In seguito alle ripetute sollecitazioni da parte dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, è stata concessa una proroga sul pagamento della seconda rata di iscrizione. La scadenza, fissata al 31 marzo, sarà prolungata infatti fino al prossimo 15 maggio. Tuttavia, il sistema di tassazione adottato a partire dall’anno scorso desta ancora parecchi dubbi, ragion per cui nella giornata di venerdì 23 febbraio le rappresentanze studentesche hanno indetto un’assemblea alle ore 11 presso l’Aula 4.1 di Palazzo Giusso. All’ordine del giorno, le seguenti questioni: Cosa prevedono le nuove norme in materia di contribuzione studentesca? Chi è esonerato dai pagamenti? Perché ad alcuni sono aumentate le tasse e ad altri diminuite? Insieme agli studenti, interverrà sull’argomento il prof. Amedeo Di Maio, Presidente della Commissione Tasse dell’Ateneo. Intanto c’è chi, perplesso di fronte all’esosa cifra da pagare, si domanda se siano previste o meno eventuali riduzioni sull’importo. “Ho diritto a uno sconto se riesco a conseguire tutti gli esami previsti dal mio anno?”, il quesito formulato dallo studente tipo. In verità, le riduzioni per merito sono già incluse nel nuovo sistema, tant’è che “chi non riesce ad ottenere un certo numero di crediti all’anno paga il 10% in più”, spiega Maria Gargiulo, al terzo anno di Mediazione Linguistica e Culturale. Ed è per questo motivo che ai fuoricorso toccano rincari più severi. “Ho sempre pagato la seconda rata intorno ai 350 euro, ora risulta che devo sborsarne quasi 730!”, reclama Federica Lamagra. Un’altra fetta di studenti, laureatasi nel mese di gennaio, lamenta invece il mancato rimborso della prima rata di iscrizione, che “l’anno scorso venne emesso solo a marzo”, sottolinea Maria. Anche ai laureandi i meccanismi legati alle tasse risultano poco chiari: “Mi mancano tre esami alla prova finale e vorrei capire se laureandomi ad aprile posso ottenere oppure no il rimborso”. O ancora: “se finisco tutti gli esami a marzo ma discuto la tesi a luglio, devo comunque pagare la seconda rata?”. Fa il punto della situazione uno studente più ferrato, Mauro De Paola, di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. “Chi non conclude gli esami entro marzo, paga la seconda rata. Chi finisce gli esami a marzo ma si laurea nella sessione estiva, non deve pagare la seconda rata, bensì soltanto la tassa di laurea. Se ci si laurea entro aprile, invece, non si paga più nulla e si ha diritto al rimborso della prima rata”.