Ad Ingegneria si riparte. Le lezioni cominciano il 23 settembre. E si prevede un pienone visti gli oltre tremilaottocento studenti presenti alla prova di valutazione delle conoscenze in ingresso del 3 settembre. Una buona notizia: solo il 21% circa dei partecipanti dovrà rifarsi del debito formativo durante il primo semestre affrontando un esame di Matematica di base (quelli che non ce la faranno saranno obbligati a superare come primo esame Analisi I).
Intanto, come da tradizione della ex Facoltà, la Scuola Politecnica ha presentato i Corsi di Laurea incardinati nei Dipartimenti di Ingegneria in un ciclo di incontri il 13, 17 e 18 settembre L’ultimo seminario, interamente dedicato alle lauree in Informatica ed Ingegneria Informatica, è in programma, mentre andiamo in stampa, per il 20 settembre alle ore 9:30 nell’Aula Massimilla del complesso di Piazzale Tecchio.
“C’erano una volta le Facoltà. Ma, a valle di una legge approvata alla fine del 2010, l’università ha cambiato la propria organizzazione”, spiega il prof. Piero Salatino, ultimo Preside dell’ex-Facoltà d’Ingegneria, inaugurando il primo seminario. Sono scomparse le tredici Facoltà che costituivano l’Ateneo fridericiano, ed i Dipartimenti da cinquantaquattro sono diventati ventisei, più grandi, con più personale e nuovi incarichi che li hanno trasformati nelle unità elementari dell’università le quali, a loro volta, si coordineranno all’interno di apposite strutture organizzative, per l’appunto le Scuole. In ambito ingegneristico i Dipartimenti sono cinque. “Le diverse aree hanno bisogno di contributi culturali da altri settori e la Scuola armonizzerà le necessità di ciascun Corso – prosegue il prof. Salatino – Vi chiederete come mai non abbiamo fatto coincidere la Scuola con la Facoltà. Abbiamo voluto fare una cosa più ambiziosa ritenendo che un ingegnere moderno non possa dirsi tale senza il confronto con altri settori, dando vita ad un coordinamento più vasto insieme alle ex-Facoltà di Scienze e Architettura. Per voi riferimenti preziosi saranno i Coordinatori didattici dei Corsi di studio e, con il tempo, capirete di essere entrati in un segmento didattico circoscritto ma che s’inquadra in un’organizzazione complessiva”.
“Voi studenti siete un elemento fondante dell’università”, dice il prof. Nicola Mazzocca, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, delle Tecnologie e dell’Informazione presso il quale sono incardinati i Corsi di Laurea in Ingegneria Elettrica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria Biomedica e Informatica. “Un Dipartimento racchiude settori affini e ne cura la didattica e la ricerca. L’offerta formativa si costituisce di tre grandi famiglie: Civile, Industriale e dell’Informazione. Gli indirizzi stanno insieme perché nati da una genesi comune, ma restano da capire i dettagli. Da noi, con l’unica eccezione di Ingegneria Biomedica, il primo anno è uguale per tutti – continua il prof. Mazzocca – Serve a dare una forte preparazione di base. La nostra è una disciplina verticale e intrusiva contemporaneamente, perché oggi tutto è ‘intelligente’: automobili, macchinari sanitari, impianti industriali”. Poi aggiunge: “Noi docenti non rappresentiamo il vostro ostacolo ma il vostro supporto. Non possiamo darvi tutti trenta, faremmo un danno all’intero sistema, ed è per questo che siamo soggetti a valutazione e, in termini di didattica e ricerca, il nostro Dipartimento è risultato essere superiore alla media nazionale”.
I consigli sono affidati alla saggezza di figure come Einstein o Seneca. Lavorare alla sintesi fra teoria e pratica è faticoso, ma dire di aver capito a cosa servono le cose, anche solo un teorema d’Analisi, significa essere in grado elaborare degli esempi al riguardo: “per riuscirci è necessario maturare i concetti lavorando, con regolarità e costanza, in un tempo ben distribuito. Qui la corsa non paga e più che l’intelligenza conta il metodo”. Si studia per la vita e non per la scuola: “organizzatevi il tempo, per coltivare interessi ed avere una vita. Qui non formiamo ingegneri italiani ma persone in grado di lavorare nel mondo”.
Ingegneria è a cura di
Simona Pasquale
Intanto, come da tradizione della ex Facoltà, la Scuola Politecnica ha presentato i Corsi di Laurea incardinati nei Dipartimenti di Ingegneria in un ciclo di incontri il 13, 17 e 18 settembre L’ultimo seminario, interamente dedicato alle lauree in Informatica ed Ingegneria Informatica, è in programma, mentre andiamo in stampa, per il 20 settembre alle ore 9:30 nell’Aula Massimilla del complesso di Piazzale Tecchio.
“C’erano una volta le Facoltà. Ma, a valle di una legge approvata alla fine del 2010, l’università ha cambiato la propria organizzazione”, spiega il prof. Piero Salatino, ultimo Preside dell’ex-Facoltà d’Ingegneria, inaugurando il primo seminario. Sono scomparse le tredici Facoltà che costituivano l’Ateneo fridericiano, ed i Dipartimenti da cinquantaquattro sono diventati ventisei, più grandi, con più personale e nuovi incarichi che li hanno trasformati nelle unità elementari dell’università le quali, a loro volta, si coordineranno all’interno di apposite strutture organizzative, per l’appunto le Scuole. In ambito ingegneristico i Dipartimenti sono cinque. “Le diverse aree hanno bisogno di contributi culturali da altri settori e la Scuola armonizzerà le necessità di ciascun Corso – prosegue il prof. Salatino – Vi chiederete come mai non abbiamo fatto coincidere la Scuola con la Facoltà. Abbiamo voluto fare una cosa più ambiziosa ritenendo che un ingegnere moderno non possa dirsi tale senza il confronto con altri settori, dando vita ad un coordinamento più vasto insieme alle ex-Facoltà di Scienze e Architettura. Per voi riferimenti preziosi saranno i Coordinatori didattici dei Corsi di studio e, con il tempo, capirete di essere entrati in un segmento didattico circoscritto ma che s’inquadra in un’organizzazione complessiva”.
“Voi studenti siete un elemento fondante dell’università”, dice il prof. Nicola Mazzocca, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, delle Tecnologie e dell’Informazione presso il quale sono incardinati i Corsi di Laurea in Ingegneria Elettrica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria Biomedica e Informatica. “Un Dipartimento racchiude settori affini e ne cura la didattica e la ricerca. L’offerta formativa si costituisce di tre grandi famiglie: Civile, Industriale e dell’Informazione. Gli indirizzi stanno insieme perché nati da una genesi comune, ma restano da capire i dettagli. Da noi, con l’unica eccezione di Ingegneria Biomedica, il primo anno è uguale per tutti – continua il prof. Mazzocca – Serve a dare una forte preparazione di base. La nostra è una disciplina verticale e intrusiva contemporaneamente, perché oggi tutto è ‘intelligente’: automobili, macchinari sanitari, impianti industriali”. Poi aggiunge: “Noi docenti non rappresentiamo il vostro ostacolo ma il vostro supporto. Non possiamo darvi tutti trenta, faremmo un danno all’intero sistema, ed è per questo che siamo soggetti a valutazione e, in termini di didattica e ricerca, il nostro Dipartimento è risultato essere superiore alla media nazionale”.
I consigli sono affidati alla saggezza di figure come Einstein o Seneca. Lavorare alla sintesi fra teoria e pratica è faticoso, ma dire di aver capito a cosa servono le cose, anche solo un teorema d’Analisi, significa essere in grado elaborare degli esempi al riguardo: “per riuscirci è necessario maturare i concetti lavorando, con regolarità e costanza, in un tempo ben distribuito. Qui la corsa non paga e più che l’intelligenza conta il metodo”. Si studia per la vita e non per la scuola: “organizzatevi il tempo, per coltivare interessi ed avere una vita. Qui non formiamo ingegneri italiani ma persone in grado di lavorare nel mondo”.
Ingegneria è a cura di
Simona Pasquale