della possibilità di successo negli studi, mentre il risultato alla prova di valutazione costituisce un indicatore del quale tener conto. La strada, per tutti i Corsi di Laurea in Ingegneria, è sempre in salita. Un risultato scadente alla prova dice che per voi l’inizio sarà più duro. Pertanto, stimate attentamente la vostra voglia d’impegnarvi, seguite sempre i corsi e studiate fin dal primo giorno perché chi supera bene il primo anno, procede con tranquillità”.
Per ulteriori informazioni è in via di allestimento il sito: ingegneria-elettronica.unina.it.
Cosa si studia? “La base è trasversale e cerca di coprire quante più discipline possibili, proprio in virtù delle tante applicazioni”, prosegue il prof. Strollo. Utilizza come esempio uno smartphone: “Riceve informazioni tramite segnali radio, li elabora grazie ai suoi microprocessori che hanno una struttura che va progettata e programmata. Si tratta di livelli e di conoscenze diverse, una multidisciplinarietà che abbraccia Matematica, Fisica, Informatica, Campi Elettromagnetici, da cui sono scaturiti tutti i diversi ambiti dell’Informazione”. Aspetti a cui guardare con interesse in un momento in cui gli scenari occupazionali variano continuamente, sebbene le prospettive siano buone in tutto il ramo. “È una disciplina che si sviluppa con estrema rapidità e come sarà fra dieci anni non ve lo saprà dire nessuno”.
Per affrontare questi studi bisogna impegnarsi e, sebbene il valore in termini di crediti di un esame ne quantifichi anche il valore in termini di ore di studio necessarie per superarlo, non bisogna mai: “studiare con l’orologio. Tenete presente le propedeuticità e non trascurate la lingua inglese”.
Infine, è importante avere sempre ben presente che: “il tipo di scuola superiore ed il voto di diploma non sono indicativi della possibilità di successo negli studi, mentre il risultato alla prova di valutazione costituisce un indicatore del quale tener conto. La strada, per tutti i Corsi di Laurea in Ingegneria, è sempre in salita. Un risultato scadente alla prova dice che per voi l’inizio sarà più duro. Pertanto, stimate attentamente la vostra voglia d’impegnarvi, seguite sempre i corsi e studiate fin dal primo giorno perché chi supera bene il primo anno, procede con tranquillità”.
Per ulteriori informazioni è in via di allestimento il sito: ingegneria-elettronica.unina.it.