La sessione invernale è ormai agli sgoccioli. Gli studenti s’apprestano a terminare gli ultimi esami programmati entro la data del 28 febbraio, in attesa dell’inizio dei corsi del secondo semestre che ripartiranno ufficialmente il 1° marzo. La prima novità annunciata riguarda gli studenti del primo anno iscritti a Mediazione Linguistica e Culturale e a Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe, per i quali il Laboratorio di Italiano Scritto si terrà in modalità E-Learning. La formazione E-Learning consiste in una metodologia didattica che prevede l’apprendimento attraverso l’attivazione di corsi multimediali fruibili su una piattaforma in rete. Ciò vuol dire che “non ci saranno più lezioni in classe, bensì aule virtuali alle quali si potrà accedere tramite Internet, tranquillamente da casa, grazie a una password fornita dai docenti”, spiega Roberta Maiello, matricola. Dunque, l’accesso ai contenuti formativi sarà riservato ai soli utenti iscritti al portale presso il quale tutti dovranno registrarsi obbligatoriamente. “Finalmente una proposta innovativa che può consentire agli studenti una maggiore flessibilità sugli orari e sull’organizzazione individuale del carico di lavoro”. I pro evidenziati: “abbiamo un corso in meno da seguire, che quindi non rischia di sovrapporsi ad altri, e nello stesso tempo l’opportunità di confrontarci con il docente responsabile e con gli altri compagni come se si trattasse di un corso in presenza, perché sulla piattaforma Moodle verrà creato uno spazio ad hoc per il dibattito, una sorta di forum in cui l’intera community di iscritti potrà interagire”. La valutazione, che prevede un giudizio di idoneità, si baserà su una media complessiva tra l’attività in itinere e la prova finale, dato che “per ogni modulo previsto lo studente dovrà svolgere alcuni esercizi e consegnarli al docente che li correggerà a distanza”, illustra Maria Pina Cortese. E poi, a conclusione di tutte le unità didattiche, “sosterremo un esame in sede, che consiste nell’elaborazione di un testo argomentativo”. Come nei normali esami, non s’ammettono eccezioni alla regola della presenza. “Anche se i crediti si conseguono on-line, è sempre obbligatorio un momento valutativo che richieda la presenza fisica dello studente in aula, come avviene anche nelle Università telematiche”. Rivolgendosi a una platea molto ampia di corsisti, “ciascuno sarà assegnato al docente di un gruppo in base al proprio numero di matricola”. Se finora la modalità E-Learning era stata adottata per integrare e rinsaldare lo svolgimento dei corsi ufficiali attraverso la pubblicazione di ulteriori supporti didattici, è la prima volta in cui s’impiega per sostituire un corso intero. Agli studenti non dispiace. “Se le nuove tecnologie possono aiutarci a semplificare la gestione della frequenza e alleggerire l’intero percorso di studi, è bene introdurle progressivamente nell’Università. La rete, usata bene, può diventare la risorsa dell’istruzione del futuro e con i suoi strumenti potenziare al massimo l’offerta didattica di un Ateneo”, afferma Michela Di Costanzo parafrasando il noto proverbio “non tutti i social vengono per nuocere”.
L’apprendimento on line,
una risorsa per il
Laboratorio di
Informatica
una risorsa per il
Laboratorio di
Informatica
Dopo quest’iniziativa inaugurata in via sperimentale, gli studenti propongono di applicare la strategia dell’apprendimento on-line anche ad altri corsi: “il Laboratorio di Informatica, per esempio, per noi di Lingue e Culture Comparate”, sostiene Erika Zito. Il corso ha per obiettivo un’introduzione all’uso delle tecnologie informatiche con lo scopo di fornire strumenti applicativi utili nell’ambito delle discipline umanistiche. Il linguaggio della comunicazione digitale ha difatti anch’esso i propri codici, paragonabili a quelli di una lingua straniera. Le lezioni frontali, dunque, hanno una duplice valenza, teorica e pratica. “L’impianto teorico è necessario, perché molti di noi non hanno confidenza con il pacchetto di Microsoft Office. Non sappiamo usare Word o Excel, se non per minime conoscenze di base, oppure non abbiamo idea di come realizzare una presentazione con le slide. Tutti elementi che a lungo andare, lungo la carriera universitaria e professionale, potrebbero penalizzarci. Come si può scrivere una tesi, se non si sa come fare una ricerca bibliografica on-line?”. Sono tutti spunti che provengono da Fabrizio Iacomino, iscritto al secondo anno. Che prosegue: “il corso è certamente ben organizzato, ma molti tendono ad abbandonarlo, perché coincide con altre lezioni, perché se ne sottovaluta l’utilità o perché si preferisce dedicare quelle due ore settimanali alle esercitazioni di lingua o a un lettorato”. Pertanto, sorge spontanea la proposta: “se il corso fosse organizzato completamente in modalità on-line, che c’è già però costituisce solo una minima parte del Laboratorio, forse si otterrebbe da parte nostra una partecipazione più motivata e un margine di profitto più elevato nelle performance in ambito di conoscenze informatiche, voce che – non lo dimentichiamo – va inserita in un curriculum”. E si eviterebbe di conseguenza un disagio parecchio diffuso, quello di “laureandi che alle prese con Power Point non sanno come impostare una diapositiva, o peggio ancora di studenti iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale che non sono in grado di consultare una biblioteca digitale o aggiungere una nota a piè di pagina su un foglio Word”, conclude Francesca Di Donna.
Sabrina Sabatino
Sabrina Sabatino